Da martedì 22 novembre e fino al 6 dicembre i titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e organizzazione di eventi potranno richiedere i contributi a fondo perduto presentando domanda online all’Agenzia delle entrate. Intanto secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe i contagi salgono del 15% negli ultimi 7 giorni. Quarte dosi vaccino in calo dell'11,9%. La Cina ha riportato tre decessi legati al Covid-19, i primi negli ultimi sei mesi
Covid: Abruzzo, nuove linee guida per gestione ospedaliera dei pazienti
Coordinare il passaggio da una gestione di tipo emergenziale del paziente positivo al Covid 19 ad una presa in carico sostenibile per il sistema ospedaliero regionale, attraverso linee guida omogenee in tutte le strutture Asl.E’ l’obiettivo del documento tecnico, elaborato dall’Agenzia Sanitaria Regionale dell'Abruzzo con il supporto di un comitato tecnico scientifico di medici ed esperti. Il protocollo è stato illustrato questa mattina dall’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e dal direttore dell’Asr, Pierluigi Cosenza. Alla luce dell’attuale scenario epidemiologico, infatti, è risultato indispensabile procedere all’aggiornamento delle precedenti linee guida, in particolare per quanto riguarda due aspetti principali: tamponi per operatori sanitari e pazienti, criteri di appropriatezza per il ricovero dei pazienti affetti da Covid 19 nei setting assistenziali ospedalieri.
Infettivologi: 'Natale migliore di Feste 2020 ma prepariamoci a piccole ondate'
Natale, quest'anno, "sarà sicuramente migliore di quello del 2020 perché oggi abbiamo tutte le armi per fronteggiare Covid-19, ma ci dobbiamo abituare a delle piccole ondate e recrudescenze, vista la grossa variabilità e l’altissimo grado di contagiosità che continua ad avere questo virus”. Così all’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, professore ordinario di Malattie infettive all’Università La Sapienza di Roma e presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali, a margine del XXI Congresso nazionale Simit in corso a Roma. Anche per questo, secondo l'esperto, le mascherine "devono essere utilizzate nella maniera più appropriata e selezionata. Nelle Rsa e in ospedale vanno assolutamente raccomandate e devono essere mantenute - avverte Mastroianni - anche laddove c’è un'alta concentrazione di persone, soprattutto per proteggere i più fragili".
Studio: a Paesi ricchi triplo dosi Paxlovid, poveri esclusi anche da cure
I Paesi ricchi si sono già assicurati il triplo delle dosi di Paxlovid- - il principale farmaco antivirale per Covid-19 in commercio, prodotto da Pfizer e raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - rispetto ai Paesi a basso e medio reddito. E per quanto riguarda l'Italia, il nostro Paese ha opzionato, per l'anno in corso, 600mila trattamenti anche se finora ne ha utilizzati poco più di 82mila. E' quanto emerge da uno studio realizzato dalla People's Vaccine Alliance, di cui fanno parte le Ong Oxfam ed Emergency, diffuso alla vigilia della riunione dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc), domani a Ginevra, che discuterà ancora sulle regole di proprietà intellettuale relative a terapie e test Covid. "Dopo i vaccini Covid, i Paesi poveri sono tagliati fuori anche dalle cure", denunciano le Ong. Tutto questo accade - spiegano - nonostante i Paesi a basso e medio reddito rappresentino l'84% della popolazione mondiale e abbiano un tasso di vaccinazione, e quindi di protezione dalla malattia grave, di gran lunga inferiore: la percentuale della popolazione vaccinata con ciclo primario completo è ancora sotto il 20% nei Paesi a basso reddito, mentre in quelli ad alto reddito si supera il 74%. L'analisi evidenzia anche che solo un quarto degli ordini di Paxlovid andrà ai Paesi in via di sviluppo e allo stesso tempo alcuni Paesi a medio reddito potranno arrivare a pagare per un ciclo di terapia fino 250 dollari a dose, ossia 10 volte il costo di un farmaco generico equivalente.
D'Amato, 'oggi nel Lazio 1.631 casi e 5 decessi'
"Oggi nel Lazio, su 1.042 tamponi molecolari e 7.745 tamponi antigenici per un totale di 8.787 tamponi, si registrano 1.631 nuovi casi positivi (-985); sono 5 i decessi (+3), sono 714 i ricoverati (-14), 29 le terapie intensive (+2) e +5.678 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 18,5%. I casi a Roma città sono a quota 1.051". Lo riferisce l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, nel bollettino Covid quotidiano.
Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 362 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 2: sono 322 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 3: sono 367 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 80 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 5: sono 121 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 6: sono 131 i nuovi casi e 0 i decessi.
Nelle province si registrano 248 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 58 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Latina: sono 117 i nuovi casi e 1 decesso; Asl di Rieti: sono 40 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 33 i nuovi casi e 2 i decessi.
Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 362 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 2: sono 322 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 3: sono 367 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 80 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 5: sono 121 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 6: sono 131 i nuovi casi e 0 i decessi.
Nelle province si registrano 248 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 58 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Latina: sono 117 i nuovi casi e 1 decesso; Asl di Rieti: sono 40 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 33 i nuovi casi e 2 i decessi.
Negli Usa vaccinazioni bimbi under 5 ferme al 6-9%
Procedono a rilento, negli Usa, le somministrazioni del vaccino anti-Covid nella fascia di età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni di vita. A più di 4 mesi dal via libera alla vaccinazione tra i piccolissimi, avvenuta il 18 giugno 2022, uno studio pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americano mostra che solo il 5,9% dei bambini sotto i 2 anni e l'8,8% di quelli di età compresa tra 2 e 4 anni aveva ricevuto una o più dosi al 9 novembre. Nel primo mese di somministrazioni, la copertura è stata del 3,5%, quota molto al di sotto del 20,7% registrato nel primo mese di vaccinazione della fascia di età 5-11 anni. "I vaccini Covid-19 sono sicuri ed efficaci", evidenziano i ricercatori, anche alla luce del dato che mostra un aumento dei dubbi dei genitori in merito alla possibilità di vaccinare i propri figli: se a dicembre 2021 il 41,3% dei genitori aveva dichiarato che avrebbe sicuramente vaccinato i propri figli, la quota è scesa al 33,5% a maggio 2022. Un sondaggio condotto a luglio tra 4.496 persone ha mostrato come il 59,3% dei genitori di bimbi non vaccinati avesse una certa apertura alla vaccinazione, contro il 37,2% dei genitori che sicuramente o quasi sicuramente non avrebbero fatto vaccinare i figli. Tuttavia, i genitori riluttanti avevano difficoltà a considerare il vaccino contro il Covid-19 sicuro (7,1% contro 91,6% dei genitori di bambini vaccinati). Per i ricercatori i dati indicano come "una forte raccomandazione alla vaccinazione da parte di un sistema di assistenza sanitaria affidabile, insieme a informazioni accurate sulla sicurezza dei vaccini, potrebbe aumentare la copertura della vaccinazione anti-Covid tra i bambini piccoli".
Influenza e Covid, formati già 20.000 farmacisti vaccinatori
Il contributo dei farmacisti alle vaccinazioni può contare già su circa 20mila professionisti abilitati all'inoculazione dei vaccini, ai quali si andranno ad aggiungere i circa 4mila impegnati nel nuovo percorso formativo per la 'Somministrazione in sicurezza del vaccino antinfluenzale nelle Farmacie', realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità e dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). Quasi il 50% degli iscritti al nuovo corso, condotto in collaborazione con la Fondazione Cannavò, sono giovani under-38. Analoghe percentuali si riscontrano per il corso, attualmente in corso, che abilita alla somministrazione del vaccino anti-Covid. "Registriamo con grande soddisfazione l'elevata partecipazione ai corsi abilitanti da parte dei farmacisti più giovani, non soltanto per la vaccinazione antinfluenzale ma anche per quella contro il Covid", afferma Andrea Mandelli, presidente Fofi.
Covid: studio, anomalie nel cervello a 6 mesi da guarigione
Scoperte anomalie cerebrali fino a sei mesi dopo la guarigione dal Covid-19: è emerso da uno studio che verrà presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA) da Sapna Mishra, dell'Indian Institute of Technology di Delhi. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, circa un adulto su cinque svilupperà effetti a lungo termine a causa del Covid. I sintomi neurologici associati includono difficoltà di pensiero o di concentrazione, mal di testa, problemi di sonno, giramenti di testa, sensazione di spilli e aghi, alterazione dell'olfatto o del gusto, depressione o ansia. I ricercatori hanno utilizzato uno speciale tipo di risonanza magnetica su 46 pazienti guariti dal virus e su 30 controlli sani per analizzare gli effetti. Le risonanze sono state eseguite entro sei mesi dalla guarigione. Tra i pazienti con long Covid, i sintomi più comunemente riferiti erano affaticamento, difficoltà a dormire, mancanza di attenzione e problemi di memoria. I risultati della risonanza magnetica hanno mostrato che i pazienti guariti presentavano anomalie nel lobo frontale e nel tronco cerebrale rispetto ai controlli sani.
Andreoni, 'fare quarta dose, con dati peggiori riconsigliare vaccino a tutti'
"Bisogna prendere atto che la popolazione è stanca della vaccinazione anti-Covid considerata da molti come un fastidio, un elemento di grande fatica psicologica. Ma dobbiamo insistere sulla campagna per la quarta dose che va a rilento, dando la priorità ai soggetti fragili". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), a margine del XXI Congresso nazionale, in corso a Roma, che aggiunge: "In generale, se l’epidemia tenderà ad evolvere ulteriormente dovremo riconsigliare la vaccinazione a tutta la popolazione".
“Dobbiamo fare il massimo sforzo per convincere le persone fragili a fare la quarta dose e, in alcuni casi, addirittura la quinta dose – raccomanda Andreoni -. Più vacciniamo più riusciamo a controllare la circolazione del virus. Questo è un dato incontrovertibile e abbondantemente dimostrato dalla scienza medica e dai dati dell’epidemiologia. In questo senso la vaccinazione dovrebbe essere maggiormente estesa il più possibile".
“Dobbiamo fare il massimo sforzo per convincere le persone fragili a fare la quarta dose e, in alcuni casi, addirittura la quinta dose – raccomanda Andreoni -. Più vacciniamo più riusciamo a controllare la circolazione del virus. Questo è un dato incontrovertibile e abbondantemente dimostrato dalla scienza medica e dai dati dell’epidemiologia. In questo senso la vaccinazione dovrebbe essere maggiormente estesa il più possibile".
Ricciardi, Natale? 'Fare presto con nuova campagna su vaccini'
Ancora poche quarte dosi di vaccino anti-Covid in Italia, il report settimanale della Fondazione Gimbe sottolinea addirittura un calo dell'12% negli ultimi sette giorni, e manca un mese a Natale che potrebbe essere difficile con l'insidia Covid più influenza. "Andrebbe varata una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione nei confronti della popolazione sull’importanza di vaccinarsi, mi pare che il ministro della Salute abbia detto che la vuole fare ma è importante farla subito". Così all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica. Ma un mese basta per far ripartire bene il secondo richiamo per le immunizzazioni anti-Covid? "Siamo già in ritardo", avverte Ricciardi.
Toscana: 529 nuovi casi, nessun decesso
Sono 529 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 119 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 410 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.506.236. I nuovi casi sono lo 0,04% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,02% (319 persone) e raggiungono quota 1.436.268 (95,4% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 58.856 positivi, +0,4% rispetto a ieri. Di questi 450 (stabili rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 14 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 449 tamponi molecolari e 2.455 tamponi antigenici rapidi: di questi il 18,2% è risultato positivo. Sono invece 655 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'80,8% di questi è risultato positivo.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.506.236. I nuovi casi sono lo 0,04% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,02% (319 persone) e raggiungono quota 1.436.268 (95,4% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 58.856 positivi, +0,4% rispetto a ieri. Di questi 450 (stabili rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 14 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 449 tamponi molecolari e 2.455 tamponi antigenici rapidi: di questi il 18,2% è risultato positivo. Sono invece 655 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'80,8% di questi è risultato positivo.
Viola, 'vaccino protegge bimbi al 75% da ricovero, altamente consigliato'
Uno studio sottoposto a 'The Lancet' per la pubblicazione, nella versione preprint "conferma l'efficacia della vaccinazione anti Covid-19 nei bambini di 5-11 anni: anche verso Omicron, i vaccini proteggono molto, del 75%, dal rischio di ospedalizzazione. Il rischio invece di contrarre l'infezione sintomatica è ridotto del 39%", mentre "prima di Omicron era dell'89%". Lo sottolinea Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova.
"Morale della storia: vaccini che si confermano, ma ormai non ci sono più dubbi - chiosa la scienziata su Facebook - sicuri ed efficaci anche nei bambini; vaccinazione altamente consigliata per ridurre il rischio di malattia".
"Morale della storia: vaccini che si confermano, ma ormai non ci sono più dubbi - chiosa la scienziata su Facebook - sicuri ed efficaci anche nei bambini; vaccinazione altamente consigliata per ridurre il rischio di malattia".
Zaia, 'su vaccini troppi laureati sui social'
"Troppe persone si sono laureate sui social". Lo ha affermato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ieri ospite di 'Che tempo che fa', a proposito delle polemiche sui vaccini contro il Covid.
Super team di esperti internazionali allo Spallanzani di Roma
All'Istituto Spallanzani di Roma, sabato alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, si è insediato il board internazionale composto dai maggiori esperti sulla pandemia di Covid-19 e sulle malattie infettive. Un 'super team' fortemente voluto dal direttore generale Francesco Vaia e coordinato da Guido Silvestri, pro-rettore alla Emory University di Atlanta, Usa. Numerosi gli ospiti prestigiosi presenti - informano dall'Istituto nazionale malattie infettive - tra cui appunto il ministro Schillaci e Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa Giorgio Palù. "Con questo evento e l'insediamento di un così prestigioso board di scienziati - dichiara Vaia - si consolida il percorso di rafforzamento scientifico dello Spallanzani e la sua vocazione internazionale. Si conferma, inoltre, la sua funzione al servizio della persona e delle istituzioni".
"Questo convegno è particolarmente importante perché, con un board internazionale di altissimo livello, mette l'Irccs Spallanzani del nostro sistema sanitario nazionale al centro della prevenzione di future possibili pandemie, dopo che l'Istituto" nazionale malattie infettive di Roma "è stato un baluardo fondamentale negli anni passati proprio per la lotta a Covid-19. Quindi una continuità nell'eccellenza, testimoniata dall'evento scientifico che oggi andiamo a sviluppare", ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
"Ci troviamo in una fase" pandemica "assolutamente nuova, che potremmo oggi definire 'Covid-23', in cui il virus, pur persistendo, va verso una fase di endemizzazione". E' emersa questa consapevolezza nel corso del meeting di insediamento dei super esperti che compongono il board scientifico internazionale dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, secondo quanto riferisce l'Inmi in occasione del convegno.
"Questo convegno è particolarmente importante perché, con un board internazionale di altissimo livello, mette l'Irccs Spallanzani del nostro sistema sanitario nazionale al centro della prevenzione di future possibili pandemie, dopo che l'Istituto" nazionale malattie infettive di Roma "è stato un baluardo fondamentale negli anni passati proprio per la lotta a Covid-19. Quindi una continuità nell'eccellenza, testimoniata dall'evento scientifico che oggi andiamo a sviluppare", ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
"Ci troviamo in una fase" pandemica "assolutamente nuova, che potremmo oggi definire 'Covid-23', in cui il virus, pur persistendo, va verso una fase di endemizzazione". E' emersa questa consapevolezza nel corso del meeting di insediamento dei super esperti che compongono il board scientifico internazionale dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, secondo quanto riferisce l'Inmi in occasione del convegno.
Cartabellotta (Gimbe), 'circolazione aumenterà, serve piano per nuove ondate'
"Anche se al momento è impossibile fare previsioni sugli scenari futuri i dati" del report settimanale della Fondazione Gimbe "confermano una diffusa ripresa della circolazione virale, peraltro sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi 'fai da te', di cui s’intravede già un impatto iniziale sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva; al tempo stesso assistiamo ad un calo delle somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili. Con l’arrivo dei mesi freddi e la permanenza al chiuso, anche senza considerare l’eventuale emergenza di varianti in grado di 'scalzare' Omicron 5, la circolazione virale è destinata ad aumentare". Lo sottolinea il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, nel commento al report settimanale della Fondazione.
"Al momento, nonostante le recenti rassicurazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci alla Camera, ad oggi tutte le azioni di 'discontinuità' del Governo Meloni sono andate nella direzione opposta a quella suggerita dalle autorità internazionali di salute pubblica: ovvero essere preparati e pronti per affrontare eventuali nuove ondate. Si attende pertanto al più presto dall’Esecutivo il piano di preparedness per la stagione invernale", sottolinea Cartabellotta.
"Al momento, nonostante le recenti rassicurazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci alla Camera, ad oggi tutte le azioni di 'discontinuità' del Governo Meloni sono andate nella direzione opposta a quella suggerita dalle autorità internazionali di salute pubblica: ovvero essere preparati e pronti per affrontare eventuali nuove ondate. Si attende pertanto al più presto dall’Esecutivo il piano di preparedness per la stagione invernale", sottolinea Cartabellotta.
Gimbe, in 15 regioni aumento nuovi casi. Veneto +26,3%
In 15 Regioni si registra un aumento dei nuovi contagi (dall'1,5% del Friuli Venezia-Giulia al 26,3% del Veneto) e in 6 un calo (dal -1% dell'Umbria al -10,4% della Basilicata). In 82 Province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Messina al +55,3% di Lodi), in 25 una diminuzione (dal -0,8% di Catania e Perugia al -25,3% di Sondrio). L'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 9 Province: Rovigo (899), Padova (724), Venezia (661), Treviso (613), Vicenza (588), Ferrara (580), Mantova (530), Lodi (529) e Verona (504). Questo il quadro che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe dove si sottolinea che nella settimana di riferimento (11-17 novembre) aumentano i casi degli attualmente positivi con una quota di +34.341 (+8,2%) per un totale di 452.895 contro 418.554 precedenti. Cresce anche il numero di persone in isolamento domiciliare (445.667 contro 411.995).
Report Gimbe, quarte dosi vaccino in calo dell'11,9% in 7 giorni
Quarta dose del vaccino anti-Covid ancora al palo. "Al 18 novembre sono state somministrate 4.783.386 quarte dosi, con una media mobile di 26.704 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 30.319 della scorsa settimana (-11,9%). In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 25% con nette differenze regionali: dall’11,4% della Calabria al 37,7% del Piemonte". Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 11-17 novembre.
Report Gimbe, aumento contagi +15% e intensive +21,7 in ultimi 7 giorni
Negli ultimi 7 gironi risale la curva epidemiologica del Covid. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva "nella settimana 11-17 novembre, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (+15%), dei ricoveri ordinari (+9,8%) e delle terapie intensive (+21,7%). I decessi sono in lieve calo (-2,9%)".
"Sul fronte dei nuovi casi settimanali – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un aumento del 15%: da 181 mila della settimana precedente salgono a quota 208mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 30 mila casi al giorno". Secondo il report: "In 15 Regioni si registra un aumento dei nuovi casi (dall’1,5% del Friuli Venezia-Giulia al 26,3% del Veneto) e in 6 un calo (dal -1% dell’Umbria al -10,4% della Basilicata). In 82 Province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Messina al +55,3% di Lodi), in 25 una diminuzione (dal -0,8% di Catania e Perugia al -25,3% di Sondrio). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 9 Province: Rovigo (899), Padova (724), Venezia (661), Treviso (613), Vicenza (588), Ferrara (580), Mantova (530), Lodi (529) e Verona (504)".
"Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – tornano a salire sia le terapie intensive (+21,7%) che i ricoveri in area medica (+9,8%)". In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, "dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 247 il 17 novembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, sono saliti a quota 6.981 il 17 novembre", conclude il report.
"Sul fronte dei nuovi casi settimanali – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un aumento del 15%: da 181 mila della settimana precedente salgono a quota 208mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 30 mila casi al giorno". Secondo il report: "In 15 Regioni si registra un aumento dei nuovi casi (dall’1,5% del Friuli Venezia-Giulia al 26,3% del Veneto) e in 6 un calo (dal -1% dell’Umbria al -10,4% della Basilicata). In 82 Province si registra un aumento dei nuovi casi (dal +0,1% di Messina al +55,3% di Lodi), in 25 una diminuzione (dal -0,8% di Catania e Perugia al -25,3% di Sondrio). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 9 Province: Rovigo (899), Padova (724), Venezia (661), Treviso (613), Vicenza (588), Ferrara (580), Mantova (530), Lodi (529) e Verona (504)".
"Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – tornano a salire sia le terapie intensive (+21,7%) che i ricoveri in area medica (+9,8%)". In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, "dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 247 il 17 novembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, sono saliti a quota 6.981 il 17 novembre", conclude il report.
Salgono i casi in Cina, primi decessi dopo sei mesi
La Cina ha riportato tre decessi legati al Covid-19, i primi negli ultimi sei mesi, con l'aumento dei casi di Pechino, saliti al record di quasi quota 1.000 su un totale nazionale di poco superiore alle 26.000 unità. Tre persone sono morte nella capitale durante il fine settimana, nonostante la rigorosa politica 'zero-Covid': Pechino ha riportato 962 nuove infezioni (in gran parte fuori dalle aree di quarantena) rispetto alle 621 di sabato. La Commissione sanitaria nazionale ha riferito di aver registrato domenica 26.824 casi locali a livello nazionale, avvicinandosi ai picchi di aprile, nel pieno della crisi di Shanghai.
Veneto, 1.406 nuovi casi di positività e 3 morti
Il Veneto inizia la settimana con 1.406 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che portano a quota 2.502.460 gli infetti da inizio pandemia. Il bollettino regionale segnala 3 vittime, con il totale a 15.876. Scendono a 59.001 i positivi attuali. Negli ospedali aumentano leggermente (+26) i ricoveri in area medica, che sono 1.232, e crescono di poco (+1) quelli in terapia intensiva, che sono 51.
Gli esperti dello Spallanzani: “Fase del tutto nuova, è Covid-23”
"Ci troviamo in una fase" pandemica "assolutamente nuova, che potremmo oggi definire 'Covid-23', in cui il virus, pur persistendo, va verso una fase di endemizzazione", è quanto emerso nel corso del meeting di insediamento del board scientifico internazionale dell'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, secondo quanto riferisce l'Inmi, in occasione del convegno. All'evento organizzato da Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani, ha partecipato anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci.