La Nato testa la risposta nucleare: scatta l'esercitazione a Ghedi e Aviano
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Per la prima volta dal 1992 c’è stata una proliferazione di testate nucleari in Europa: bombe tattiche russe sono state schierate in Bielorussia, a pochi chilometri dalle frontiere baltiche della Nato
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- La sirena suona sugli aeroporti di Ghedi e Aviano: è scattata l’emergenza nucleare. Squadre speciali prendono posizione intorno agli hangar corazzati, si schierano strumenti per impedire l’arrivo di droni e si proteggono i computer da incursioni cyber
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- È solo un’esercitazione e gli ordigni sono simulacri, ma tutto avviene come se si dovesse affrontare l’ora più cupa. Persino i grandi B-52 interverranno con un volo no-stop dagli Usa alla Penisola
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- “Come ha detto il segretario generale Stoltenberg, è importante rinforzare il ruolo che lo strumento nucleare ha nella sicurezza dell’Alleanza alla luce di quello che i russi hanno fatto in Ucraina - sottolinea da Bruxelles Jessica Cox, responsabile della politica atomica della Nato, in un’intervista concessa a Repubblica, New York Times e Frankfurter Allgemeine Zeitung -. Noi siamo più trasparenti e vogliamo ridurre ogni possibilità di equivoco. Non ci esercitiamo in uno scenario contro la Russia, ma ci addestriamo in modo realistico"
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- La guerra ucraina ha reso concreto lo scenario più spaventoso: l’ipotesi di un’atomica scagliata in Europa è entrata nelle discussioni operative. “Stiamo adattando il pensiero della Nato all’evoluzione dello scenario strategico – spiega Cox - , è un processo costante che è cominciato dal 2014 quando le minacce e le capacità nucleare di Mosca sono iniziate a crescere"
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- Mosca ha abrogato la moratoria dei test atomici, l’ultimo passo di un’escalation finora soltanto verbale che ha visto il Cremlino più volte evocare l’arma più potente: “Non credo che sia una decisione importante in sé - dichiara Jessica Cox - , perché né la Russia né gli Usa sono intenzionate a realizzare altri test. La mossa della Duma però dimostra un disprezzo per gli accordi internazionali: è solo un altro modo in cui mettono a rischio l’ordine mondiale. Questa è la cosa più grave"
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- "Stiamo anche assistendo alla crescita dell’arsenale atomico cinese, come non si era mai vista da 75 anni, che avviene senza trasparenza perché Pechino non ha mai aderito ai trattati internazionali. Per non parlare delle attività della Nord Corea e dei timori sul programma iraniano. Insomma, il mondo nucleare è carico di preoccupazioni"
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- Per la prima volta dal 1992 c’è stata una proliferazione di testate in Europa: bombe tattiche russe sono state schierate in Bielorussia, a pochi chilometri dalle frontiere baltiche della Nato: "Stiamo seguendo tutte le attività sul campo in Bielorussia e abbiamo preoccupazioni per le crescenti relazioni con Mosca – risponde Cox –. Aggiorniamo i nostri piani per ogni evenienza”
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- Nei test saranno interessati i cieli del Nord Italia, della Sardegna e della Croazia. L’aeroporto statunitense di Aviano (Pordenone) e quello dell’Aeronautica di Ghedi (Brescia) sono i due pilastri della deterrenza nucleare tattica sul Fronte Sud