Foibe come Shoah, polemiche su circolare ministero dell’Istruzione. Ucei: “Sconcertante”

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“Italiani categoria da nullificare come gli ebrei”, la frase contenuta nella lettera firmata dal capo dipartimento Stefano Versari. Reagisce l’Anpi. E il ministro Bianchi rettifica: “Si rischia di generare altro dolore”

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“La categoria umana che si voleva 'piegare e culturalmente nullificare' era quella degli italiani. Poco tempo prima era accaduto alla 'categoria' degli ebrei”, questa la frase che ha generato polemiche nella giornata del ricordo dedicata alle Foibe. Si tratta di una circolare firmata dal capo gabinetto del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, che voleva essere un documento contro tutte le discriminazioni. Immediata la reazione dell’Anpi che ha chiesto spiegazioni al ministro Patrizio Bianchi, che ha rettificato: “Ogni dramma ha la sua specificità”. “Con il giorno del Ricordo continuiamo questo cammino di riconciliazione e rendiamo omaggio a tutte le vittime di quegli anni, italiane e slave”, ha detto invece il premier Mario Draghi nel suo intervento al Senato.

Anpi: “Italiani come ebrei? Inaccettabile”

"Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell'Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile", ha detto sul caso il Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, commentando su Fb la circolare del Miur firmata da Versari.

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Bianchi: “Si rischia di generare altro dolore”

Poco dopo le prime reazioni alla circolare sulle Foibe, il ministro Bianchi è intervenuto per rettificare spiegando che ogni dramma “va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore”. Il ministro ha anche chiamato la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gianfranco Pagliarulo, ricordando che il ministro e il ministero sono da sempre fortemente impegnati, e continueranno a esserlo, nella memoria della Shoah.

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Ucei: circolare sconcertante

Intanto l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) “ha rimarcato come, fermo restando il dovere di opporsi a ogni barbarie... cadere in grossolane mistificazioni" rischia "di vanificare il lungo e paziente lavoro sulla Memoria condotto anche grazie all'impegno dello stesso Ministero". Questo è quanto è stato pubblicato sul portale dell'Ucei, Moked.it, nel quale la circolare del Miur viene definita "sconcertante" e in cui "si paragonava la persecuzione subita dagli ebrei sotto il nazifascismo alla realtà dei cittadini italiani che furono vittima d'esilio e sradicamento nel dopoguerra e, in alcuni casi, delle foibe”.

Le critiche dei partiti

Insieme all’Anpi, critiche sono arrivate anche dai partiti di centrosinistra con il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro, che ha definito la circolare “un obbrobrio storiografico e didattico. Alimentare una sorta di parificazione tra la Shoah e le Foibe è sbagliato sotto ogni profilo”. Per il M5S, invece, la circolare “induce in errore ed è frutto di evidente mancanza di conoscenza storica”. Mentre Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, ha evidenziato che “di fronte al massacro delle Foibe e all’esodo di migliaia di vicini, frutto di un nazionalismo malato e della tragedia della guerra, serve rispetto, memoria, rigore storico. Ogni anno si ripete il solito copione della destra di questo Paese di equiparare questo massacro all’unicità della tragedia della Shoah, come se cosi si potessero edulcorare i crimini del fascismo e del nazismo in un indistinto calderone. Un’operazione cinica e strumentale che non c’entra nulla con il rispetto del dolore e con la verità storica”.

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