Il microbiologo torna sull'acquisto di una dimora storica che sarebbe stata pagata quasi 2 milioni di euro: "Ho preso l’impegno di non guadagnare una lira da questa epidemia, ho rifiutato proposte di consulenze"
"Ho preso l’impegno di non guadagnare una lira da questa epidemia, ho rifiutato proposte di consulenze. Non ho mai preso una lira da nessuna parte". Il professor Andrea Crisanti torna ancora una volta sull’acquisto, insieme a sua moglie, di una villa veneta del ‘600 che sarebbe stata pagata quasi 2 milioni di euro e di cui la stampa ha dato notizia. "Io e mia moglie abbiamo posizioni apicali da 15-20 anni a Londra, ho una casa a Chelsea che è il quartiere più costoso del mondo” ha detto ad Agorà, come riporta l’Adnkronos, volendo così chiarire che il patrimonio familiare non è in alcun modo legato alla pandemia di Covid-19 che lo ha reso celebre nel nostro Paese.
"Apriremo villa storica al pubblico"
"Ho preso l’impegno di non guadagnare una lira da questa epidemia, ho rifiutato proposte di consulenze – ha detto – io e mia moglie vogliamo aprire questo edificio al pubblico, organizzare eventi. Acquistare una villa storica, con una serie di vincoli, è un atto di coraggio. I proprietari di ville storiche sono custodi del patrimonio: ci si prende carico di un bene e si apre al pubblico".