Un esercente su 4 teme il baratro dell'usura, 31mila aziende a rischio

Cronaca
Jana Gagliardi

Jana Gagliardi

Confcommercio presenta i dati su criminalità e usura, Sangalli: c'è un miglioramento nel trend ma un'impresa su dieci percepisce un peggioramento nei livelli di sicurezza, in pericolo ci sono ogni anno 270mila posti di lavoro

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Confcommercio presenta i suoi dati su fenomeni illegali e usura ed è anche un anniversario perché questo è il decimo anno dell'iniziativa "Legalità ci piace".

Un’ occasione - alla quale partecipa anche il ministro dell'Interno Piantedosi - per inquadrare la situazione attuale ma fare anche un raffronto col passato.

Che in parte è incoraggiante, visto che per esempio nel 2018 il 26% degli esercenti percepiva un peggioramento dei livelli di sicurezza e nel 2022 solo il 10,3% ha avvertito questa percezione.

Ma è pur sempre un dato importante, peraltro - come tutti gli altri - più accentuato al Sud.

In ogni caso i fenomeni illegali che il mondo degli esercenti deve fronteggiare - segnala il presidente di

Confcommercio Carlo Sangalli - pesa per 24 miliardi sul fatturato e di fatto si mettono a rischio 270mila posti di lavoro.

Abusivismo e contraffazione penalizzano le aziende

E' soprattutto al Sud ma non solo (i picchi maggiori oltre che nel meridione sono nel Nord Ovest), che è avvertito anche il peso dell'abusivismo e della contraffazione.

Secondo i dati di Confcommercio oltre sei imprese su dieci si sentono "molto o abbastanza" penalizzate da tali fenomeni in particolare per via della concorrenza sleale e della riduzione dei ricavi. Ma quasi il 13% indica anche la perdita di appeal della propria azienda, quale effetto dell'abusivismo e della contraffazione.

Sicurezza e fenomeni criminali, una fonte di forti spese per la difesa

L'indagine di Confcommercio fotografa anche un altro capitolo di una situazione economica già pesantemente aggravata dal Covid e dalla crisi, per il mondo del commercio e della piccola imprenditoria: le conseguenze della percezione di insicurezza si riflettono infatti anche sull'aggravio delle spese per i sistemi di difesa e sul numero di imprenditori che ritengono di non poterne fare a meno: l'82% delle imprese ha investito in tali sistemi, soprattutto per la videosorveglianza e gli allarmi antifurto.

Usura, una tragedia che alimenta la criminalità organizzata

Furti, rapine, taccheggio, estorsioni hanno il loro enorme peso per il mondo del commercio ma è l'usura la vera bestia nera.

Un fenomeno percepito in aumento da un imprenditore su 4 e con 31mila piccole aziende a rischio, avverte Confcommercio. Che fra i dati segnala come il 30% degli imprenditori non saprebbe cosa fare e a chi rivolgersi. Si sente dunque solo. Ed è questo uno dei fronti su cui lavorare ulteriormente, dicono sia Sangalli che il ministro dell'Interno Piantedosi, quello della rassicurazione agli imprenditori perché sappiano di poter contare su un aiuto vero, su una rete che funziona. La fiducia in effetti è in crescita e questo è un dato positivo ma certamente c'è ancora molto da fare anche perché proprio l'usura il fenomeno criminale percepito maggiormente in aumento dagli imprenditori del terziario di mercato, con ancora una volta il dato del Sud particolarmente eclatante: l'usura è indicata in aumento da oltre il 30% delle imprese nel meridione e nelle isole.

Un fenomeno, spiega il ministro Piantedosi, che non rappresenta solo una tragedia per le persone, le famiglie e le aziende coinvolte ma alimenta anche la

criminalità organizzata ed è un circolo vizioso che è importante spezzare.

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