Il tasso di positività si attesta al 14,6% secondo l'aggiornamento giornaliero del ministero della Salute. Calano i ricoveri ordinari (-254) e le terapie intensive (-4). Draghi: "Svolta dai vaccini, ma la pandemia non è finita. L'Italia donerà altre 31 mln di dosi". Oms: oltre due milioni di morti in Europa per il virus. La Commissaria alla salute dell'Ue annuncia: "Accordo in vista per vaccini adattati"
Covid: steroidi possono ridurre rischio morte con long Covid
Un team di ricerca ha scoperto che tra i pazienti ricoverati in ospedale per Covid-19 e apparentemente guariti, puo' aversi una grave infiammazione sistemica che puo' portare alla morte entro un anno. Gli stessi ricercatori hanno scoperto che l'uso di steroidi puo' considerevolmente ridurre tale rischio. Usualmente l'infiammazione e' una parte naturale della risposta immunitaria del corpo, che si e' evoluta per combattere le infezioni. Ma in alcune malattie, incluso il Covid-19, questa risposta puo' risultare eccessiva, causando ulteriori danni. Arch. G. Mainous III, autore dello studio e vicepresidente per la ricerca presso il Dipartimento di salute comunitaria e medicina di famiglia presso l'Universita' della Florida Gainesville, USA, ha dichiarato: "Nello studio mostriamo che piu' forte e' l'infiammazione durante il ricovero iniziale da Covid-19, maggiore e' la probabilita' che il paziente muoia entro 12 mesi dopo che apparentemente e' 'guarito'".
In Abruzzo 1.628 nuovi positivi e 3 decessi
Sono 1.483 (di eta' compresa tra 2 mesi e 101 anni) i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza - al netto dei riallineamenti - a 391.588. Dei positivi odierni, 1.203 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (di eta' compresa tra 82 e 86 anni, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell'Aquila) e sale a 3.258. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 357.728 dimessi/guariti (+1.682 rispetto a ieri).
Report Altems: virus allenta la presa, ma in 9 regioni aumenta stress ospedali
Complice anche il caldo, il virus sta lentamente allentando la presa. A livello nazionale, infatti, si registra una diminuzione della pressione sul sistema sanitario del 2% negli ultimi 30 giorni. Ma ci sono ancora nove Regioni i cui sistemi sanitari registrano ancora aumenti dello stress per la gestione del Covid. Questo il quadro che emerge dall’indice di stress Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari) dell’Università Cattolica, che misura la pressione sul sistema sanitario negli ultimi 30 giorni.
In Calabria 1.212 nuovi casi e un decesso
Le persone risultate positive al Covid, in Calabria, sono 1.212 in piu' rispetto a ieri. Dai dati della Regione emerge che si e' verificato un decesso. Una persona in piu' risulta ricoverata in terapia intensiva nelle ultime 24 ore, mentre cala il numero di ricoveri nei reparti (-6).
In Toscana 2.357 nuovi casi, età media 46 anni, 9 decessi
In Toscana sono 2.357 i nuovi casi Covid (570 confermati con tampone molecolare e 1.787 da test rapido antigenico), che portano il totale a 1.124.848 dall'inizio dell'emergenza sanitaria da Coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,3% e raggiungono quota 1.073.806 (95,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 2.612 tamponi molecolari e 12.771 tamponi antigenici rapidi, di questi il 15,3% è risultato positivo. Sono invece 3.507 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 67,2% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 41.072, -1,3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 507 (17 in meno rispetto a ieri), di cui 16 in terapia intensiva (4 in meno). Oggi si registrano 9 nuovi decessi: 3 uomini e 6 donne con un'età media di 76,4 anni. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione. L'età media dei 2.357 nuovi positivi odierni è di 46 anni circa (18% ha meno di 20 anni, 19% tra 20 e 39 anni, 29% tra 40 e 59 anni, 25% tra 60 e 79 anni, 9% ha 80 anni o più).
Moratti: ora siamo in grado di gestire la pandemia
"Stiamo ancora vivendo un periodo drammatico, non so se ci siamo lasciati alle spalle la pandemia ma ora siamo in grado probabilmente di gestirla". Ne e' convinta la vicepresidente lombarda, Letizia Moratti, intervenuta durante la cerimonia di premiazione dei ricercatori finanziati nel 2022 organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi alla Statale di Milano. "Ma dobbiamo essere preparati perche' attraverso la ricerca, una migliore diagnosi, una migliore cura, possiamo affrontare eventuali future pandemie - ha rimarcato - e tutte quelle patologie come quelle oncologiche che ancora ci spaventano". Ma queste malattie "se sono affrontate con la consapevolezza che c'e' la ricerca - ha concluso - forse saremmo anche in grado di affrontarle in maniera diversa".
Biden: la pandemia non è ancora finita
"Oggi abbiamo raggiunto il tragico traguardo di 1 milione di morti, 1 milione di sedie vuote attorno al tavolo. Insostituibili. La pandemia di Covid non e' ancora finita". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden aprendo il summit globale sul Covid. "Gli Stati Uniti continueranno a fare la loro parte", ha assicurato annunciando che altre 500 milioni di dosi di vaccini saranno consegnate in tutto il mondo. "Dobbiamo investire per la prossima pandemia, adesso", ha detto ancora il presidente americano.
In arrivo altri 3,1 mld di fondi da leader mondiali
Gli Stati Uniti e altri leader mondiali si apprestano ad annunciare lo stanziamento di 3,1 miliardi di dollari di nuovi fondi per la lotta globale al Covid. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali l'annuncio ufficiale arrivera' nel corso del secondo summit globale per il Covid in calendario oggi alla Casa Bianca.
Covid, Cina annuncia limitazioni a ingressi o uscite dal Paese
La Cina ha annunciato che "limitera' rigorosamente" alle persone l'ingresso o l'uscita dal Paese, negli sforzi per contenere la peggiore ondata di focolai di Covid-19 dalla crisi di Wuhan di inizio 2020. L'Amministrazione nazionale per l'immigrazione, in una riunione dedicata alla crisi pandemica, ha assicurato che attuera' rigorose politiche su chiunque entri o esca dal Paese, secondo una dichiarazione postata sui social media. A tal proposito, saranno scoraggiate le "attivita' in uscita non necessarie" dei cittadini cinesi e sara' inasprito il controllo sul rilascio dei passaporti, senza fornire ulteriori dettagli. Prevista una stretta ai controlli alle frontiere per impedire "a chiunque sia portatore del virus di entrare illegalmente nel Paese, poiche' le persone infette ostacolano gli sforzi per mantenere la politica zero-Covid". La dichiarazione e' maturata dopo la recente riunione del Politburo del Partito comunista presieduta dal presidente Xi Jinping in cui sono stati trattati gli sforzi per domare l'ultima ondata di variante Omicron. La Cina, intanto, ha registrato mercoledi' poco piu' di 1.800 casi di Covid-19 su scala nazionale, di cui 222 confermati e 1.630 asintomatici, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale. Sulle infezioni confermate, 144 sono state rilevate a Shanghai, 35 a Pechino e 21 nell'Henan. Nell'hub finanziario cinese sono stati inoltre accertati 1.305 asintomatici e 5 nuovi decessi.
Biden apre secondo vertice virtuale globale su Covid
Il presidente Usa, Joe Biden, presiede oggi il secondo Vertice globale Covid-19, che si terra' in formato virtuale e annunciato congiuntamente anche da Belize, presidente della Comunita' caraibica (Caricom); Germania, presidente del G7; Indonesia, presidente del G20, e Senegal, presidente dell'Unione africana. L'obiettivo del vertice, secondo quanto spiegato da un funzionario americano, e' "raddoppiare" la cooperazione internazionale contro il virus, anche se l'opposizione del Congresso all'approvazione nuovi finanziamenti per miliardi di dollari sta ostacolando il proposito di Biden di vaccinare tutta la popolazione mondiale. Al centro del summit, oltre alla vaccinazione globale; la distribuzione di test e trattamenti, soprattutto per le popolazioni a piu' alto rischio; la protezione del personale sanitario e la riduzione al minimo delle interruzioni dei servizi ordinari. La pandemia non e' finita e il vertice dovrebbe essere anche l'occasione per discutere di come affrontare la prossima", hanno spiegato fonti americane. Biden aprira' il vertice dopo aver esortato gli altri Paesi a investire per raggiungere il 70% delle persone vaccinate in un anno. Ma a casa sua non e' riuscito a ottenere dal Congresso tutti i 22,5 miliardi di dollari di finanziamenti per l'emergenza Covid, di cui 5 da destinare ad altri Paesi. Gli Stati Uniti hanno gia' inviato 500 milioni di dosi in piu' di 100 Paesi. Senza finanziamenti per la
vaccinazione all'estero, ha osservato un funzionario dell'amministrazione democrastica, "gli Stati Uniti saranno meno in grado di limitare la diffusione di nuove varianti da tutto il mondo".
vaccinazione all'estero, ha osservato un funzionario dell'amministrazione democrastica, "gli Stati Uniti saranno meno in grado di limitare la diffusione di nuove varianti da tutto il mondo".
Covid, contagi in calo ma ancora 7 morti in Sardegna
Contagi da Covid ancora in calo in Sardegna, dove pero' nelle ultime 24 ore si registrano altri 7 decessi. I nuovi casi accertati sono 1.272 (- 308), di cui 1110 diagnosticati da antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 7.041 tamponi per un tasso di positivita' del 18% rispetto al 19,2% della precedente rilevazione. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (+1), quelli ricoverati in area medica 251 (- 9). In calo i casi di isolamento domiciliare, 23.696 (- 609). Le vittime sono due uomini di 87 e 91 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna; una donna di 92 anni e tre uomini di 71, 79 e 88 anni, residenti in provincia di Oristano; uomo di 91 anni, residente in provincia di Nuoro
Bezzini: 'Quarta dose raccomandata fortemente a over 80'
"Raccomando fortemente agli over 80 e alle persone con elevata fragilità di età uguale o superiore ai 60 anni di irrobustire la protezione anti-Covid con la somministrazione della quarta dose, soprattutto in queste settimane, in cui stanno venendo meno obblighi, divieti e restrizioni e anche le persone anziane stanno ritornando giustamente alla vita sociale”. A dirlo è l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Simone Bezzini, che rilancia l’invito del Ministero della Salute, rivolto in particolare ad alcune fasce della popolazione più fragili “per età o per patologie concomitanti e preesistenti”. “Anche se l’impatto sulle strutture sanitarie in termini di ricoveri e i dati sui decessi risultano contenuti grazie al successo della campagna di vaccinazione - prosegue Bezzini - il virus circola ancora con numeri di contagi significativi. Con la quarta dose il livello di protezione individuale fa un deciso balzo in avanti. Nei Paesi dove la quarta dose viene somministrata da tempo sono stati realizzati studi, che hanno dimostrato come nella popolazione anziana la vaccinazione con quarta dose determini una protezione verso le forme gravi di infezione triplicata rispetto a quella conferita dalla terza dose”.
Covid: bandiere a mezz'asta negli Usa per il milione di vittime
Il presidente americano Joe Biden darà ordine di abbassare le bandiere a mezz'asta per commemorare il triste traguardo del milione di vittime di Covid negli Stati Uniti. Lo riportano i media americani
Covid: oggi summit globale presieduto da Usa e Germania
Il presidente americano Joe Biden interviene alle 9 ora locale, le 15 in Italia, al vertice globale sul Covid copresieduto da Stati Uniti, Germania, attuale presidente del G7, Indonesia, presidente del G20, Senegal e Belize. Biden e gli altri capi di stato e di governo che partecipano al vertice parleranno della necessita' che la lotta contro il Covid debba rimanere una priorita' internazionale, si legge in una nota della Casa Bianca. Al centro del summit anche il tema dei vaccini. A oggi gli Stati Uniti hanno spedito oltre 530 milioni di dosi di vaccino in 115 paesi in tutto il mondo
Nel Lazio 146.262 casi positivi, 50 in terapia intensiva
Sono 146.262 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 861 ricoverati, 50 in terapia intensiva e 145.351 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.371.022, i morti 11.217, su un totale di 1.528.501 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio
Ricciardi: 'dati mondiali ormai falsati, solo virus in acque e morti certezza'
"I dati sulla pandemia che circolano a livello mondiale, ad eccezione dell'Italia in cui i numeri restano più affidabili, sono ormai del tutto falsati: è saltato completamente il sistema di tracciamento e c'è l'atteggiamento diffuso di lasciare alla responsabilità dei singoli la gestione della positività. E questo rende difficile avere certezze sui numeri. Gli unici dati veramente certi sono quelli della presenza del virus nelle acque e i decessi. Questi due dati ci dicono che la circolazione virale è ancora intensissima". Lo spiega all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l'emergenza coronavirus. "L'esempio più evidente di dati pandemici assolutamente falsi è quello degli Stati Uniti - conclude - dove il tracciamento è saltato del tutto. I positivi non vengono notificati. Sostanzialmente, quindi, sui dati che circolano, con l'eccezione del nostro Paese dove i positivi sono tracciati e la sottostima è minore, non possiamo fare affidamento. I dati su Sars-Cov- 2 nelle acque, invece, ci chiariscono che il virus è ancora ben presente. E il numero dei morti ci dice che è in grado di uccidere ancora migliaia di persone nel mondo".
Lopalco: 'per stop mascherina aereo servivano ancora 15 giorni'
Lo stop all'obbligo per le mascherine in aereo già da lunedì prossimo "è una misura prematura: si sarebbe potuto aspettare almeno un paio di settimane per far diminuire ancora di più la circolazione virale. La probabilità di trovare fra i passeggeri di un volo particolarmente pieno un portatore è ancora alta". Lo spiega all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'Università del Salento.
"Sinceramente non capisco tanta avversione all'uso della mascherina in luoghi chiusi e affollati. Costa davvero un minimo fastidio rispetto ai benefici che può portare. Una considerazione personale su tutto: se la mascherina venisse indossata da tutti basterebbe una chirurgica. Quando in un ambiente chiuso, invece, la maggioranza non indossa alcuna mascherina, allora chi vuole proteggersi è obbligato ad indossare una maschera ad alta efficienza, una Ffp2 almeno". "E' quello che farò personalmente almeno fino alla fine di maggio - conclude Lopalco - quando andrò, ad esempio, a fare la spesa al supermercato. Anche se sono vaccinato, non voglio correre il rischio di diventare portatore e magari contagiare una persona fragile con cui dovessi venire in contatto. Mi costerà pochissimo. Lo considero un atto di buona educazione".
"Sinceramente non capisco tanta avversione all'uso della mascherina in luoghi chiusi e affollati. Costa davvero un minimo fastidio rispetto ai benefici che può portare. Una considerazione personale su tutto: se la mascherina venisse indossata da tutti basterebbe una chirurgica. Quando in un ambiente chiuso, invece, la maggioranza non indossa alcuna mascherina, allora chi vuole proteggersi è obbligato ad indossare una maschera ad alta efficienza, una Ffp2 almeno". "E' quello che farò personalmente almeno fino alla fine di maggio - conclude Lopalco - quando andrò, ad esempio, a fare la spesa al supermercato. Anche se sono vaccinato, non voglio correre il rischio di diventare portatore e magari contagiare una persona fragile con cui dovessi venire in contatto. Mi costerà pochissimo. Lo considero un atto di buona educazione".
Crisanti: 'varianti viaggiano in aereo, buon senso indossare mascherina'
"Quando si prende un aereo si incontrano tantissime persone da ogni parte del mondo e quindi è uno dei luoghi dove è più facile intercettare le varianti Sars-CoV-2. Io la mascherina in aereo continuerò a metterla, poi gli altri facciano come vogliono. Mi pare che sia una cosa di buon senso, ma vedo che gli interessi economici e sociali hanno la precedenza". Così all'Adnkronos Salute Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia molecolare all’Università di Padova, ritornando sull'aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall'Easa e Ecdc, che prevede 'niente più obbligo di mascherina in aereo da lunedì 16 maggio'.
Covid: mappa Ecdc, Italia ancora tutta in rosso scuro
Tutta l'Italia resta in rosso scuro, nella fascia di maggior rischio Covid, secondo l'ultimo aggiornamento della mappa a colori dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), che viene elaborata sulla base dei nuovi casi registrati negli ultimi 14 giorni ogni 100mila abitanti e del tasso di positivi tra i test effettuati, ponderati per il tasso di vaccinazione della popolazione. E mentre sempre più aree d'Europa sono contrassegnate dal colore grigio che segnala un tasso di test inferiore a 600 per 100mila abitanti, un livello insufficiente per determinare la stratificazione del rischio Covid, si ampliano le zone gialle (oltre una parte di Romania anche una di Repubblica Ceca e una di Danimarca), ma si riducono quelle verdi (la restante parte di Romania).
Il rosso scuro è il colore dominante in buona parte del blocco centrale dell'Ue: oltre alla Penisola italiana, sono di questo colore tutta la Francia, il Belgio, l'Austria, la Slovenia, a Ovest il Portogallo e alcune regioni della Spagna la quale rimane in parte rosso chiaro, più a Est la Grecia e a Nord la Finlandia. La Lettonia resta in rosso chiaro, mentre la Lituania lascia questa fascia di rischio per passare al grigio. Da rosso scuro diventa rosso chiaro la Slovacchia. Rosso chiaro anche parti di Repubblica Ceca e Danimarca, come pure Irlanda e Islanda, mentre la Croazia è divisa fra il rosso chiaro e il grigio che caratterizza ormai interi Paesi come l'Ungheria, la Norvegia, la Svezia, i Paesi Bassi, questa settimana anche la Bulgaria (prima gialla) e tutta la Polonia (che aveva sprazzi di verde), oltre che parte della Spagna. Per la Germania, raggiunta questa settimana dall'Estonia che la scorsa era rosso chiaro, risultano "insufficienti dati disponibili" ai fini della mappa
Il rosso scuro è il colore dominante in buona parte del blocco centrale dell'Ue: oltre alla Penisola italiana, sono di questo colore tutta la Francia, il Belgio, l'Austria, la Slovenia, a Ovest il Portogallo e alcune regioni della Spagna la quale rimane in parte rosso chiaro, più a Est la Grecia e a Nord la Finlandia. La Lettonia resta in rosso chiaro, mentre la Lituania lascia questa fascia di rischio per passare al grigio. Da rosso scuro diventa rosso chiaro la Slovacchia. Rosso chiaro anche parti di Repubblica Ceca e Danimarca, come pure Irlanda e Islanda, mentre la Croazia è divisa fra il rosso chiaro e il grigio che caratterizza ormai interi Paesi come l'Ungheria, la Norvegia, la Svezia, i Paesi Bassi, questa settimana anche la Bulgaria (prima gialla) e tutta la Polonia (che aveva sprazzi di verde), oltre che parte della Spagna. Per la Germania, raggiunta questa settimana dall'Estonia che la scorsa era rosso chiaro, risultano "insufficienti dati disponibili" ai fini della mappa
Locatelli: 'c'è stanchezza vaccinale ma chiedo larga adesione quarta dose'
"E' assolutamente fondamentale che ci sia larga adesione alla somministrazione della seconda dose di richiamo sia per gli ultraottantenni che per gli ospiti delle strutture residenziali per anziani, ma anche per la fascia 60-79 anni con patologia coesistente. E' importante promuovere la quarta dose e contrastare quella che potremmo definire stanchezza vaccinale, che per certi aspetti può essere messa in conto e anche, se vogliamo, compresa. Ma lo stesso non deve lasciare spazio a una mancanza di protezione". E' l'appello lanciato da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), parlando con l'Adnkronos Salute oggi a Milano, a margine della cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, durante la quale vengono premiati i 138 ricercatori destinatari di borse di ricerca e di formazione e specializzazione.
"Ci sono ormai evidenze che la quarta dose protegge in maniera significativa sia dal rischio di infezione che dal rischio di sviluppare la malattia grave in questa fascia d'età - spiega - E l'altro dato sul quale vorrei assolutamente insistere è anche l'importanza della quarta dose per i soggetti immunodepressi, che però per loro rappresenta il primo richiamo". Queste persone, prosegue Locatelli, "hanno una risposta meno efficace rispetto al ciclo di vaccinazione primaria, tant'è che per loro sono previste tre dosi come ciclo di vaccinazione primaria, invece di due. Anche qui è importante che vi sia l'adesione alla prima dose di richiamo, che corrisponde per loro alla quarta dose. In questa prospettiva è fondamentale il ruolo sia dei medici di medicina generale, sia anche degli specialisti di patologia che devono aumentare la sensibilità e l'attenzione". L'invito di Locatelli è a proteggersi adesso: "Non pensiamo a settembre-ottobre. Ci sono troppe variabili in gioco per poter prevedere, definire con ragionevole certezza quello che sarà lo scenario autunnale. Adesso - precisa - è importante coprire questi malati". "Il vaccino anti-Covid sotto i 6 anni è in fase di valutazione da parte dell'Agenzia regolatoria europea" Ema. "Quando avremo le valutazioni per l'Europa, poi ci sarà anche una riflessione all'interno del Paese e, come tutte le vaccinazioni, vanno promosse anche in età pediatrica. E' assolutamente vero che i bambini fortunatamente sviluppano una patologia Covid grave in rari casi e patologia fatale in casi assolutamente eccezionali, ma non si vede perché non coprirli da questi seppur minimi rischi", dice. L'Ema nei giorni scorsi ha ricevuto una richiesta di autorizzazione da parte di Moderna per il suo vaccino nei bimbi da 6 mesi di vita a 5 anni d'età. "Se lo raccomanderei? Sì - risponde Locatelli - una volta che il vaccino verrà approvato dalle agenzie regolatorie".
"Ci sono ormai evidenze che la quarta dose protegge in maniera significativa sia dal rischio di infezione che dal rischio di sviluppare la malattia grave in questa fascia d'età - spiega - E l'altro dato sul quale vorrei assolutamente insistere è anche l'importanza della quarta dose per i soggetti immunodepressi, che però per loro rappresenta il primo richiamo". Queste persone, prosegue Locatelli, "hanno una risposta meno efficace rispetto al ciclo di vaccinazione primaria, tant'è che per loro sono previste tre dosi come ciclo di vaccinazione primaria, invece di due. Anche qui è importante che vi sia l'adesione alla prima dose di richiamo, che corrisponde per loro alla quarta dose. In questa prospettiva è fondamentale il ruolo sia dei medici di medicina generale, sia anche degli specialisti di patologia che devono aumentare la sensibilità e l'attenzione". L'invito di Locatelli è a proteggersi adesso: "Non pensiamo a settembre-ottobre. Ci sono troppe variabili in gioco per poter prevedere, definire con ragionevole certezza quello che sarà lo scenario autunnale. Adesso - precisa - è importante coprire questi malati". "Il vaccino anti-Covid sotto i 6 anni è in fase di valutazione da parte dell'Agenzia regolatoria europea" Ema. "Quando avremo le valutazioni per l'Europa, poi ci sarà anche una riflessione all'interno del Paese e, come tutte le vaccinazioni, vanno promosse anche in età pediatrica. E' assolutamente vero che i bambini fortunatamente sviluppano una patologia Covid grave in rari casi e patologia fatale in casi assolutamente eccezionali, ma non si vede perché non coprirli da questi seppur minimi rischi", dice. L'Ema nei giorni scorsi ha ricevuto una richiesta di autorizzazione da parte di Moderna per il suo vaccino nei bimbi da 6 mesi di vita a 5 anni d'età. "Se lo raccomanderei? Sì - risponde Locatelli - una volta che il vaccino verrà approvato dalle agenzie regolatorie".