L'ultimo bollettino del ministero della Salute rileva 74.024 nuovi contagi e 85 decessi in 24 ore. Tasso di positività stabile al 15,5%. Come riporta l'Iss, il tasso di ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati over 12 risulta di circa 13 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster, mentre il tasso di mortalità è di 15 volte più alto. Calabria, Lazio e Marche passano in zona bianca
Covid: Basilicata, 1007 contagi e 1 decesso
In Basilicata sono 1.007 i nuovi casi di contagio da Sars Cov-2, su un totale di 4.048 tamponi (molecolari e antigenici), e si registra 1 decesso per Covid-19. Sono i dati del bollettino regionale della task force coronavirus riferito alle ultime 24 ore. La persona deceduta risiedeva a Marsico Nuovo. Sono state registrate 405 guarigioni. I ricoverati per Covid-19 sono 93 (+6) di cui 3 in terapia intensiva: 54 (di cui 2 in TI) nell'ospedale di Potenza; 39 (di cui 1 in TI) in quello di Matera. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono circa 20.600.
Covid: Marche, 2.560 positivi e 4 vittime in ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore sono stati individuati nelle Marche 2.560 casi di Covid-19 (446 i sintomatici), con 5.751 tamponi processati nel percorso diagnostico e un tasso di positività al 44,5% (ieri era al 46,6% con 2.862 casi). L'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti continua a crescere, passando da 1063,21 a 1133,01. Sono complessivamente 196 (+5) i pazienti assistiti negli ospedali delle Marche e 27 (-11) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 9 pazienti (-1) e il tasso di occupazione dei posti letto è al 3,5%. Sono 52 (+1) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 135 (+5) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 18,43%.
Gualtieri: 'ho il Covid, lavoro da casa per la nostra città"
"Oggi ho fatto un tampone di controllo e purtroppo sono risultato positivo al Covid. Sto bene e sono in autoisolamento. Continuerò a lavorare da casa per la nostra città, sperando di tornare al più presto in Campidoglio". Così in un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Covid, D'Amato (Lazio): oggi 8.986 casi e 5 decessi
Nel Lazio su 9.504 tamponi molecolari e 43.985 tamponi antigenici per un totale di 53.489 tamponi, si registrano 8.986 nuovi casi positivi (-18), sono 5 i decessi (-7), 1.012 i ricoverati (-3), 76 le terapie intensive (+1) e +6.073 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 16,7%. I casi a Roma città sono a quota 4.165. Il Lazio torna in zona bianca, non diminuisce il numero dei casi giornalieri ma i parametri sono sotto soglia. "Occorre mantenere alto il livello di attenzione", dice l'assessore alla sanità Alessio D'Amato.
Covid: 5.489 nuovi casi in Toscana, 11 decessi
In Toscana sono 5.489 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente. Undici i decessi: 6 uomini e 5 donne con un'età media di 84,4 anni I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 875.850 (94,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 7.543 tamponi molecolari e 24.776 tamponi antigenici rapidi, di questi il 17% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 41.732, +4,9% rispetto a ieri. I ricoverati sono 719 (10 in più rispetto a ieri), di cui 32 in terapia intensiva (3 in più).
Covid: Fvg, 1.179 contagi e calano ricoveri terapia intensiva
Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati complessivamente 1.179 nuovi contagi: 349 su 4.480 tamponi molecolari con una percentuale di positività del 7,79%e altri 830 su 6.393 test rapidi antigenici realizzati (12,98%). Le persone ricoverate in terapia intensiva scendono a 5, così come calano i pazienti ospedalizzati in altri reparti che risultano essere 125. Lo ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Per quanto riguarda l'andamento della diffusione del virus tra la popolazione, la fascia più colpita è quella 40-49 anni (18.41%), seguita dalla 50-59 (15.95%) e 30-39 (14.59%). Nella giornata odierna si registrano i decessi di 2 persone. Relativamente alle residenze per anziani del Friuli Venezia Giulia si registra il contagio di 4 ospiti e di 20 operatori.
Covid: nel Lazio 104.806 casi positivi, 76 in terapia intensiva
Sono 104.806 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.012 ricoverati, 76 in terapia intensiva e 103.718 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.072.217 e i morti 10.636 su un totale di 1.187.659 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
Ciciliano (Cts): "Green pass strumento tecnico emergenza, sua funzione volgerà al termine"
Ciciliano (Cts): "Vaccini chiave di volta, Italia pronta a contrasto nuova ondata inverno"
Allarme Ordine medici: "Dati non reali a causa di test fai da te"
"In questo momento i dati Covid non sono reali. Questo perché, con la possibilità di utilizzare i test fai da te, la maggior parte delle persone fa i tamponi a casa, senza una registrazione degli esiti. E c'è una grandissima preoccupazione dei medici che oggi osservano un fenomeno che sta quasi sfuggendo di mano. Perché è vero che Omicron e Omicron 2 non danno grandissime conseguenze ma è anche vero che il numero dei morti è ancora alto". A lanciare l'allarme il presidente della Federazione nazionale dell'Ordine dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che chiede al Governo "una riflessione. Conviene ed è opportuno che i positivi siano tracciati anche per capire la dimensione reale del fenomeno", dice.
Pregliasco: Fasi diverse per Conte e Draghi ma gestione giusta
"L'Italia ha complessivamente approcciato nel modo più giusto, ragionevole e prudente la pandemia, attraverso la modalità di mitigazione della diffusione del virus cercando di equilibrare, pur in mancanza di un manuale di gestione, le esigenze di libertà, psicologiche, economiche e di salute". Così il virologo Fabrizio Pregliasco dell'università di Milano, traccia un bilancio con l'Adnkronos Salute in vista della fine dello stato di emergenza del 31 marzo, e promuove l'operato sia del governo Conte che quello Draghi, chiamati a gestire però fasi della pandemia diverse fra loro. "I due governi - commenta il virologo - hanno gestito aspetti diversi della pandemia: il primo ha affrontato lo tsunami improvviso, quello che colpì soprattutto la Lombardia e in cui eravamo il secondo Paese al mondo, cercando delle soluzioni. Ed è facile, come sempre, a posteriori dire che ci sono stati errori - osserva - ma sono state fatte delle scelte che in quel momento si potevano fare e si ritenne utile fare. Il governo Draghi si è trovato di fronte a una situazione incanalata, pur nelle nuove emergenze pandemiche, che ha saputo affrontare con una maggiore consapevolezza". Dunque, l'Italia "credo abbia complessivamente gestito nel modo giusto, ragionevole e prudente la pandemia", conclude.
Dal caro energia e carburante all'accoglienza profughi, le misure approvate dal Cdm
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con i provvedimenti per fronteggiare l'impatto della guerra in Ucraina. Misure per 4,4 miliardi di euro, fondi da tassazione su una parte degli extra profitti che i produttori stanno facendo grazie all'aumento dei costi delle materie prime. Taglio dell’accisa per benzina, gasolio e Gpl. Il taglio finale è di 25 centesimi al litro, fino a fine aprile. Un milione di famiglie in più potranno usufruire del bonus sociale per le bollette. TUTTE LE MISURE
Ordine medici, 'preoccupa ritorno a gestione regionale'
Una gestione regionale, dunque frammentata, della pandemia, che ancora non è finita, preoccupa in medici italiani, consapevoli che, con la fine dell'emergenza il 31 marzo, la centralizzazione delle scelte avrà meno spazi. E' quanto spiega, in sintesi, all'Adnkronos Salute, il presidente della Federazione nazionale dell'Ordine dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli. "La gestione centralizzata si è dimostrata virtuosa, in particolare per la campagna vaccinale. Oggi il timore è che tutto torni alle Regioni, con i limiti di disomogeneità che conosciamo".
Iss, da Omicron piu' rischio reinfezioni, stabili al 3,2%
Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati e' pari a 3,2%, stabile rispetto alla settimana precedente (3,3%). Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di Sanita' in cui si sottolinea che "l'analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), evidenzia un aumento del rischio relativo aggiustato di reinfezione (valori significativamente maggiori di 1)". In particolare nei soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi di Covid-19 fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi (verosimilmente per la maggior presenza di donne in ambito scolastico dove viene effettuata una intensa attivita' di screening e per funzione di caregiver in ambito famigliare); nelle fasce di eta' piu' giovani (dai 12 ai 49 anni) rispetto alle persone con prima diagnosi in eta' compresa fra i 50-59 anni.
Covid: 2.157 nuovi casi locali in Cina continentale
Ieri in Cina continentale sono stati segnalati 2.157 casi di Covid-19 a trasmissione locale, in calo rispetto ai 2.388 di due giorni fa. Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale. Delle nuove infezioni locali, 1.674 sono emerse nella provincia di Jilin, 199 nel Fujian, 69 nel Liaoning, 47 nel Guangdong e 42 nello Shandong. I contagi restanti sono stati individuati in altre 15 suddivisioni a livello provinciale, tra cui Tianjin e Gansu. Nel rapporto quotidiano della commissione sono stati evidenziati anche un totale di 71 nuovi casi importati. L'ente governativo ha dichiarato che ieri nello Jilin sono stati segnalati due nuovi decessi dovuti alla malattia, aggiungendo che nessun nuovo caso sospetto e' stato rilevato in giornata.
Vaccini, Iss: Con booster efficacia 72% su prevenzione contagi
L'efficacia del vaccino anti-Covid (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati) nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio scorso), rispetto alla prevenzione della diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 e' pari al 52% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 43% tra i 91 e 120 giorni, e 48% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale e arriva al 72% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di sanita', che integra il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento del Covid in Italia.
Garavaglia: "Su misure qualche Paese è più avanti"
Sull'allentamento delle misure anti-Covid da parte del Governo "questa e' la sintesi che e' stata trovata. Qualche paese e' piu' avanti di noi, noi arriviamo un po' arrancando, pazienza". Lo ha detto a Verona il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, a margine dell'assemblea dell'Aefi. Secondo Garavaglia "perderemo un po' di clienti ad aprile, speriamo poi di riuscirli a recuperare da maggio in poi".
Iss, calo casi pediatrici ma tra over 10 l'incidenza più alta
In calo da tre settimane la percentuale dei casi segnalati in eta' scolare (26%). Nell'ultima settimana il 15% dei casi e' nei bambini sotto i 5 anni, il 39% nella fascia 5-11 anni, il 46% in quella 12-19 anni. Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di sanita', che integra il monitoraggio settimanale. A livello generale, sul
fronte dell'incidenza, nella fascia 10-19 anni si registra il piu' alto tasso a 14 giorni, 1.695 per 100mila abitanti, mentre tra 70-79 anni il valore piu' basso, 556 casi per 100mila abitanti. In aumento l'incidenza a 14 giorni nelle fasce 10-19, 20-29, 50-59, 60-69 e 70-79 anni.
Iss, ricoveri no vax in intensiva 13 volte più di chi ha booster
Le persone non vaccinate per Covid-19 finiscono in terapia intensiva 13 volte di più rispetto a chi ha fatto la dose booster. Secondo i dati del report integrale settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità, infatti, il tasso di ricovero in rianimazione tra le persone sopra i 12 anni non vaccinate è risultato - nel periodo 28 gennaio-27 febbraio - di 16 ricoveri per 100mil abitanti, pari a circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da più di 120 giorni, (4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 ab.) e circa 13 volte rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster: tra questi il tasso di ricovero a di 1 per 100mila.
Iss, booster efficace al 72% nel prevenire infezione
L'efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infettarsi con Sars-CoV-2 è pari al 72% nei vaccinati con booster rispetto ai non vaccinati, al 52% tra coloro che hanno completato il ciclo vaccinale entro 90 giorni, al 43% tra i 91 e 120 giorni dalla vaccinazione, e al 48% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. E' quanto emerge dai dati contenuti nel Report integrale sulla sorveglianza epidemiologica SarS-Cov-2 dell'Istituto superiore di sanità, pubblicato oggi.