'Ndrangheta, Antonio Strangio arrestato a Bali: era latitante dal 2016

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Ricercato dall’Interpol con il codice rosso, si ritiene che l'uomo sia legato alla omonima 'ndrina di San Luca nota anche come "Janchi". Otto anni fa era riuscito a sfuggire al carcere rifugiandosi in Australia. Appena è uscito dal Paese è stato arrestato. Ora è in attesa di estradizione

 

 

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E’ finita la fuga di Antonio Strangio, 32 anni, di San Luca in Aspromonte, latitante di 'ndrangheta ricercato dal 2016. La polizia locale lo ha arrestato all’aeroporto di Bali, in Indonesia. Colpito da un avviso di cattura internazionale per i soggetti ricercati in tutto il mondo, Strangio era ricercato per produzione e traffico di droga con l'aggravante del metodo mafioso nell'ambito dell'operazione "Eclissi 2" diretta dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dal Reparto investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio.   

 

La cattura

Antonio Strangio è considerato un esponente di primo piano dell'omonima famiglia di 'ndrangheta, soprannominata 'i Janchi'. Lo hanno fermato appena è uscito dall’Australia dove era andato a vivere otto fa per sfuggire al carcere. I Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, supportati dall’Unità I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) e dall’Esperto per la Sicurezza italiana a Canberra, non l’hanno mai perso di vista. In collaborazione con l’Interpol indonesiana lo hanno bloccato al Bali Ngurah Rai International Airport la sera del 2 febbraio appena uscito dal paese australiano. Ora è in attesa di estradizione. Al rientro in Italia la sua posizione dovrà essere valutata. Con Strangio sono 42 i latitanti arrestati in tutto il mondo in poco meno di tre anni dall’avvio del Progetto I Can.

 

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