Sky TG24 compie 20 anni, la nostra identità nel mondo che cambia

Cronaca
Giuseppe De Bellis

Giuseppe De Bellis

In questi venti anni è cambiato il mondo e Sky TG24 ha contribuito a raccontare questi cambiamenti

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Qui a SkyTg24 il senso del tempo è piacevolmente deformato. Qui non si contano i giorni, figuriamoci gli anni. È tutto figlio di una cosa semplice e unica: l’essere sempre accesi. Però ci sono momenti in cui quel tempo deformato deve avere un senso, un senso comune, quello in cui i minuti, le ore, i giorni, le settimane, i mesi, gli anni, hanno un ordine logico. Oggi è uno di quei momenti. Perché oggi SkyTg24 compie 20 anni.

2003-2023. Siamo una testata giovane. Due decenni nel mondo dell’informazione sono pochi. Ma ci sentiamo maturi. Anzi, consapevoli, che forse è la parola più giusta. Ciò che solitamente un ventenne ancora non è e che invece è un sentimento condiviso nella nostra newsroom, nei nostri studi, sulle strade e nelle piazze in cui i nostri giornalisti raccontano ciò che accade. La consapevolezza di essere dal primo giorno dentro le notizie e di continuare ad esserlo sempre. Questa è la nostra identità, questa è la ragione stessa della nostra esistenza. Quando Sky decise di investire nell’informazione con l’idea di portare le notizie nelle case degli italiani 24 ore su 24 il mondo delle all news in Italia era agli albori. SkyTg24 non è stata la prima, ma ciò che ci rende consapevoli adesso è l’eredità del pensiero che fu alla base di quella scelta: doveva essere un canale indipendente, politicamente neutrale, che metteva al centro della sua anima il primato della notizia, del modo con cui andava riportata. Veloce, asciutta, precisa, verificata. Attorno alla notizia una nuova tecnologia e molte innovazioni di linguaggio. Perché non conta solo che cosa dici, ma anche il luogo in cui lo fai, la tecnologia che hai a supporto, l’estetica complessiva di un canale che aveva e ha un’idea di eccellenza. 

In questi venti anni è cambiato il mondo e SkyTg24 ha contribuito a raccontare questi cambiamenti. Nel 2003 eravamo appena stati sconvolti dall’11 settembre, eravamo nel pieno della stagione delle guerre in Iraq e in Afghanistan e degli attentati di Al Qaeda ed altri gruppi estremisti sul suolo occidentale. Vent’anni dopo ci troviamo a raccontare mutazioni che in altre ere hanno impiegato molto più tempo a compiersi. Questi due decenni valgono un secolo, diciamo spesso. Tantissime sono le cose che sono accadute, in Italia e all’estero. Grandi storie, enormi tragedie (terremoti, alluvioni, tsnunami, ponti crollati), lo sconvolgimento delle relazioni internazionali, quelle più soft come la Brexit, quelle impetuose e dominanti come l’avanzata della Cina e quelle tragiche  come il ritorno della guerra in Europa, il dramma delle migrazioni, ma anche l’elezione del primo presidente americano di colore e la prima donna nominata presidente del Consiglio in Italia, la scomparsa di Giovanni Paolo II e l’avvicendamento di altri due Papi dovuto alle sorprendenti e inattese dimissioni di Benedetto XVI, la certezza di essere in una crisi climatica senza precedenti, tanti grandi personaggi scomparsi che si sono portati via pezzi di storia e la definitiva fine del Novecento, una Pandemia che ha modificato per due anni le vite di un intero pianeta.

 

Da quel 31 agosto 2003, SkyTg24 ci è sempre stata. SkyTg24 c’è. Dalla velocità estrema siamo passati all’esigenza di maggior profondità, al cercare di essere la prima a raccontare ciò che è accaduto, ha aggiunto più riflessione, più approfondimento. Perché se il mondo cambia, l’informazione deve accompagnare questo cambiamento e in un’era dominata da una rivoluzione digitale velocissima, oggi l’informazione deve soprattutto scegliere e approfondire. Per spiegare. Esserci oggi non è solo raggiungere un luogo e raccontare quello che vediamo, ma è anche studiare di più per capire e poi interpretare.

 

Nel 2019 lanciammo una campagna: “Per farsi un’opinione serve uno sguardo completo”. Si partiva da un’immagine chiara, autoesplicativa. Esempio: un orso polare in piedi su un pezzo di ghiaccio. Poi pian piano l’immagine si allargava e documentava una realtà diversa: l’orso era sì su un pezzo di ghiaccio, ma questa lastra era immersa in una poltiglia di fango ed erba bagnata, perché la gran parte del ghiaccio si era sciolta. Ecco: oggi una notizia non esiste più senza il contesto che gli sta attorno.  SkyTg24 racconta la notizia e appunto il contesto. E oggi lo fa in Tv, ma anche sul web, sulle piattaforme social, in eventi live sul territorio, con podcast. Ovunque ci sia un pubblico che ha desiderio di informarsi, noi ci siamo. Una sola testata, molti posti in cui trovarla, sempre con lo stesso spirito, sempre con la stessa identità. Dentro la notizia, più tutto il resto. L’abbiamo fatto in questi vent’anni, lo faremo ancora.

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