Così il ministro della Salute, riferendo in Senato sui provvedimenti di controllo sanitario negli aeroporti per chi arriva dal paese asiatico. "Poche le vaccinazioni in Cina, scarso livello di protezione dei vaccini utilizzati - ha dichiarato - Serve un accordo con Ue per limitare l'afflusso di passeggeri positivi". Intanto a Fiumicino è atterrato un secondo aereo dalla Cina con a bordo 26 positivi su 182
Vaccino, in Italia il 9,44% popolazione ha fatto quarta dose
Sono complessivamente 5.591.052 le persone che in Italia hanno ricevuto la quarta dose del vaccino anti Covid. In base ai dati sull'andamento della campagna fornito dalla Presidenza del Consiglio si tratta del 29,24% della platea e pari al 9,44% della popolazione. Ad oggi il 68,21% ha fatto la terza dose e l'84,38% della popolazione ha concluso il ciclo primario di immunizzazione dal virus, a cui si va aggiungere l'1,45% a cui è stato somministrata almeno una dose. Complessivamente in Italia sono state inoculate 143.343.291 dosi. Nel periodo che va dal 19 dicembre al 28 dicembre sono stati somministrati complessivamente 117.116 sieri. In tema di quarta dose la regione con il maggior numero di somministrazioni effettuate è il Piemonte con il 43,2% della platea, seguita dall'Emilia Romagna (42,2%), Toscana (38,5) e Lombardia (35,9). Fanalino di coda la Calabria con il 13,2 % della platea che ha ricevuto il quarto siero. Penultima la Sicilia con il 14,1%, terzultima la Campania con il 15,2%.
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Piemonte, nuove misure per rientri dalla Cina
Nuove misure anche in Piemonte per i rientri in Italia dalla Cina. A seguito dell’ordinanza del ministero della Salute che ai fini della identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus SARS-CoV-2, prevede per tutti i soggetti in ingresso dalla Cina l’obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, la Regione attraverso l’Azienda Sanitaria Zero, il Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive, Dirmei, e le Aziende Sanitarie Locali, mette a disposizione di chi arriva in Piemonte dalla Cina la possibilità di effettuare un tampone Covid, in accesso diretto e gratuitamente, presso uno degli hot spot tamponi presenti sul territorio il cui elenco è a disposizione sul sito della Regione. Gli utenti dovranno esibire il passaporto e la carta d’imbarco.
E’ stato, inoltre, previsto un sistema di monitoraggio: in particolare, Usmaf Ut Torino- Caselle, in accordo con Polaria, Enac e Sagat, la società che gestisce lo scalo, inoltrerà ad Azienda Sanitaria Zero l’elenco dei passeggeri provenienti dalla Cina, che transiteranno presso gli aeroporti con scalo finale a Torino-Caselle. La Centrale Covid Dirmei provvederà, entro 48 ore, alla verifica tramite il Portale Regionale Gestione Pazienti Covid dell’avvenuto rispetto dell’esecuzione del tampone e qualora il termine non sia rispettato la Centrale Covid Dirmei provvederà a contattare il cittadino inadempiente e, in caso di successiva inosservanza di quanto previsto dalla ordinanza, si procederà alla segnalazione alle Autorità competenti.
In caso di tampone positivo, la Centrale Covid Dirmei applicherà i protocolli previsti dalla normativa vigente. Infine, l’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (Angi) sta predisponendo una dichiarazione bilingue (italo-cinese), contenente i dati necessari per l’effettuazione del tampone, metterà a disposizione un servizio di mediazione linguistica e contribuirà a diffondere le informazioni sugli obblighi sanitari per il rientro in Italia ed in Piemonte dalla Cina tramite l’account ufficiale di Angi sul sistema social Wechat.
E’ stato, inoltre, previsto un sistema di monitoraggio: in particolare, Usmaf Ut Torino- Caselle, in accordo con Polaria, Enac e Sagat, la società che gestisce lo scalo, inoltrerà ad Azienda Sanitaria Zero l’elenco dei passeggeri provenienti dalla Cina, che transiteranno presso gli aeroporti con scalo finale a Torino-Caselle. La Centrale Covid Dirmei provvederà, entro 48 ore, alla verifica tramite il Portale Regionale Gestione Pazienti Covid dell’avvenuto rispetto dell’esecuzione del tampone e qualora il termine non sia rispettato la Centrale Covid Dirmei provvederà a contattare il cittadino inadempiente e, in caso di successiva inosservanza di quanto previsto dalla ordinanza, si procederà alla segnalazione alle Autorità competenti.
In caso di tampone positivo, la Centrale Covid Dirmei applicherà i protocolli previsti dalla normativa vigente. Infine, l’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese (Angi) sta predisponendo una dichiarazione bilingue (italo-cinese), contenente i dati necessari per l’effettuazione del tampone, metterà a disposizione un servizio di mediazione linguistica e contribuirà a diffondere le informazioni sugli obblighi sanitari per il rientro in Italia ed in Piemonte dalla Cina tramite l’account ufficiale di Angi sul sistema social Wechat.
Asst Sette Laghi: "Analisi tamponi Malpensa delicate, dati confortanti"
"Il sequenziamento dei 15 tamponi ha portato a rilevare tutte varianti Omicron del Sars-CoV-2 di diversi lignaggi, nessuno dei quali predominante e tutti già conosciuti in Italia". Lo spiega la responsabile del Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Sette Laghi di Varese, in una nota diffusa dalla Regione Lombardia. Il Laboratorio di Microbiologia dell'ospedale di Circolo di Varese - si ricorda - è uno dei centri di riferimento regionale per il sequenziamento delle varianti e per questo partecipa regolarmente a delle survey nazionali con l'obiettivo di verificare la circolazione delle varianti del virus in Italia. "L'operazione è complessa e delicata", affermano i responsabili del laboratorio. "Quando abbiamo ricevuto i tamponi - continuano - abbiamo innanzitutto dovuto estrarre l'Rna virale. A quel punto abbiamo caricato l'Rna estratto, che tecnicamente di chiama Wgs (whole genome sequencing), sul sequenziatore che in circa 13 ore ci ha dato il dettaglio delle sequenze delle basi azotate corrispondenti ad ogni variante. Abbiamo quindi caricato queste sequenze sul data base nazione 'Icogen', che permette di confrontarle con tutte quelle già individuate e note in Italia. Nel nostro caso, il risultato è stato confortante: si tratta di varianti Omicron, di diversi lignaggi, tutte già note".
Crisanti (Pd): "Il governo ha imparato poco dalla pandemia"
"Il ministro Schillaci aveva promesso, tra l'altro, uno stanziamento per il potenziamento dei Pronto Soccorso, cosa che non è avvenuta e che dimostra quale sia il grado di attenzione per sostenere l'efficienza del sistema sanitario nazionale. Al contrario, sono stati progressivamente smobilitate tutte le efficaci misure adottate finora per contrastare la pandemia". Lo ha detto Andrea Crisanti intervenendo in Aula a seguito dell'informativa al Senato del ministro della Salute. "Le notizie che vengono dalla Cina ci dimostrano invece che endemico non vuol dire innocuo. Molto spesso ci si chiede cosa abbiamo imparato dal Covid: da quello che fa il governo la risposta è poco", conclude il senatore Pd.
Bertolaso: "In arrivo oggi due voli da Cina, ci aspettiamo tanti positivi"
"Oggi sono previsti due nuovi voli dalla Cina. Ci aspettiamo anche lì parecchi positivi". Lo dichiara in una nota l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso.
"Sappiamo bene - aggiunge - che in Italia c'è ormai una comunità cinese numerosa e sappiamo anche che tra poco arriva anche il Capodanno cinese, oltre che quello italiano, e quindi da questo punto di vista era prevedibile che ci fosse un incremento di traffico fra Cina e Italia".
"Sappiamo bene - aggiunge - che in Italia c'è ormai una comunità cinese numerosa e sappiamo anche che tra poco arriva anche il Capodanno cinese, oltre che quello italiano, e quindi da questo punto di vista era prevedibile che ci fosse un incremento di traffico fra Cina e Italia".
Iss, con vaccino e infezione pregressa -80 volte rischi malattia grave
La massima protezione contro Covid? Nella nostra popolazione si osserva con la cosiddetta immunità 'ibrida', cioè quella che si ottiene per l'effetto combinato della vaccinazione e di un'infezione pregressa. A confermarlo è un rapporto appena pubblicato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), in cui si calcola il rischio di infezione e di malattia severa tenendo appunto conto di fattori come le vaccinazioni e diagnosi precedenti e il tempo trascorso dall'infezione o dall'ultima dose di vaccino. Lo scudo più protettivo sia dal contagio con Sars-CoV-2 che dalla malattia Covid severa lo conferisce dunque l'aver fatto sia vaccini che infezione.
Gli esperti evidenziano che il rischio complessivo di infezione e di malattia severa è influenzato quindi da entrambi i fattori, sia dallo stato vaccinale sia da infezioni pregresse (documentate attraverso una diagnosi). In particolare, il rischio di malattia severa è 80 volte maggiore in chi non è vaccinato e non ha avuto diagnosi rispetto a chi è vaccinato e ha una diagnosi recente. Dal report emergono vari elementi significativi: che in ogni caso, a parità di fascia di età e di pregressa infezione, la vaccinazione riduce ulteriormente il rischio di malattia Covid severa; e, ancora, che il vaccino recente riduce sistematicamente il rischio.
Nell'analisi sono stati utilizzati i dati della sorveglianza integrata Covid dell'Iss, dell'Anagrafe vaccinale e della popolazione Istat relativi a ottobre 2022, un periodo in cui era predominante la variante Omicron 5 (BA.5), dati che sono stati elaborati attraverso un modello statistico. Sulla base dei risultati, in tutte le classi d'età sopra i 12 anni, a parità di fascia anagrafica e di condizione di pregressa infezione, si osserva una riduzione del rischio di malattia Covid severa associato alla vaccinazione. Se ad esempio un over 80 ha avuto una diagnosi recente, il rischio di una nuova malattia severa è 100 su 100mila se non è vaccinato, 49 su 100mila se ha una dose da più di 6 mesi e 42 su 100mila se ha una dose da meno di 6 mesi.
Gli esperti evidenziano che il rischio complessivo di infezione e di malattia severa è influenzato quindi da entrambi i fattori, sia dallo stato vaccinale sia da infezioni pregresse (documentate attraverso una diagnosi). In particolare, il rischio di malattia severa è 80 volte maggiore in chi non è vaccinato e non ha avuto diagnosi rispetto a chi è vaccinato e ha una diagnosi recente. Dal report emergono vari elementi significativi: che in ogni caso, a parità di fascia di età e di pregressa infezione, la vaccinazione riduce ulteriormente il rischio di malattia Covid severa; e, ancora, che il vaccino recente riduce sistematicamente il rischio.
Nell'analisi sono stati utilizzati i dati della sorveglianza integrata Covid dell'Iss, dell'Anagrafe vaccinale e della popolazione Istat relativi a ottobre 2022, un periodo in cui era predominante la variante Omicron 5 (BA.5), dati che sono stati elaborati attraverso un modello statistico. Sulla base dei risultati, in tutte le classi d'età sopra i 12 anni, a parità di fascia anagrafica e di condizione di pregressa infezione, si osserva una riduzione del rischio di malattia Covid severa associato alla vaccinazione. Se ad esempio un over 80 ha avuto una diagnosi recente, il rischio di una nuova malattia severa è 100 su 100mila se non è vaccinato, 49 su 100mila se ha una dose da più di 6 mesi e 42 su 100mila se ha una dose da meno di 6 mesi.
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Covid, Schillaci: "Rischio nuove varianti ma no allarmismi" (VIDEO)
Ecdc: "Screening dei viaggiatori dalla Cina ingiustificato"
Lo screening dei viaggiatori dalla Cina è "ingiustificato" per l'Ue: lo afferma l'Agenzia Ue per le malattie (Ecdc). I Paesi dell'UE "hanno livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione" e "le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue", ha dichiarato l'Ecdc in un comunicato, spiegando che tale misura non è necessaria a livello dell'Unione Europea nel suo complesso.
Schillaci: "Timori nuova variante ma niente allarmismi"
Il timore è che la "crescita esponenziale" di casi di contagio in Cina "possa generare la selezione di una nuova variante, che traghetti l'evoluzione del virus oltre la variante Omicron" ma, al tempo stesso, è importante "evitare interpretazioni allarmistiche". Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso della sua informativa al Senato. "Al momento - ha ricordato Schillaci - le varianti monitorate nei casi in Cina sono le stesse già circolanti da tempo a livello globale".
Schillaci: "Da Cina lezione su come non gestire epidemia"
In Cina "La riduzione repentina delle misure di restrizione, causata dalla protesta popolare, ha funzionato da innesco perfetto generando inevitabilmente un impressionante numero di nuovi casi (le stime non ufficiali degli osservatori occidentali arrivano a oltre 250 milioni di casi, circa un abitante su cinque), con una previsione a breve di oltre un milione e mezzo di decessi". Lo ha detto nel corso di una informativa al Senato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, parlando di "un percorso tutt'altro che virtuoso, gestito attraverso una politica sanitaria sbagliata: prima condannati ad una dura restrizione delle libertà fondamentali e poi all'esplosione della pandemia a seguito dell'allentamento delle stesse misure restrittive. Una lezione per l'intero pianeta su come non vada mai gestita un'epidemia".
Schillaci: "Domani convocata unità di crisi"
"Per rafforzare il monitoraggio sui potenziali rischi legati alla situazione in Cina ho convocato per domani l'unità di crisi come osservatorio del ministero sulla materia". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l'informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all'emergenza in Cina.
Covid, Cina divisa tra ripartenza ed emergenza sanitaria (VIDEO)
Schillaci: "Continui contatti con Ue, serve raccordo"
"Serve raccordo con Ue per limitare l' afflusso di passeggeri positivi dal paese asiatico, abbiamo tenuto rapporti con Ecdc per uno continuo scambio di informazioni per provvedimenti rapidi e l'Italia partecipa al progetto di allerte precoci". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l'informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all'emergenza in Cina.
Schillaci: "Proroga fino al 30 aprile mascherine nelle Rsa"
"Ho firmato la proroga dell'utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa fino al 30 aprile prossimo". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l'informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all'emergenza in Cina.
Schillaci: "Situazione Cina quasi paradossale"
"La situazione in Cina sul Covid appare un unicum quasi paradossale. Un percorso inverso rispetto a quanto fatto in Europa e in Nord America. E' stata la prima nazione ad osservare i casi e nella primavera del 2020 ha avuto il più alto numero di contagi. Le immagini degli ospedali di Wuhan e delle altre megalopoli cinesi sono state un’icona della malattia. Ha applicato norme di restrizione e mitigazione impressionanti, ma anche inaccettabili per una democrazia". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci in una informativa al Senato sui provvedimenti di controllo sanitario negli aeroporti per i passeggeri provenienti dalla Cina.
"Il lockdown è stato una misura permanente, con fasi di apertura seguite da misure restrittive durissime anche a seguito di poche decine di casi segnalati. Alla fine di novembre in Cina erano segnalati solo 4 milioni di casi, a fronte di una popolazione di 1 miliardo e mezzo di persone. Anche altri stati dell’area del Pacifico - ricorda Schillaci - avevano scelto una politica di stretto controllo della diffusione del contagio, ma parallelamente avevano attuato campagne vaccinali altamente efficienti".
"Il lockdown è stato una misura permanente, con fasi di apertura seguite da misure restrittive durissime anche a seguito di poche decine di casi segnalati. Alla fine di novembre in Cina erano segnalati solo 4 milioni di casi, a fronte di una popolazione di 1 miliardo e mezzo di persone. Anche altri stati dell’area del Pacifico - ricorda Schillaci - avevano scelto una politica di stretto controllo della diffusione del contagio, ma parallelamente avevano attuato campagne vaccinali altamente efficienti".
Schillaci: "In positivi da Cina variante già nota"
I "dati preliminari", anche sul sequenziamento, relativi ai test su passeggeri provenienti dalla
Cina e positivi al Covid, "evidenziano la circolazione di varianti e sottolignaggi già presenti sul nostro territorio". Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella sua informativa al Senato sul controllo sanitario negli aeroporti sui passeggeri provenienti dalla Repubblica popolare cinese.
Cina e positivi al Covid, "evidenziano la circolazione di varianti e sottolignaggi già presenti sul nostro territorio". Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella sua informativa al Senato sul controllo sanitario negli aeroporti sui passeggeri provenienti dalla Repubblica popolare cinese.
Schillaci: "Monitoraggio contro timore nuova variante"
E' necessario un "costante monitoraggio" nel timore che compaia una nuova variante del virus SarsCoV2, "una variante che vada oltre la Omicron", ma nello stesso tempo è importante "evitare interpretazioni allarmistiche". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nell'informativa al Senato. "Al momento - ha aggiunto - le varianti che alimentano i casi in Cina sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale".
Schillaci: "Da Cina varianti e sottolignaggi già in Italia"
"I primi risultati di laboratorio evidenziano in CIna la circolazione di varianti e sottolignaggi già presenti nel nostro territorio e questa è la notizia più rassicurante". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l'informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all'emergenza in Cina, sottolineando che le informazioni che arrivano dal paese asiatico sono insufficienti e poco affidabili.
Covid, A.Fontana: "Rassicuranti primi risultati sequenziamenti"
"L'esito del sequenziamento dei primi tamponi effettuati ai passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa ci rassicura. Il team del laboratorio dell'ASST 7 Laghi ha infatti riscontrato solo sottovarianti di Omicron già presenti sul territorio italiano e da cui siamo protetti. Continueremo comunque a sequenziare i tamponi positivi per confermare i primi risultati". Così in una nota il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana commenta l'esito del sequenziamento dei primi 15 tamponi positivi, arrivato questa mattina dal laboratorio dell'ASST 7 laghi, effettuati il 26 dicembre dai passeggeri di due voli provenienti dalla Cina a Malpensa. "Voglio sottolineare - evidenzia Fontana - che questa volta finalmente c'è stata un'azione coordinata tra Regione e Governo nazionale e in breve tempo si sono adottati provvedimenti che ci hanno consentito di avere un primo quadro di quanto sta accadendo nel Paese Asiatico". Per questo "ringrazio anche il premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini per essersi fatti già portavoce in Europa della richiesta di un coordinamento a livello europeo - ha concluso - perché è chiaro che controllare solo i voli diretti e non quelli che fanno scalo, sia un'azione incompleta".