Trieste, cadavere appeso al guard rail: la Procura esclude l'omicidio

Cronaca

La macabra scoperta del corpo si deve a una squadra dell’Anas incaricata di compiere alcuni lavori di manutenzione. Nessun segno di tortura nè di violenze. Assassinio o suicidio? Ad aiutare gli investigatori potranno essere i filmati delle telecamere di sorveglianza lungo la Gvt

ascolta articolo

Era appeso a un guard-rail lungo la Grande Viabilità di Trieste. Corda al collo, benda a righe bianche e azzurre sugli occhi, mani e piedi legati. Nessun segno di tortura nè di violenze. È stato trovato così, domenica mattina, il cadavere di un uomo di circa 55 anni. La morte secondo il medico legale risalirebbe tra le 36 e le 48 ore precedenti il ritrovamento.

 

Chi era

Il cadavere potrebbe appartenere a un senzatetto iraniano, nato a Teheran nel 1968. L’uomo indossava una maglietta con la scritta “Live to ride”, scarpe scure e aveva in tasca un certificato medico che diagnosticava una crisi depressiva e prescriveva la necessità di una visita psichiatrica. Il certificato era stato rilasciato dalla Donk-Humanitarian Medicine. 

 

La nota della Procura

L'indagine della Procura di Trieste riguarda il "ritrovamento di cadavere da impiccamento". Ad aiutare gli investigatori potranno essere i filmati delle telecamere di sorveglianza lungo la Gvt. Secondo una nota diffusa dagli inquirenti però gli elementi emersi finora non sono "in alcun modo" indicativi di un "decesso dovuto all'opera di terzi". Ad aiutare gli investigatori potranno essere i filmati delle telecamere di sorveglianza lungo la Gvt. 

Cronaca: i più letti