I tamponi processati nelle ultime 24 ore sono 366mila. Stabili le terapie intensive, calano i ricoveri ordinari (-53). Pfizer e BioNTech hanno annunciato di avere completato la procedura di richiesta di approvazione all'Ema per il vaccino aggiornato contro Covid-19, bivalente perchè adattato anche alla sotto-variante Omicron BA.1
Covid, D'Amato (Lazio): "Oggi 6.833 casi e 9 decessi"
Oggi nel Lazio, su 5.700 tamponi molecolari e 28.855 tamponi antigenici per un totale di 34.555 tamponi, si registrano 6.833 nuovi casi positivi (-319), mentre sono 9 i decessi (+4), 1.078 i ricoverati (+4), 69 le terapie intensive (-2) e +6.031 i guariti. Lo comunica l'assessore regionale alla Sanita' Alessio D'Amato, spiegando che il rapporto tra positivi e tamponi e' al 19,7% e che i casi a Roma citta' sono a quota 3.028.
Covid, in Calabria 3.020 casi e 4 decessi, calano i ricoveri
Sono 3.020 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Calabria, per un tasso di positivita' del 24.74% (ieri era al 37,01%). Il dato emerge dal bollettino della Regione, che nelle ultime 24 ore registra 4 decessi e 1.503 guariti. In Calabria sono ad oggi 72.904 i positivi. Diminuiscono i ricoveri in reparto (-8, per un totale di 315) e i ricoveri in terapia intensiva (-1, per un totale di 18).
Covid, in Sardegna +2197 casi e 3 decessi; 39846 in isolamento
In Sardegna sono 2197 in nuovi casi confermati di positivita' al Covid, di cui 1966 diagnosticati con test antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8410 tamponi, secondo l'ultimo aggiornamento della Regione, che segnala anche tre decessi: una donna di 88 anni nella Citta metropolitana di Cagliari, un uomo di 86 anni nella provincia di Sassari e una donna di 77 anni nell'Oristanese. E' invariato il numero dei pazienti (9) nei reparti di terapia intensiva, cosi' come quello dei ricoverati in area medica, che sono 170. Sono 39846 le persone in isolamento domiciliare, 144 in meno rispetto a ieri.
Sebastiani: in alcune regioni frena calo curva positivi
Dopo avere superato il picco della percentuale di positivi ai test molecolari, in alcune regioni la curva frena la discesa e in altre mostra segni di stasi, mentre in Calabria inverte la tendenza e riprende a crescere. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
Covid, report Gimbe: si inverte curva nuovi casi ma aumentano ricoveri e decessi
Nella settimana 13-19 luglio, si inverte la curva dei nuovi casi dopo cinque settimane di aumento: sono 631.693 contro i 728.759 della settimana precedente, -13,3%. Ma sono ancora in crescita i ricoveri, +1.251 in area medica e +38 in terapia intensiva, e i decessi, pari a 823 (+18,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Crescono anche i casi attualmente positivi (1.452.941 rispetto 1.350.481), e le persone in isolamento domiciliare (1.441.553 contro 1.340.382). "Dopo 5 settimane di aumento - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - il numero dei nuovi casi settimanali registra una flessione (-13,3% rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 13-19 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 631 mila, con una media mobile a 7 giorni che si colloca intorno a 90 mila casi al giorno".
Nella settimana 13-19 luglio in 6 Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +0,6% delle Marche al +28,6% della Valle D’Aosta), mentre nelle altri 15 c'è una diminuzione (dal -0,6% del Piemonte al -18,8% della Campania). Rispetto alla settimana precedente, in 71 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -24,2% di Napoli al -0,1% di Biella), mentre le altre 36 province registrano un aumento percentuale dei nuovi casi (dal +0,1% di Teramo al +28,7% di Gorizia). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province, di cui 62 totalizzano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: fra queste, Chieti (1.605), Ascoli Piceno (1.523), Messina (1.459), Pescara (1.396), Enna (1.379), Teramo (1.379), Latina (1.357), Taranto (1.355), Macerata (1.344), Perugia (1.342), Fermo (1.328), Lecce (1.327), Avellino (1.308), Rimini (1.306), Salerno (1.294). Sostanzialmente stabile il numero dei tamponi totali (+1,7%): da 2.517.540 della settimana 6-12 luglio a 2.560.557 della settimana 13-19 luglio. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 2,3% (+49.621), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,8% (-6.604). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 18,6% al 20,8% per i tamponi molecolari, mentre si riduce dal 31,8% al 25,9% per gli antigenici rapidi.
"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – prosegue l’aumento dei ricoveri sia in area medica (+12,9%) che in terapia intensiva (+10,1%)". In particolare, nelle ultime cinque settimane i ricoveri sono più che raddoppiati in area critica (da 183 il 12 giugno a 413 il 19 luglio), mentre sono quasi triplicati in area medica (da 4.076 il 11 giugno a 10.975 il 19 luglio). Al 19 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 17,1% in area medica (dall’8,9% del Piemonte al 42,9% dell’Umbria) e del 4,5% in area critica (dallo 0% della Basilicata al 10,2% della Calabria). "Aumentano ancora gli ingressi in terapia intensiva - puntualizza Mosti - anche se in misura minore rispetto alla scorsa settimana: la media mobile a 7 giorni è di 49 ingressi/die rispetto ai 47 della settimana precedente". Continua a crescere anche il numero dei decessi: 823 negli ultimi 7 giorni (di cui 75 riferiti a periodi precedenti), con una media di 118 al giorno rispetto ai 99 della settimana precedente
Nella settimana 13-19 luglio in 6 Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +0,6% delle Marche al +28,6% della Valle D’Aosta), mentre nelle altri 15 c'è una diminuzione (dal -0,6% del Piemonte al -18,8% della Campania). Rispetto alla settimana precedente, in 71 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -24,2% di Napoli al -0,1% di Biella), mentre le altre 36 province registrano un aumento percentuale dei nuovi casi (dal +0,1% di Teramo al +28,7% di Gorizia). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province, di cui 62 totalizzano oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: fra queste, Chieti (1.605), Ascoli Piceno (1.523), Messina (1.459), Pescara (1.396), Enna (1.379), Teramo (1.379), Latina (1.357), Taranto (1.355), Macerata (1.344), Perugia (1.342), Fermo (1.328), Lecce (1.327), Avellino (1.308), Rimini (1.306), Salerno (1.294). Sostanzialmente stabile il numero dei tamponi totali (+1,7%): da 2.517.540 della settimana 6-12 luglio a 2.560.557 della settimana 13-19 luglio. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 2,3% (+49.621), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,8% (-6.604). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 18,6% al 20,8% per i tamponi molecolari, mentre si riduce dal 31,8% al 25,9% per gli antigenici rapidi.
"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – prosegue l’aumento dei ricoveri sia in area medica (+12,9%) che in terapia intensiva (+10,1%)". In particolare, nelle ultime cinque settimane i ricoveri sono più che raddoppiati in area critica (da 183 il 12 giugno a 413 il 19 luglio), mentre sono quasi triplicati in area medica (da 4.076 il 11 giugno a 10.975 il 19 luglio). Al 19 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 17,1% in area medica (dall’8,9% del Piemonte al 42,9% dell’Umbria) e del 4,5% in area critica (dallo 0% della Basilicata al 10,2% della Calabria). "Aumentano ancora gli ingressi in terapia intensiva - puntualizza Mosti - anche se in misura minore rispetto alla scorsa settimana: la media mobile a 7 giorni è di 49 ingressi/die rispetto ai 47 della settimana precedente". Continua a crescere anche il numero dei decessi: 823 negli ultimi 7 giorni (di cui 75 riferiti a periodi precedenti), con una media di 118 al giorno rispetto ai 99 della settimana precedente
Lombardia, Moratti: contagi e terapie intensive stabili
"La situazione dei contagi è relativamente stabile anche se abbiamo avuto sicuramente un aumento nelle ultime settimane. Siamo relativamente stabili anche nelle terapie intensive e nell'area medica". Così la vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti in merito alla situazione epidemiologica. "Io continuo a raccomandare la quarta dose per chi può farla e mantenere anche le protezioni individuali", ha aggiunto Moratti sottolineando che "come vaccinazioni siamo come sempre la Regione più virtuosa". Anche per quanto riguarda le quarte dosi "siamo la prima Regione per somministrazioni anche se sono ancora basse - ha concluso - ma per fortuna molto elevate nelle nostre Rsa dove abbiamo messo in sicurezza con il 96% delle vaccinazioni tutti gli anziani più fragili".
Covid, in Fvg 1.983 nuovi casi, 4 decessi
Oggi in Friuli Venezia Giulia su un totale di 8.446 test e tamponi sono state riscontrate 1.983 positività al Covid 19. Nel dettaglio, su 2.594 tamponi molecolari sono stati rilevati 410 nuovi contagi. Sono inoltre 5.872 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono emersi 1.573 casi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 8 mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 289. Lo rende noto la Direzione centrale salute della Regione Fvg nel bollettino quotidiano. Oggi si registrano i decessi di 4 persone, secondo la seguente suddivisione territoriale: 1 a Trieste; 1 a Udine; 2 a Pordenone. Il numero complessivo delle persone decedute dall'inizio della pandemia è 5.209: 1.298 a Trieste, 2.437 a Udine, 991 a Pordenone e 483 a Gorizia. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 438.954 persone.
Covid, nel 2020 più ricoveri in terapia intensiva al Sud e nelle Isole
Nel 2020 il 12,3% dei pazienti ricoverati con Covid-19 (circa 35mila) ha avuto bisogno della terapia intensiva. Il dato è più elevato al Centro (13,3%) ma, soprattutto, nel Mezzogiorno (16,2% al Sud e 16,5% nelle Isole). Lo rileva rapporto congiunto Istat-Agenas, che analizza per la prima volta l’impatto dell’epidemia da Sars-CoV-2 sul sistema ospedaliero italiano.
La quota di ricoveri Covid-19 in terapia intensiva è più alta in corrispondenza della prima ondata (13,3%) rispetto alla seconda (11,9%) di ottobre-dicembre, ma nella seconda è aumentata la variabilità territoriale, da un minimo di 9,3% nel Nord-est a un massimo di 16,9% nelle Isole, dove l’utilizzo delle terapie intensive per i casi Covid-19 tra le due ondate è diminuito di soli 0,8 punti percentuali.
La quota di ricoveri Covid-19 in terapia intensiva è più alta in corrispondenza della prima ondata (13,3%) rispetto alla seconda (11,9%) di ottobre-dicembre, ma nella seconda è aumentata la variabilità territoriale, da un minimo di 9,3% nel Nord-est a un massimo di 16,9% nelle Isole, dove l’utilizzo delle terapie intensive per i casi Covid-19 tra le due ondate è diminuito di soli 0,8 punti percentuali.
Covid: -14% ricoveri per cancro in 2020
La sofferenza degli ospedali nel primo anno della pandemia ha portato a una riduzione dei ricoveri per cancro in regime ordinario di circa il 14% (-14,2% negli uomini e -14,7% nelle donne). Ancora più accentuato il calo dei ricoveri per malattie dell'apparato digerente (-26,1% e -28,4%), per le malattie osteomuscolari (-27,3% e -31,4%), per quelle genito-urinarie (-22,4% e -28,2%), del sistema circolatorio (-21,5% e -24,7%) e per traumatismi, (-19,1% e -15,7%). Il dato è contenuto nel rapporto sull'impatto della pandemia sul sistema ospedaliero realizzato dall'Istat e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
Covid, nel 2020 12% pazienti ha avuto bisogno di intensive
Il 12,3% dei pazienti (circa 35mila) ricoverati per Covid-19 ha avuto bisogno della terapia intensiva con una percentuale più alta al Sud e nelle Isole (circa il 16%). I tassi di terapia intensiva sono risultati più elevati nella prima ondata (13,3%) per poi declinare nella seconda (11,9%). Il dato emerge dal rapporto sull'impatto della pandemia sul sistema ospedaliero realizzato dall'Istat e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Nel 2020 le dimissioni in regime ordinario connesse al Covid-19 sono state 286.530, pari al 5,5% dei ricoveri totali nel corso dell'anno, con un picco del 9,2% nel Nord-Ovest
Nel 2020 shock per ospedali, ricoveri scesi del 22%
L'impatto della pandemia sugli ospedali nel 2020 ha causato una riduzione dei ricoveri del 22% rispetto alla media del triennio precedente. Il calo ha riguardato soprattutto gli interventi non urgenti, con i ricoveri in regime ordinario calati del 20,1% e i day hospital del 29,4%. Sono i dati che emergono dal primo rapporto sull'impatto della pandemia sul sistema ospedaliero realizzato dall'Istat e Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). La riduzione dei ricoveri è stata più marcata durante la prima ondata, con tassi di ospedalizzazione in regime ordinario diminuiti del 45% in aprile e del 39% a maggio
Vaiolo: necessario piano internazionale per contenere epidemia
Il vaiolo delle scimmie sara' l'ennesima malattia infettiva emergente che 'ci pentiremo' di non contenere, a meno che il mondo non sviluppi ed esegua un piano internazionale per contenere l'attuale focolaio. E' questo, in sintesi, il pensiero espresso in un editoriale su Science, del direttore del Centro per Malattie Infettive dell'Universita' del Minnesota, Minneapolis Michael T. Osterholm e il capo del Centro di strategie di salute pubblica al Rockefeller Foundation, Washington, USA Bruce Gellin.
Covid: sviluppata nuova piattaforma vaccinale intranasale
Ideare una piattaforma vaccinale da somministrare per via intranasale in grado di fornire proteine immunizzanti attraverso le superfici mucose e proteggere l'organismo dall'infezione di diversi agenti patogeni. Questo l'obiettivo che ha guidato uno studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, condotto dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology, della Harvard University, dell'Universita' del Minnesota, dell'Universita' della Louisiana e del Ragon Institute presso il Massachusetts General Hospital.
Cartabellotta: "Dopo picco metà luglio casi in lento calo, almeno 3 mln positivi"
"A metà luglio, dopo il raggiungimento del picco, è iniziata la discesa dei nuovi casi, che tuttavia potrebbe essere più lenta del previsto a causa del numero molto elevato di casi non noti alle statistiche ufficiali che rappresentano un moltiplicatore dei contagi. Infatti, gli oltre 1,45 milioni di positivi potrebbero essere in realtà almeno il doppio". Lo evidenzia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione su Covid-19.
Report Gimbe, +188 quarte dosi, ma ancora lontani da target
Boom di quarte dosi di vaccino anti-Covid a 'over 60' e fragili. Al 20 luglio sono state somministrate 1.303.485 quarte dosi, con una media mobile di 31.686 somministrazioni al giorno, in forte aumento rispetto alle 11.000 della scorsa settimana (+188%). Il dato resta, però, ancora molto lontano dal target di 100 mila somministrazioni fissato dalle linee di indirizzo dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In base alla platea ufficiale (15.746.854 di cui 6.148.340 della fascia 60-69 anni, 5.053.186 della fascia 70-79 anni, 2.918.641 di over 80, 1.538.588 di pazienti fragili e 88.099 di ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 13 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è dell’8,3% con nette differenze regionali: dal 3,5% della Sicilia al 18,8% del Piemonte. "Con il progressivo declino della protezione vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni dalla terza dose - sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - il secondo richiamo (quarta dose) rappresenta un vero e proprio trattamento 'salvavita', in particolare negli over 80".
Report Gimbe, si inverte curva nuovi casi ma aumentano ricoveri e decessi
Nella settimana 13-19 luglio, si inverte la curva dei nuovi casi dopo cinque settimane di aumento: sono 631.693 contro i 728.759 della settimana precedente, -13,3%. Ma sono ancora in crescita i ricoveri, +1.251 in area medica e +38 in terapia intensiva, e i decessi, pari a 823 (+18,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Crescono anche i casi attualmente positivi (1.452.941 rispetto 1.350.481), e le persone in isolamento domiciliare (1.441.553 contro 1.340.382). "Dopo 5 settimane di aumento - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - il numero dei nuovi casi settimanali registra una flessione (-13,3% rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 13-19 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 631 mila, con una media mobile a 7 giorni che si colloca intorno a 90 mila casi al giorno".
Vaccino: aggiornamento Italia, 139.030.538 dosi somministrate
Sono 139.030.538 le dosi di vaccino somministrate in Italia nelle ultime 24 ore, pari al 97,9% delle dosi consegnate che ammontano a 141.971.235. Di queste, 95.346.876 sono di Pfizer/BioNTech, 25..510.971 di Moderna, 11.514.524 Vaxzevria, 6.726.393 di Pfizer pediatrico, 1.849.471 di Janssen, 1.023.000 di Novavax. Il dato e' del report dedicato del ministero della Salute aggiornato alle 6.19 di oggi.
Nuove regole per chi va dal dentista: cosa cambia
La Federazione dell'ordine dei Medici ha rivisto le linee guida per l'attività odontoiatrica. Dalle norme sul triage, all'accompagnamento dei pazienti e la misurazione della temperatura: quali sono le novità. LEGGI QUI
Vaccino Covid, Pfizer chiede l’approvazione di una versione aggiornata
L’azienda, assieme a BioNTech, ha fornito all’Agenzia europea per i medicinali (Ema) tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione. LEGGI QUI