Trani, rubato il furgone degli atleti affetti da Sma. Ritrovato nella serata

Cronaca

Il mezzo conteneva costose attrezzature per le Nazionali dei Powerchair Sport e i sogni di 5 tesserati in carrozzina. Il ritrovamento e la riconsegna dopo l'appello sui social. "Mezzo danneggiato, le attrezzature ancora da verificare"

Non è il furto di un furgone in sé a fare notizia. Chi la notte scorsa ha rubato il mezzo parcheggiato a Trani nei pressi della Chiesa dei Santi angeli custodi, forse non immaginava neanche di conquistare uno spazietto nelle pagine della cronaca locale. Il punto è il contenuto del furgone rubato e ritrovato solo in tarda serata e riconsegnato all'associazione 'Oltre Sport' nella. A bordo del furgone ci sono anche le due carrozzine da gioco e tutta l'attrezzatura sportiva. L'atleta Donato Grande spiega che "il furgone è sensibilmente danneggiato" mentre "non riusciamo a capire" lo stato dell'attrezzatura. 

Il furto avvenuto la notte tra il 10 e l'11 maggio

Il furto era avvenuto la notte precedente, mettendo in pericolo le speranze e i sogni di un gruppo di atleti speciali pronti a partire per una sfida chissà da quanto immaginata, con le loro carrozzine da gioco più le attrezzature che dal 13 al 16 maggio gli avrebbero consentito di partecipare alle Nazionali dei Powerchair Sport.  Il furgone della 'Oltre Sport' era pronto a partire per il ritiro della Nazionale italiana di calcio in carrozzina a Jesolo, ma la mattina dell'11 maggio, quando gli atleti sono arrivati ​​sul posto, non c'era più.

Due carrozzine elettriche da 30mila euro

Il furgone conteneva 2 carrozzine elettriche adatte per il gioco, del valore complessivo di 30mila euro, un'altra attrezzatura fatta su misura indispensabile per le gare degli atleti paralimpici della "Oltre Sport". "Il problema - aveva spiegato all'AGI Donato Grande, atleta paralimpico - non è trovare il modo per andare a Jesolo, ma recuperare l'attrezzatura. Per questo dico ai responsabili di mettersi una mano sulla coscienza". 

L'appello

"Si tratta di un atto vile nei confronti di una realtà che merita tutto il supporto possibile e immaginabile. Un duro colpo ai sogni e alla passione di questi straordinari atleti". Aveva commentato presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, mentre gli atleti avevano lanciato un appello sui social che ha già numerose attestazioni di solidarietà: “Ci sono le nostre carrozzine da gioco, le attrezzature e soprattutto i nostri sogni e sacrifici. Vi prego condividete e aiutateci a

ritrovarlo".

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