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Treviso, ex datore di lavoro indagato per l'omicidio di una 31enne a Spresiano

Cronaca

Anica Panfile è stata trovata morta sul greto del fiume Piave, a Spresiano (Treviso) il 21 maggio scorso

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Un imprenditore trevigiano, Franco Battaggia, è indagato per l'omicidio di Anica Panfile, la donna di 31 anni trovata morta sul greto del fiume Piave, a Spresiano (Treviso) il 21 maggio scorso. L'uomo era l'ex datore di lavoro della vittima. I Carabinieri del Nucleo investigativo trevigiano hanno eseguito stamani perquisizioni nella casa dell'imprenditore, ad Arcade (Treviso), nella pescheria dell'uomo, situata a Spresiano (Treviso) e nelle sue automobili. 

Le indagini

L'uomo sarebbe stato l'ultima persona ad incontrare Anica Panfile. Nei giorni successivi al ritrovamento del corpo, aveva riferito di avere avuto un colloquio con la 31enne nella propria abitazione per questioni connesse a documenti fiscali. Tra i i due vi sarebbero stati rapporti di lavoro: Panfile faceva la domestica. L'ultima volta che Anica Panfile è stata vista risale al pomeriggio di giovedì 18 maggio, ad Arcade (Treviso), poi ne sono state perse le tracce. 

Battaggia è piuttosto noto alle cronache criminali degli anni Ottanta e Novanta in Veneto, e all'epoca era considerato un "boss" della malavita trevigiana.  

L'autopsia

In base all'autopsia, Panfile non sarebbe morta annegata ma per una serie di ferite inferte in più parti del corpo. L'indagine ha avuto una svolta decisa nel momento in cui l'autopsia svolta dal consulente Antonello Cirnielli ha stabilito che la donna era morta prima di arrivare nel fiume e che il corpo è stato probabilmente gettato in acqua da un vicino viadotto dell'autostrada A27, che corre a circa un chilometro dal punto nel quale è stato rinvenuto il cadavere, in un'ansa del Piave. 

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