
Da domenica Lombardia, Sicilia e provincia Bolzano in zona rossa. In arancione 12 regioni
Cambiano i colori e dunque le restrizioni anti-Covid in base alle nuove ordinanze che ha firmato il ministro della Salute Roberto Speranza e che entreranno in vigore a partire da domenica 17 gennaio. In area gialla cinque regioni e la provincia autonoma di Trento

Bolzano, Lombardia e Sicilia nuove zone rosse. Dodici regioni in zona arancione, di cui nove nuove. Lo prevedono le nuove ordinanze che il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato e che saranno in vigore a partire da domenica 17 gennaio fino al 31 gennaio
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Le ultime modifiche al Dpcm sono state illustrate dall'esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province, precedute da una premessa del ministro della Salute Roberto Speranza: "La situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata" del virus
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Passano dunque in zona rossa due regioni e una provincia autonoma: la Lombardia, la Sicilia e Bolzano, che rimarranno "rosse" fino al 31 gennaio
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Se però a mandare in rosso la Lombardia e Bolzano sono i numeri, a far scattare le restrizioni più dure in Sicilia è la richiesta del presidente Nello Musumeci, che è stata accolta da Speranza
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Passano in area arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D'Aosta. Restano in zona arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto
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Solo 5 regioni e una provincia autonoma rimangono gialle: Molise, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e provincia autonoma di Trento
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Sono state inasprite le soglie per accedere alle zone con restrizioni: con Rt 1 o con un livello di rischio 'alto' o, ancora, con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso

Con il decreto viene introdotta la 'zona bianca', in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci - 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso - fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi

Nel nuovo Dpcm resteranno confermate diverse misure già in vigore a partire dal divieto di uscire da casa dalle 22 alle 5

Confermato il divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio. Fino al 5 marzo sarà invece ancora valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa

Sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia

Confermata anche la didattica in presenza al 50% per le scuole superiori dal 18 gennaio, anche se molte regioni si stanno muovendo con decisioni diverse

Il governo ha poi confermato il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18. Provvedimento fortemente criticato dalle Regioni: "non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori" ha detto il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori

Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti chiedano che almeno nelle zone gialle sia consentita l'attività ai soli residenti

Restano chiuse anche palestre e piscine - anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle

Rimangono chiusi anche cinema e teatri. Tornano invece le crociere ed è confermata l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali
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