Il consiglio comunale del paese ligure, nella giornata di ieri, ha rigettato la mozione presentata dalla minoranza, che proponeva la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita."Conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre avrebbe senso solo se Liliana Segre avesse avuto rapporti o legami con Sori o avesse acquisito un merito particolare verso la nostra comunità" si legge nelle motivazioni
Il consiglio comunale di Sori, nella giornata di ieri, ha rigettato la mozione presentata dalla minoranza, che proponeva la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. "Conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre avrebbe senso solo se Liliana Segre avesse avuto rapporti o legami con Sori o avesse acquisito un merito particolare verso la nostra comunità" si legge nelle motivazioni, presentate attraverso una lettera, dalla maggioranza del Comune. "Inoltre - prosegue il testo - la cittadinanza onoraria conferita alla senatrice Segre sarebbe discriminatoria, perché la stessa dovrebbe concedersi a chi come lei porta ancora sull'avanbraccio tatuato il numero di matricola".
Le polemiche
La vicenda ha suscitato polemiche anche in Regione Liguria, con il consigliere di Linea Condivisa, Gianni Pastorino, che sottolinea come si tratti di "spiegazioni irricevibili". Per Pastorino, "questo episodio dimostra ancora una volta come la stragrande maggioranza delle giunte di centrodestra non voglia confrontarsi con quello che hanno rappresentato il fascismo in Italia e le deportazioni". "Negare la cittadinanza onoraria a una figura come quella della senatrice a vita Liliana Segre - prosegue - che per altro rende onore al nome dell'Italia nel mondo, credo che sia un gesto assolutamente sbagliato e mi dispiace e mi rammarica che avvenga in un paese del territorio ligure".