
La zona - segnata da una storia di criminalità - si trova a Nord di Napoli. Il complesso fu costruito con i fondi messi a disposizione dopo il terremoto dell'80, con una serie di palazzoni uno vicino all’altro. Con il tempo qui si sono annidati i clan ed è proliferato il commercio degli stupefacenti. Diversi i casi di cronaca avvenuti tra questi edifici, diventati tristemente noti: dalla morte di Fortuna Loffredo nel 2014, agli stupri di gruppo ai danni di due minorenni emersi nell'agosto di quest'anno

Il parco Verde di Caivano è tornato al centro della cronaca per il caso dei presunti abusi di gurppo avvenuti nella città dell'hinterland napoletano ai danni di due bambine, di 10 e 12 anni. La zona - segnata da una storia di droghe e criminalità - si trova a Nord di Napoli, a poca distanza dalle strade del centro della cittadina e conta circa 37mila abitanti
Stupro al Parco Verde di Caivano, indagati due maggiorenni di 18 e 19 anniNegli anni l’area del Parco Verde si è caratterizzata per la criminalità, diventando spesso una succursale delle piazze di spaccio di Scampia e Secondigliano. Qui, nel 2022, sono stati scoperti dai Carabinieri bunker studiati per sfuggire agli arresti, per occultare armi o droga. In foto un grande murale con due bambine abbracciate e la scritta “Nessuno resti solo” realizzato dall’artista Igor Scalisi Palminteri al Parco Verde di Caivano
Stupro Caivano, madre della 12enne: "Minacce dal quartiere". Domani Meloni al Parco VerdeIl complesso fu costruito con i fondi messi a disposizione dopo il terremoto dell'80, con una serie di palazzoni uno vicino all’altro. Con il tempo qui, almeno tre clan, secondo quanto riporta l'Agi, hanno preso in mano il commercio degli stupefacenti. E negli ultimi cinque anni hanno triplicato i loro proventi
Uno dei casi di cronaca che più si ricorda, sul Parco Verde, è quello della morte di Fortuna Loffredo, di 6 anni, nel 2014. La bimba precipitò dall’ottavo piano del palazzo dove abitava. Raimondo Caputo, all'epoca compagno della madre, è stato condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio della piccola. La Cassazione ha confermato anche i 10 anni inflitti in primo e secondo grado a Marianna Fabozzi, la madre di Fortuna, che non difese la figlia dalle violenze di Caputo
Caivano, omicidio della piccola Fortuna: confermato ergastolo a CaputoCon le condanne e i riflettori puntati sulla zona, arrivarono anche le prime riqualificazioni, come il Green Park nel 2017, e una nuova incisività dell'azione delle forze dell'ordine
Un ruolo fondamentale nella zona lo svolge il "parroco degli ultimi," don Maurizio Patriciello, già nel mirino della Camorra per la sua lotta in prima linea contro la criminalità nella Terra dei Fuochi. È stato lui a invitare la premier Meloni al Parco Verde, predisponendo la visita per il 31 agosto
Adesso i riflettori si sono riaccesi sul Parco Verde dopo il caso dei presunti abusi sessuali avvenuti nella zona, nei confronti di due cuginette di 10 e 12 anni. Sono due i maggiorenni indagati dalla Procura di Napoli Nord. L'inchiesta procede parallelamente a quella della procura minorile, che si occupa invece degli indagati minorenni, il cui numero non è noto, anche se, secondo indiscrezioni non confermate, potrebbero essere numerosi
Tra i rioni popolari della città nell’hinterland di Napoli intanto la notizia degli abusi non ha sorpreso: "Tutti sapevano quello che accadeva", ha riferito un residente. E in una sua omelia, lo stesso Don Maurizio Patriciello ha ammonito chi ha informazioni ma resta resta in silenzio: "Nessuno può lavarsi le mani e dire: io non c’entro"
Martedì 29 agosto a Caivano si è anche tenuto un corteo. A partecipare sono state circa 200 persone, che hanno sfilato lungo le strade del Parco Verde contro il degrado del quartiere promosso dai comitati cittadini dopo la vicenda delle violenze delle due cuginette. A guidare il corteo è stato proprio don Maurizio Patriciello
Stupro di Caivano, stasera il corteo. Don Patriciello: "Non vado via, Meloni qui giovedì"Su Caivano si è espresso anche il governatore della Campania Vincenzo de Luca: è "un inferno in terra" e bisogna "istituire uno stato d'assedio vero e proprio militare. È un'espressione forte, ma non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate”
De Luca: "Caivano un inferno, serve un anno d'assedio militare"