La crisi del barattolo, manca la latta per la raccolta dei pomodori

Cronaca

Gaia Mombelli

Mancano i barattoli. La latta smaltata infatti scarseggia e quella che c'è ha subito rincari di oltre il 70%. A rischio c'è il raccolto di pomodori e legumi della prossima stagione che, in ogni caso, invevitabilmente, costeranno di più.

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Crisi del barattolo

 

La potremmo chiamare la crisi dei barattoli. Già perché non è solo l’agricoltura ad essere in difficoltà in questo periodo, anche i contenitori alimentari di latta smaltata costano sempre di più e manca la materia prima. Colpa degli aumenti del passato, certo, ma anche della guerra in Ucraina e del conseguente rialzo del costo dell’energia.

Due terzi dei 5 milioni di tonnellate di conserve prodotte ogni anno in Italia finisce nelle latte di banda stagnata. Tutto acciaio che arriva dei produttori prevalentemente europei, ma anche dalla Cina.

 

Aumenti di oltre il 70%

“Dal momento di calma” spiega Marco Checchi Presidente di Anfima e CEO di Pelliconi “che si era registrato a metà della pandemia quando si è cominciato a pensare alla ripresa c’è stato un aumento di più del 70%. Sono aumenti incredibili. Oggi stiamo vivendo delle richieste di aumento addirittura su contratti esistenti con richieste di adeguamento prezzi per costi energetici che sono diventati ormai incontenibili”.

 

Mancano barattoli per la prossima stagione di raccolta

La guerra ha reso tutto più complicato e ora rischio ci sono i contenitori per i prodotti agricoli della prossima stagione come pomodori o legumi che, in ogni caso, al consumatore finale costeranno di più.

“Il contenitore nell’ambito delle conserve” spiega Giovanni De Angelis, presidente Anicav “non è un elemento di estetica ma è uno strumento fondamentale per il nostro processo produttivo. L’incertezza dei costi e l’aumento dei prezzi noi stimiamo possa incidere sul prodotto finito da un minimo del 30% ad un massimo del 50%”.

Solo per il pomodoro si usano tre miliardi e mezzo di scatole l’anno. Insomma la banda stagnata scarseggia e il comparto alimentare che la utilizza è molto preoccupato.

 

Non solo rincari, scarseggia la materia prima

“Diciamo” prosegue Checchi “che il materiale non è così disponibile come lo è sempre stato in passato. Esistono delle problematiche legate alla logistica e altre legate proprio a questi aumenti che rischiano di mettere a repentaglio delle produzioni, soprattutto imballaggi metallici, perché non più remunerative”.

Barattoli, lattine, tappi, bombolette, la banda stagnata è utilizzata anche per conservare spray e detersivi. “Trovarsi in difficoltà di reperimento di materiale è un rischio concreto” spiega Giovanni Cappelli Direttore Generale di Anfima “soprattutto, purtroppo, a causa delle quotazioni di materia prima e dei costi energetici  fortemente aumentati soprattutto nell’ultimo periodo in coincidenza con l’inizio della guerra”:

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