"L'episodio mi ha disturbata ma non mi ha sconvolto la vita” ha commentato la giovane. “Mi chiedo come avrebbe potuto vivere questa situazione una ragazzina di 15 anni, di notte in ospedale con un medico che la molestava verbalmente. Soprattutto se a dire queste cose è il medico che dovrebbe accoglierti e aiutarti in un momento di difficoltà. Lui era in una posizione di potere rispetto a me e se n'è approfittato"
Segnalazione deontologica all’ordine professionale e rimozione da tutti i turni di lavoro già programmati. Questi i provvedimenti dell’Asst di Lecco nei confronti del medico che ha definito “buongustaio” il cane colpevole di un morso alla natica di una paziente. Epiteto ripetuto più volte durante la visita e poi messo nero su bianco nel referto consegnato alla “sventurata”.
La vicenda
La singolare vicenda risale allo scorso 25 luglio. Una 28enne si rivolge al pronto soccorso dell’ospedale di Merate dopo essere stata morsa sul lato b dal cane di alcuni amici. Aveva bisogno di punti per la ferita provocata dai denti dell’animale. L’ilarità e la superficialità del medico (appartenente alla cooperativa che fornisce il personale a gettone al reparto) hanno infastidito la giovane tanto da indurla a presentare un reclamo all’Ufficio relazioni con il pubblico del nosocomio lombardo. "L'episodio mi ha disturbata ma non mi ha sconvolto la vita” ha commentato al Giornale di Merate la giovane. “Mi chiedo come avrebbe potuto vivere questa situazione una ragazzina di 15 anni, di notte in ospedale con un medico che la molestava verbalmente. Soprattutto se a dire queste cose è il medico che dovrebbe accoglierti e aiutarti in un momento di difficoltà. Lui era in una posizione di potere rispetto a me e se n'è approfittato".
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Le scuse dell'azienda sanitaria
"In qualità di medico e di direttore generale della Asst di Lecco - ha affermato Paolo Favini - porgo le mie sentite scuse alla signora per quanto accaduto durante il suo accesso al pronto soccorso dell'ospedale di Merate, nella notte del 25 luglio". L'azienda ha precisato che "appena venuta a conoscenza del referto rilasciato all'esito della prestazione, ha provveduto a contestarlo alla società da cui dipende il medico coinvolto e ha disposto, a titolo cautelativo, che il sanitario non effettui più alcun servizio al pronto soccorso dell'ospedale meratese e che venga immediatamente rimosso dai turni già programmati e sostituito da altro professionista". L'azienda ospedaliera ha anche segnalato "la condotta all'ordine dei medici al quale il sanitario è iscritto, per le valutazioni deontologiche di competenza". Inoltre "si riserva di procedere all'eventuale applicazione delle penali previste dal contratto con la società che, in caso di iniziative in sede civile o penale derivanti dall'accaduto, sarà anche ritenuta responsabile con il professionista".