A due mesi da quello scatto icona della resistenza al Covid, un nuovo incontro e un altro abbraccio, per celebrare quel momento agli Ospedali Riuniti
Nel marzo scorso quello scatto era diventato un simbolo dell'impegno dei sanitari nella lotta anti-Covid. L'immagine ritraeva il neonato ricoverato all'ospedale materno infantile Salesi di Ancona con l'infermiera della Rianimazione Pediatrica, Katia Sandroni sdraiata accanto a lui sul letto, bardata con la tuta anti-contagio, che lo accarezzava, tenendogli il ciuccio.
Un nuovo abbraccio tra infermiera e madre
A distanza di circa due mesi - il bimbo, che ora ha 9 mesi e mezzo, era stato una settimana in 'isolamento' - l'abbraccio si è ripetuto tra la stessa infermiera ritratta in quella foto e Roberta, mamma del neonato le cui condizioni erano progressivamente migliorate grazie anche a un intervento chirurgico.
Una cerimonia agli Ospedali Riuniti
L'occasione è stata la cerimonia con la quale gli Ospedali Riuniti hanno voluto apporre una targa commemorativa nel vecchio ingresso della struttura, come "luogo dell'evocazione e della memoria del periodo Covid-19", con un ingrandimento della foto e la scritta: "Ospedale Salesi marzo 2021, 'il Covid 19 non ferma la tenerezza delle cure". Presenti il piccolo, i genitori Roberta ed Enrico, i vertici degli Ospedali Riuniti e i primari di Rianimazione Pediatrica e Clinica di Ostetricia e Ginecologia. Durante la cerimonia, l'abbraccio tra la mamma del piccino e l'infermiera, le lacrime.
"Le coccole? Anche questo è il nostro lavoro"
"Il grande incubo è finito. - ha detto commossa Roberta - Appena l'ho vista mi è venuto di abbracciarla per quello che ha fatto". "Ho visto la foto, ho rivisto anche Matteo e ho conosciuto i suoi genitori, una grande emozione - ha fatto eco Katia - Le coccole? È il nostro lavoro, lo facciamo tutti i giorni. Non c'era differenza, un bambino come gli altri, mi sono sentita di coccolarlo un po'".