
Matrimoni Covid 2021, il protocollo della Conferenza delle Regioni per la ripartenza
Arrivano le regole per le cerimonie e i ricevimenti, raccolte in un documento che riguarda in generale le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”. Dalle mascherine all'obbligo di conservare la lista degli invitati per 14 giorni, ecco tutto quello che c'è da sapere
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Si riparte con i matrimoni, ma si dovranno rispettare precise regole anti-Covid. La Conferenza delle Regioni per la ripartenza ha stilato un protocollo che raccoglie tutte le norme da osservare per le cerimonie e i ricevimenti dopo matrimoni e congressi
Covid e matrimoni: nel decreto riaperture nessun accenno a protocolli per settore weddingIl documento pubblicato dalle Regioni riguarda in generale le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”
Covid, crollo dei matrimoni nel 2020: impatto sul settore weddingSi tratta di 31 pagine dedicate a tutte le attività che ripartiranno nelle prossime settimane, come ristorazione, terme, parchi divertimenti e stabilimenti balneari
Coronavirus, gli aggiornamenti in direttaE si parla anche dei matrimoni, per le cui cerimonie, che si concentreranno soprattutto durante il periodo estivo, in molti si chiedono come comportarsi. Oltre alle misure già previste per la ristorazione e i protocolli adottati per lo svolgimento dei riti religiosi e civili, scrivono le Regioni, le “seguenti indicazioni integrative costituiscono indirizzi specifici per i banchetti nell’ambito delle cerimonie ed eventi analoghi”
Bisognerà innanzitutto aver cura di “predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento”
Dopo la cerimonia si dovrà inoltre “mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni”
I tavoli andranno disposti “in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors)”
Le Regioni raccomandano comunque di “privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro”
Il buffet sarà consentito solo “mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie”
C’è inoltre l’obbligo di tenere aperte “porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni”. Sempre che le condizioni meteorologiche lo consentano
Infine, conclude il protocollo, tutti gli indumenti e gli oggetti personali depositati nei guardaroba “devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti”