Dalla A di ascolto alla T di tempo, le parole del 2023 da portare con sé. VIDEO

Cronaca

di Pamela Foti

C’è chi ha già scelto la propria parola dell'anno, una parola che accompagni per 365 giorni e che serva da ispirazione per tutto il 2023. Tu, hai già scelto la tua? 

ascolta articolo

Cerchio, critica, ascolto, tempo. Sono le parole del  primo episodio del format DIZIONARIO di Voice, la piattaforma video di SkyTg24 per dare voce al cambiamento. Tu hai già scelto la tua parola dell'anno, una parola che accompagni per 365 giorni e che serva da ispirazione per tutto il 2023? 

Cerchio

“Cerchio è la mia parola del 2023. L’immagine del cerchio mi dà l'idea di qualcosa che viene finalmente concluso, che termina dopo questi anni di incertezze, dubbi e instabilità. Abbiamo iniziato idee, progetti, realtà emotive che adesso hanno bisogno di concludersi per lasciare spazio al nuovo, alla positività, al voler andare avanti. Quindi, sì, la mia parola e la mia immagine per il 2023 è il cerchio”.

 

Lidia Carew, performer, ballerina professionista e fondatrice della associazione no profit Lidia Dice

 

 

Critica

La parola che voglio augurare, che voglio regalare il 2023, è critica. Critica non nel senso comune di non accettare un discorso, una parola, il corpo altrui. Sono un filosofo, per me critica è il libero esercizio della mia esperienza di vita e di pensiero, per mettere in discussione la mia opinione. Critica è soprattutto non fidarmi della mia opinione. Verificarla, metterla alla prova continuamente con le storie, le vite e le ragioni delle altre persone, le più diverse. Perché forse quell'opinione non è davvero la mia. Critica è liberarmi da quelle tradizioni che mi danno sicurezza ma che spesso sono costruite sulle sofferenze altrui. Critica è fare a meno delle cose pensate per me, decise al posto mio da chi però non condivide il mio tempo. Critica è costruire il mio genere con il mio desiderio, non con ciò che mi viene detto di desiderare. Critica è fare in modo che chiunque possa liberarsi in questo modo.

 

Lorenzo Gasparrini, filoso, autore di “Perché il femminismo serve anche agli uomini” (Eris, 2020)

 

 

Critica

Io sono Irene e la mia parola per questo 2023 è ascolto. Vorrei che riuscissimo ad ascoltare di più le altre persone. È una cosa importante in generale, e lo è ancora di più se penso al mio essere attivista. Vorrei imparare ad ascoltare ancora di più, sempre di più, possibilmente prima di parlare. Vorrei diventare capace ad ascoltarmi di più, che significa non giudicare le mie emozioni bensì tenerle in considerazione. In conclusione, vorrei riuscire ad essere ascoltata di più dalle altre persone, cosa che sento mancare e invece mi sembra centrale.

 

Irene Facheris, esperta in gender studies, femminista, attivista, formatrice e scrittrice. Autrice di “Parità in pillole” (Rizzoli, 2021)

 

 

Tempo

Allora Salvina, cosa vorresti per questo 2023…

T E M P O

Certo, tempo. Perché è bello donare il proprio tempo. È bello per tutti… per qualcuno anche di più.

                                                                                 

Paolo De Gregorio, Salvina Candarella, Umberto Pesenti, Fondazione Sacra Famiglia Onlus di Inzago (RDS)

approfondimento

Tutti i video di VOICE di Sky Tg24

Cronaca: i più letti