L'ultima condanna è del 17 marzo scorso, quando la Corte d'appello di Trento lo ha condannato, assieme ad altri 62 anarchici, a tre anni di reclusione per i reati commessi al Brennero nel 2016 durante una manifestazione di protesta contro il muro anti migranti annunciato dal governo austriaco
E' stato arrestato il latitante anarchico Luca Dolce: il 37enne triestino si trova ora nel carcere di Imperia. L'uomo è stato bloccato ieri dagli agenti del Nucleo operativo centrale di sicurezza della Polizia di Stato a Dolceacqua, nei pressi di Bordighera (Imperia).
L'uomo ha diversi precedenti ed è stato in carcere a Tolmezzo (Udine), Ferrara - dove è stato detenuto assieme ad Alfredo Cospito - e Modena. Deve scontare 3 anni, 6 mesi e 15 giorni di reclusione per reati legati alla sua militanza politica, ed è destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gup del Tribunale di Trento, nell'ambito di un'ulteriore inchiesta per reati connessi al terrorismo.
L'arresto
L'arresto è scattato al termine di una complessa indagine della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione con le Digos di Trento, Trieste, Treviso, Genova e Brescia. Latitante dal 2021, al momento della cattura aveva una carta di identità falsa.
L'attività di indagine volta a localizzare il latitante è stata caratterizzata da un'estrema difficoltà operativa a causa delle accortezze messe in atto da Dolce e dai suoi fiancheggiatori. Secondo gli investigatori, tali comportamenti e conoscenze sono maturati anche alla luce dell'aiuto fornito per la latitanza di Juan Antonio Sorroche.
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L'attività a Rovereto
Dolce è ritenuto dagli investigatori un punto di riferimento tra gli anarchici del Triveneto e anche un elemento di collegamento con gruppi dell'antagonismo e del marxismo leninismo. Pur essendo friulano, dal 2009 "Stecco", questo il soprannome, ha trascorso molto tempo con il gruppo anarco insurrezionalista trentino, nella zona di Rovereto, dove si è occupato di propaganda e logistica. Secondo le indagini, Dolce avrebbe avuto anche un ruolo di coordinamento, a livello nazionale, nella promozione di attività anti carcerarie e ha intrattenuto corrispondenza con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse.
Le condanne
Nel 2021 il 37enne è stato condannato a 2 anni e 4 mesi dopo gli scontri con le forze dell'ordine in occasione di una manifestazione organizzata contro la Lega nel 2018. Sempre nel 2021 l'autorità giudiziaria di Trento ha emesso un provvedimento che unificava le pene concorrenti stabilendo per Dolce 3 anni e 6 mesi. L'ultima condanna è del 17 marzo scorso, quando la Corte d'appello di Trento lo ha condannato, assieme ad altri 62 anarchici, a tre anni di reclusione per i reati commessi al Brennero il 7 maggio 2016 durante una manifestazione di protesta contro il muro anti migranti annunciato, e mai realizzato, dal governo austriaco.