Nelle ultime 24 ore processati 166.500 tamponi. In calo ricoveri (-79) e terapie intensive (-4). Secondo la rilevazione effettuata il 20 settembre tra le strutture sentinella, resta stabile il quadro settimanale degli ospedalizzati. Per l'83,5% dei casi, si tratta di pazienti senza la quarta dose. Draghi nel suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: "Con Covax distribuiti oltre 1,4 miliardi di dosi di vaccini”
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Coronavirus in Europa e nel mondo: infografiche
I dati sullo stato della diffusione di Covid-19 su scala globale ed europea. Ecco numeri e grafici che vengono aggiornati, automaticamente, tutti i giorni tra le 8 e le 9.
Argentina revoca l'obbligo di uso della mascherina
Dopo due anni e mezzo dalla sua introduzione per contrastare la pandemia Covid-19, il ministero della Salute argentino ha revocato oggi l'obbligo dell'uso della mascherina nel Paese, da tempo già limitato solo ad alcuni ambiti come i trasporti. Lo riporta l'agenzia statale argentina Telam. Secondo una risoluzione pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la mascherina non è più obbligatoria, ma se ne consiglia l'uso "negli spazi interni, compresi quelli lavorativi, educativi, sociali e di trasporto pubblico". Secondo la risoluzione, "SARS-CoV-2 è diventato un virus a circolazione stagionale", il che significa che l'uso della mascherina è riservato solo alla presentazione di "scenari particolari". Il testo sottolinea inoltre l'importanza della copertura vaccinale "che è riuscita a ridurre notevolmente l'incidenza di malattie gravi e la mortalità da Covid-19". La norma prevede in ogni caso che "ciascuna giurisdizione può adottare le raccomandazioni pertinenti in base alla sua particolare situazione epidemiologica e alla strategia sanitaria pianificata". L'Argentina ha registrato finora oltre 9,7 milioni di casi e più di 129 mila morti per coronavirus dall'inizio della pandemia, secondo i dati ufficiali.
In Lombardia scendono tasso positività e ricoverati
A fronte di 27.903 tamponi effettuati sono 3.525 i nuovi positivi al Covid, nelle ultime 24 ore in Lombardia, con un tasso di positività in discesa al 12,6% (14,6% ieri). Sono stabili i ricoverati nelle terapie intensive (10), mentre diminuiscono i ricoverati negli altri reparti per la cura del Coronavirus (475, -21). I morti sono 6, per un totale dall'inizio della pandemia di 42.449. Lo rende noto la Regione. I nuovi casi per provincia sono a Milano 991 (419 in città), a Bergamo 381, a Brescia 532, a Como 216, a Cremona 113, a Lecco 126, a Lodi 82, a Mantova 165, a Monza e Brianza 278, a Pavia 157, a Sondrio 121 e a Varese, infine, 277.
In Basilicata 169 nuovi contagi e 275 guariti
Sono 169 i positivi emersi in Basilicata nella giornata di ieri, dopo l'esame di 870 tamponi (molecolari e antigenici): lo ha reso noto la task force regionale sulla pandemia, aggiungendo che sono state registrate 275 guariti e nessun decesso. Negli ospedali lucani sono ricoverate 19 persone, delle quali una in terapia intensiva.
In Sicilia 1.059 i nuovi positivi, due i morti
Sono 1.059 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.674 tamponi processati. Ieri i positivi erano 1.477. Il tasso di positività è all'9,9%, in diminuzione rispetto al 11,9% di ieri. La Sicilia è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 21.376 con una diminuzione di 620 casi. I guariti sono 1.677, due i morti e che porta il totale delle vittime 12.182. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 230, sette in più rispetto a ieri, e in terapia intensiva sono 16, lo stesso numero rispetto al giorno prima. A livello provinciale si registrano a Palermo 234 casi, Catania 261, Messina 198, Siracusa 132, Trapani 81, Ragusa 55, Caltanissetta 32, Agrigento 55, Enna 11.
In Emilia-Romagna oltre 1.500 casi, intensive stabili
Sono 1.555 i nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna, rilevati su poco più di 10mila tamponi nelle ultime 24 ore. Età media 49 anni. Sono stabili le terapie intensive, con 24 pazienti Covid ricoverati, mentre negli altri reparti i positivi sono 599, in calo (14 in meno da ieri). Altri quattro i decessi registrati. In regione sono 15.750 i casi di infezione attiva, dei quali il 96% in isolamento a casa perché non necessita di cure ospedaliere.
Ministero della Salute: 21.190 i nuovi casi di positività da Covid-19, 46 i morti
Sono 21.190 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 28.395. Le vittime sono 46, in calo rispetto a ieri (60). Il tasso è al 12,7% in calo aumento rispetto al 13,7% di ieri. Il totale dei casi rilevati dall'inizio della pandemia in Italia è di 22.218.846. Sono 146 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno di ieri nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono 9. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 3.416 (-79). Gli attualmente positivi sono 413.107, rispetto a ieri 960 in meno. Dimessi e guariti sono 21.629.024 (+22.102), mentre il totale dei decessi dall'inizio della pandemia è di 176.715.
In Trentino 442 nuovi casi, nessun decesso
Sono 442 le nuove infezioni da coronavirus individuate in Trentino nelle ultime 24 ore, di cui 437 rilevate con i tamponi antigenici (su 1.663 test effettuati) e cinque con i molecolari (su 168 test). Non si registrano decessi. Il dato emerge dal bollettino giornaliero dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. I pazienti ricoverati risultano 45, di cui due in rianimazione. Tre i nuovi ricoveri registrati nella giornata di ieri a fronte di otto dimissioni. Il totale delle dosi di vaccino finora somministrate è pari a 1.253.167, di cui 428.911 seconde dosi, 340.836 terze e 32.441 quarte dosi.
Nuovi vaccini bivalenti come richiamo: ecco a chi sono raccomandati
Il Ministero della Salute ha emanato una circolare che recepisce le indicazioni già arrivate giorni fa dall'Aifa. In via prioritaria, le nuove formulazioni sono destinate a chi deve sottoporsi a quarta dose - come ad esempio over 60, fragili e personale sanitario - e a chi ha più di 12 anni e deve ancora ricevere la terza dose. IL FOCUS.
In Calabria 580 contagi e un decesso, cala la positività
Sono 580 i contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore in Calabria dove si conta anche una vittima (2.996 il totale da inizio pandemia). Torna a scendere lievemente il tasso di positività, 15,82% contro il 16,83% di ieri. Negli ospedali, nel saldo tra ingressi ed uscite, calano di due i ricoverati in area medica (120) e cresce di uno in terapia intensiva (6). I casi attivi sono 38.632 (-440), gli isolati a domicilio 38.506 (-439) mentre i guariti di oggi sono 1.019. I dati sono comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Asp della Regione Calabria. Ad oggi il totale dei tamponi eseguiti è di 3.752.894 con 551804 positivi.
In Piemonte 1.601 nuovi casi, positività al 13%
In Piemonte sono stati accertati 1.601 nuovi casi di Covid, con un tasso di positività del 13% rispetto ai 12.317 tamponi diagnostici processati, di cui 11.815 test antigenici. Stabile il numero dei ricoverati: nei reparti ordinari 241 (-1 rispetto a ieri), in terapia intensiva 7, dato invariato rispetto a 24 ore prima. E' stato registrato un decesso.
Covid, Bassetti: "Oggi è più pericolosa l'influenza"
"Oggi è più pericolosa l'influenza del Covid". Non ha dubbi Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Intervenuto a 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1, ha spiegato che "oggi, se devo scegliere tra curare un paziente con il Covid o con l'influenza, scelgo di curare un paziente con il Covid: ho molte più armi a disposizione, so molto di più e quindi mi sento più tranquillo".
In merito alle parole del presidente americano Joe Biden, che ha dichiarato finita la pandemia, anche per Bassetti "il Covid come l'abbiamo conosciuto nel 2020-2021 è finito". Nel senso che adesso "è un Covid diverso, che non è finito - ha precisato l'esperto - ma con cui probabilmente dovremo convivere per i prossimi anni. Vedremo ancora il Covid come una delle prime 10 cause di morte al mondo per ancora tanti anni, però oggi non è minimamente paragonabile grazie ai vaccini e ai farmaci". -
In merito alle parole del presidente americano Joe Biden, che ha dichiarato finita la pandemia, anche per Bassetti "il Covid come l'abbiamo conosciuto nel 2020-2021 è finito". Nel senso che adesso "è un Covid diverso, che non è finito - ha precisato l'esperto - ma con cui probabilmente dovremo convivere per i prossimi anni. Vedremo ancora il Covid come una delle prime 10 cause di morte al mondo per ancora tanti anni, però oggi non è minimamente paragonabile grazie ai vaccini e ai farmaci". -
Von der Leyen: "Da mondo libero mld dosi vaccini, merito di concorrenza"
L'Europa nel campo dei vaccini anti Covid ha "creato eccellenza attraverso la concorrenza. Alcune regioni hanno imposto quale tipo di ricerca deve essere fatta sui vaccini, e hanno fallito. Noi non abbiamo scelto un innovatore, ma abbiamo consentito a diversi soggetti di competere, creando un ambiente propizio con adeguati fondi. Non dovrebbe sorprendere che la società aperta abbia sviluppato e prodotto miliardi di dosi di vaccini salvavita". Lo ha rivendicato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ospite questa notte della Fondazione Bill & Melinda Gates a New York, che le ha consegnato un premio in una cerimonia trasmessa dai servizi audiovisivi della Commissione. "La seconda lezione che ho imparato - ha continuato - è di rimanere aperti al mondo. Potrete immaginare che le pressioni per chiudere i confini e vietare l'esportazione di vaccini erano enormi. A differenza della maggior parte delle altre regioni del mondo, abbiamo resistito a quella tentazione e abbiamo introdotto un meccanismo di trasparenza, che ha creato fiducia: fiducia tra gli Stati membri nell'equità del sistema di distribuzione, fiducia tra i nostri partner esteri nei nostri vaccini. E fiducia nel trattamento paritario delle compagnie produttrici".
Covid: in Calabria 580 nuovi casi e un decesso in 24 ore
Sono 580 le persone risultate positive al Covid in Calabria nelle ultime 24 ore, con una percentuale di tamponi positivi del 15,82%. Nello stesso arco temporale, come si apprende dal bollettino della Regione, è stato registrato un decesso. Due ricoveri in meno sono segnalati nei reparti, mentre una persona è' stata ricoverata in terapia intensiva.
Covid: oggi in Abruzzo sono 700 i nuovi positivi
Sono 700 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 551869. Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nuovi casi e resta fermo a 3659. Lo comunica l’Assessorato regionale alla Sanità. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 520657 dimessi/guariti (+818 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 27553 (-118 rispetto a ieri). Di questi, 120 pazienti (+10 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 1 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva.
Covid, D'Amato (Lazio): oggi 1.819 casi e 3 decessi
Nel Lazio 39.702 positivi, 27 in terapia intensiva
Sono 39.702 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 347 ricoverate, 27 in terapia intensiva e 39.328 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.998.234, i morti 12.064, su un totale di 2.050.000 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio
Pregliasco: 'nuova onda a inizio inverno, temo Omicron BA.4.6'
"E' chiaro che dobbiamo attenderci una nuova onda" di Covid-19, "che scatterà nel momento in cui le condizioni meteorologiche e ambientali faciliteranno i contagi: quando staremo più aggregati al chiuso, quando ci saranno più sbalzi termici, quindi è presumibile a inizio inverno". E guardando al panorama varianti di Sars-CoV-2, "temo in particolare Omicron BA.4.6 che corre molto negli Usa" ed è una delle sottovarianti attenzionate dall'Agenzia europea del farmaco Ema, insieme a Omicron BA.2.75 o 'Centaurus'. Lo spiega all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all'Università Statale di Milano.
"Quello che dice l'Ema", che ieri ha esortato a prepararsi a una nuova ondata di infezioni, "è in linea con ciò che ho sempre detto, con il mio 'refrain' delle onde simili a quelle provocate da un sasso gettato in uno stagno", sottolinea l'esperto. Se oggi la scena è dominata da Omicron 4 e 5, più contagiose e capaci di evadere l'immunità, ma al momento non più 'cattive', nel futuro dobbiamo aspettarci che "il virus continuerà a selezionare nuovi mutanti per proseguire nel suo sporco lavoro. Questo virus vuole e deve evolvere, attraverso errori di replicazione che gli permettono di provare 'variazioni sul tema'" in termini di trasmissibilità e dunque di possibilità di sopravvivere. "E' questa la peculiarità che ha reso così importante e persistente questa pandemia".
Il presidente americano Joe Biden dice che è finita, ma "il suo è più un messaggio politico, discutibile dal punto di vista scientifico", osserva Pregliasco. "E' vero che la fase emergenziale si è conclusa e la vita si va normalizzando, però l'impatto della malattia sulla Servizio sanitario nazionale è sempre da monitorare e a mio avviso siamo ancora in una fase di transizione fra l'andamento pandemico e quello endemico. Rispetto alla fine della pandemia siamo all'ultimo miglio, quello al quale - come nelle maratone, perché questa è una maratona - si arriva sfiancati, stanchi e in difficoltà", chiosa il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano.-
"Quello che dice l'Ema", che ieri ha esortato a prepararsi a una nuova ondata di infezioni, "è in linea con ciò che ho sempre detto, con il mio 'refrain' delle onde simili a quelle provocate da un sasso gettato in uno stagno", sottolinea l'esperto. Se oggi la scena è dominata da Omicron 4 e 5, più contagiose e capaci di evadere l'immunità, ma al momento non più 'cattive', nel futuro dobbiamo aspettarci che "il virus continuerà a selezionare nuovi mutanti per proseguire nel suo sporco lavoro. Questo virus vuole e deve evolvere, attraverso errori di replicazione che gli permettono di provare 'variazioni sul tema'" in termini di trasmissibilità e dunque di possibilità di sopravvivere. "E' questa la peculiarità che ha reso così importante e persistente questa pandemia".
Il presidente americano Joe Biden dice che è finita, ma "il suo è più un messaggio politico, discutibile dal punto di vista scientifico", osserva Pregliasco. "E' vero che la fase emergenziale si è conclusa e la vita si va normalizzando, però l'impatto della malattia sulla Servizio sanitario nazionale è sempre da monitorare e a mio avviso siamo ancora in una fase di transizione fra l'andamento pandemico e quello endemico. Rispetto alla fine della pandemia siamo all'ultimo miglio, quello al quale - come nelle maratone, perché questa è una maratona - si arriva sfiancati, stanchi e in difficoltà", chiosa il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano.-
Biden precisa su pandemia finita: 'di fatto non è al punto di prima'
Riconoscendo di essere stato "criticato" per le sue parole, Joe Biden torna a puntualizzare sulla sua dichiarazione riguardo al fatto che "la pandemia è finita". "Ma di fatto non è al punto in cui era", ha detto parlando la notte scorsa ad un ricevimento di raccolta di fondi dei democratici newyorkesi, alla vigilia del suo intervento oggi all'Assemblea Generale dell'Onu. Al ricevimento, al quale tra i 100 invitati vi erano anche il sindaco Eric Adams e Robert De Niro, sono stati raccolti due milioni di dollari.
"La pandemia è finita - aveva detto Biden nei giorni scorsi intervistato da '60 Minutes' - abbiamo ancora un problema con il Covid, abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma la pandemia è finita. Se notate, nessuno indossa le mascherine, tutti sembrano in forma, così credo che stia cambiando".
Secondo i dati del New York Times, negli Stati Uniti si registrano ogni giorno oltre 400 morti per il Covid e oltre un milione di americani sono morti per il coronavirus dall'inizio della pandemia nel 2020.
"La pandemia è finita - aveva detto Biden nei giorni scorsi intervistato da '60 Minutes' - abbiamo ancora un problema con il Covid, abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma la pandemia è finita. Se notate, nessuno indossa le mascherine, tutti sembrano in forma, così credo che stia cambiando".
Secondo i dati del New York Times, negli Stati Uniti si registrano ogni giorno oltre 400 morti per il Covid e oltre un milione di americani sono morti per il coronavirus dall'inizio della pandemia nel 2020.