Sul tema del rapporto tra Stato centrale e province autonome, è andato in scena il confronto tra la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il presidente dell'ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro e il sindaco di Firenze Dario Nardella, ospiti di Roberto Inciocchi
Sul tema del rapporto tra Stato centrale e province autonome, è andato in scena il confronto tra la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il presidente dell'ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro e il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Gelmini: leale collaborazione tra governo centrale e autonomie
Sul tema del rapporto tra governo centrale ed enti locali, Gelmini spiega: "Uno spirito di servizio ha animato tutte le regioni durante la pandemia. Se oggi la campagna di vaccinazione va bene, lo si deve a una collaborazione ampia tra le varie strutture. La grande alleanza ha favorito un sistema di vaccinazione che ha dato buoni numeri: questo risultato è la prova che, pur tra qualche criticità e tensioni, la collaborazione tra le istituzioni ha dato esiti positivi".
Gelmini: con la variante Delta è fondamentale vaccinare
"C'è stata una difficoltà nella fase iniziale della campagna vaccinale - ha detto Gelmini sul tema pandemia - ma poi il governo ha individuato regole precise e uguali per tutti. Quando lo Stato si è assunto le proprie responsabilità, per le regioni è stato semplice riprendere quelle indicazioni. Con la variante Delta i vaccini sono ancora più indispensabili e serve la seconda dose, per questo è importante continuare a vaccinare. Bisogna avere fiducia nella scienza. E' un lavoro immane, specie per chi lavora negli hub vaccinali, con la diffidenza di una parte delle persone. Ma anche con l'aiuto dei media e con una campagna di informazione queste resistenze si possono superare. Il vaccino è l'unica arma che si ha contro la variante Delta. Il vaccino funziona contro questa variante, si è visto che in altri Paesi non sono aumentate le ospedalizzazioni. Bisogna farci trovare pronti per quando riaprirà la scuola a settembre".
"Quando c'è stato il problema di Astrazeneca - commenta Gelmini - ho temuto che la campagna vaccinale potesse non andare bene, ma le difficoltà sono state superate. Ma come dice il presidente del Consiglio Mario Draghi non ne siamo ancora usciti, bisogna usare tutte le precauzioni del caso. Ora ci si occuperà anche delle emergenze economiche e sociali, non meno rilevanti".
Gelmini: tornare al principio di sussidiarietà
"Non credo che l'eredità della pandemia sia un nuovo centralismo - commenta Gelmini - bisogna tornare al principio di sussidiarietà, a un nuovo federalismo, senza incorrere in nuove divergenze. Dobbiamo coniugare autonomia e perequazione, misure che rendano più efficiente il rapporto con la pubblica amministrazione".
"Abbiamo predisposto un pacchetto di semplificazioni, tutti hanno collaborato. C'è la possibilità di migliorare il testo e renderlo ancora più efficace. Le priorità sono giovani, donne, Mezzogiorno e la capacità di riunire il Paese. Bisogna avere la possibilità di mettere al mondo i figli, avere congedi parentali - conclude Gelmini - un Paese dove i giovani non trovano sussidi, ma possibilità di utilizzare le proprie competenze".
Decaro: saremo i soggetti che attueranno il Pnrr, non lasciare indietro nessuno
"Saremo i soggetti attuatori delle attività del Pnrr - spiega il presidente dell'ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro - Già nel 2019 le statistiche dicevano che un quarto delle opere pubbliche sono realizzate dalle amministrazioni comunali. E' un ruolo strategico. Ora ci sentiamo in un periodo Rinascimentale, si riparte dai comuni".
"La sfida di questo momento è non lasciare indietro nessuno - commenta Decaro - sostenere tutte le famiglie che sono diventate fragili o che lo erano già prima. Avremo tante risorse per far ripartire il Paese. Sono fiducioso, abbiamo ottenuto una parte delle Semplificazioni chieste. Ora il tema è l'assegnazione delle risorse: prima li avremo, prima riusciremo a realizzare opere e attività".
Nardella: Pnrr sarà test per l'Italia
"Il cittadino vede nei sindaci il punto di riferimento di tutte le istituzioni - spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella - i sindaci sono sulla strada. Il test per l'Italia sarà l'attuazione del Pnrr. Se non sapremo come metterlo in campo, perderemo questa straordinaria occasione. Occorre per i sindaci la semplificazione, dove c'è caos di regolamenti si può inserire la corruzione. Abbiamo chiesto che il Codice degli Appalti sia semplificato, il Dl Semplificazioni è un passo in avanti, ma si può fare di più. Si può tutelare il territorio e l'ambiente senza impedire le opere necessarie per il rilancio".
E sul post pandemia, Nardella spiega: "Da questa crisi del Covid usciremo con il lavoro, solo con il lavoro. Il Pnrr è una possibilità straordinaria per trovare lavoro per donne e giovani, l'emancipazione si ottiene solo con il lavoro. Come sindaci noi parliamo di servizi, attività economiche e sociali".
Chi è Maria Stella Gelmini
Nel 2006 è eletta per Forza Italia alla Camera dei Deputati dove è stata membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della II commissione giustizia. Nel 2008 è nominata ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del IV governo Berlusconi.
Chi è Antonio Decaro
Antonio Decaro è nato a Bari il 17 luglio del 1970. Laureato in ingegneria civile, sezione trasporti. Nel 2004 il sindaco di Bari Michele Emiliano lo nomina assessore alla mobilità e al traffico del Comune di Bari nella sua prima Giunta. Nel 2010 è eletto consigliere regionale in Puglia nella circoscrizione di Bari. Il 15 marzo 2013, con l'avvio della XVII legislatura, è stato proclamato Deputato della Repubblica italiana. L'8 giugno 2014 viene eletto Sindaco della città di Bari. Da ottobre 2016 è Presidente dell'ANCI. Da giugno 2018 è Consigliere di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti.
Chi è Dario Nardella
Quarantacinque anni, sposato, tre figli, sindaco di Firenze dal 2014, rieletto nel 2019 con il 57 per cento dei voti. Diplomato in violino e laureato in Giurisprudenza, ha conseguito il dottorato di ricerca in Diritto pubblico e ha insegnato legislazione dei beni culturali. Già vicesindaco dal 2009, nel 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati, fino alle dimissioni per candidarsi a sindaco. Dal 2015 è sindaco della Città Metropolitana di Firenze. Dal novembre 2020 è presidente di Eurocities, il più grande network di città europee.