Qatargate, i giudici di Brescia: "Silvia Panzeri va consegnata al Belgio"

Cronaca

La difesa ha cinque giorni per fare il ricorso in Cassazione. "Silvia Panzeri non se l'aspettava, così come noi difensori, avevamo delle ragioni che pensavamo potessero essere condivise, ma evidentemente questo principio di fiducia tra gli Stati è stato considerato più importante rispetto alle motivazioni difensive", hanno detto i legali dell'indagata

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La Corte d'appello di Brescia ha dato il via libera alla consegna al Belgio di Silvia Panzeri, figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, tra le persone finite in carcere per il Qatargate. I giudici hanno accolto la richiesta della magistratura belga che a dicembre ha emesso un mandato di arresto europeo nei confronti della figlia di Panzeri e della moglie Maria Colleoni. Per quest'ultima un altro collegio della corte ha autorizzato la consegna. Le due donne, accusate di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, sono ai domiciliari in Italia. Ora per entrambe l'ultima parola spetta alla cassazione. 

Difensori: "Valuteremo ricorso in Cassazione"

"Ha prevalso il principio di reciproca fiducia tra stati dell'Unione europea rispetto al diritto di difesa. Avevamo ragioni che potevano essere condivise, ed invece non sono state tenute in considerazione" Lo hanno spiegato gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, difensori di Silvia Panzeri, la figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri in carcere per il caso Qatargate, commentando il via libera alla consegna al Belgio della loro assistita disposto dalla corte d'appello di Brescia. I due legali hanno aggiunto che Silvia Panzeri dovrebbe essere consegnata al carcere Haren, lo stesso dove si trova l'ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, e che è ritenuto "meno afflittivo" rispetto a quello in cui si trovano Panzeri e il suo ex collaboratore Francesco Giorgi. I giudici, che hanno letto le motivazioni della loro decisione in aula, come hanno riferito gli avvocati, hanno ritenuto "tuttora esistenti" gli indizi che avevano portato lo scorso dicembre alla convalida del mandato di arresto europeo. "Valuteremo il ricorso per cassazione - hanno concluso gli avvocati - abbiamo 5 giorni di tempo".

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