Ritrovata dalla scorta una scatola metallica con fili elettrici proprio di fronte all'ingresso dell'abitazione. Ma secondo quanto spiegano fonti investigative non si tratta di un ordigno ma di un pacco di batterie per ricarica di microcar elettriche. Esclusa la presenza di esplosivo
Si è rivelato un falso allarme bomba la scatola sospetta rinvenuta questa mattina davanti all'abitazione a Firenze del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, il magistrato titolare della nuova inchiesta sulle stragi mafiose del 1993 ed anche delle indagini sulla scomparsa della piccola Kata. Intorno alle 8 di gli uomini della scorta avevano trovato una scatola metallica con fili elettrici proprio davanti al portone d'ingresso della casa fiorentina del magistrato, nel centro della città
Una batteria
Non si tratta però di un ordigno ma di un pacco di batterie per ricarica di microcar elettriche. I carabinieri stanno verificando perché il pacco sia stato abbandonato lì, ma gli investigatori non ravvisano finalità minatorie. Erano stati gli uomini della scorta del Pm a chiamare gli artificieri dopo aver visto dei fili neri fuoriuscire dalla scatola. Ma gli artificieri hanno escluso la presenza di esplosivo.