La vittima aveva 31 anni ed era originaria del Camerun, come il suo compagno. Il cadavere è stato trovato nel pomeriggio del 2 maggio in un cassonetto. Le coinquiline della giovane ne avevano segnalato la scomparsa. I poliziotti si sono anche recati in casa del fidanzato e qui lo hanno trovato impiccato. Secondo gli inquirenti, l'uomo prima avrebbe ucciso la fidanzata, poi si sarebbe tolto la vita. Ancora da chiarire, però, alcuni punti dell'accaduto
Il cadavere di una donna di 31 anni, originaria del Camerun, è stato trovato dalla polizia di Bologna nel pomeriggio del 2 maggio in un cassonetto di via Togliatti. Gli agenti sono intervenuti dopo che le coinquiline della giovane ne avevano segnalato la scomparsa dalla notte precedente. I poliziotti, contestualmente, si sono recati in casa del fidanzato della donna, anche lui camerunense, e qui lo hanno trovato impiccato.
La ricostruzione dell'accaduto e le indagini
Secondo gli inquirenti, il fidanzato della vittima prima l'avrebbe uccisa, poi fatto a pezzi il suo corpo e gettata in un cassonetto dell'immondizia. Tornato a casa, si sarebbe impiccato. Il movente e le circostanze precise sono da chiarire e gli investigatori della squadra mobile stanno ancora cercando l'arma del delitto, probabilmente un'ascia o una mannaia che per il momento non è stata trovata. Altri aspetti da ricostruire sono l'ora e il luogo dove è avvenuto l'omicidio, mentre è probabile che l'uomo abbia usato la propria auto, sequestrata dalla polizia, per trasportare i resti del cadavere fino al cassonetto dove li ha buttati. La vittima veniva dal Camerun e studiava a Bologna per diventare operatrice socio sanitaria. A far pensare che si tratti di un omicidio-suicidio è soprattutto un biglietto che l'uomo ha lasciato. Scritto in francese, conterrebbe, secondo gli investigatori, elementi che fanno capire le sue responsabilità. Ulteriori indicazioni arriveranno nei prossimi giorni dall'esame dei cadaveri.
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