"Abissine rigate", polemica sul nome del formato di pasta. La Molisana: "Ci scusiamo"

Cronaca

Critiche sui social network per la descrizione del formato di pasta nato negli anni Trenta e definito dal "sapore littorio". Il pastificio di Campobasso: "Ci scusiamo per il riferimento che ha rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della storia. Cancellare l'errore non è possibile, ci impegniamo a revisionare il nome del formato in questione attingendo alla sua forma naturale"

Le "Abissine". È questo il nome del formato di pasta che ha fatto finire il pastificio 'La Molisana', di Campobasso, al centro delle polemiche sui social network. Come ha fatto notare su Facebook il giornalista Niccolò Vecchia, la pasta è stata accompagnata da questa descrizione, ora rimossa: "Negli anni Trenta l’Italia celebra la stagione del colonialismo con nuovi formati di pasta: Tripoline, Bengasine, Assabesi e Abissine. La pasta di semola diventa elemento aggregante? Perché no!" E ancora: "Di sicuro sapore littorio, il nome delle Abissine Rigate all’estero si trasforma in “shells”, ovvero conchiglie". Dopo una giornata di commenti critici, la famiglia Ferro, titolare del pastificio, è corsa ai ripari e ha dichiarato: "Ci scusiamo per il riferimento riguardante il formato di pasta 'Abissine rigate' che ha rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della storia. Cancellare l'errore non è possibile, ci impegniamo a revisionare il nome del formato in questione attingendo alla sua forma naturale".

            

"Ci scusiamo per il riferimento riguardante il formato di pasta 'Abissine rigate' che ha rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della storia". Così, all'ANSA, i responsabili del pastificio 'La Molisana' di Campobasso. "Cancellare l'errore non è possibile, ci impegniamo a revisionare il nome del formato in questione attingendo alla sua forma naturale". 
ANSA/LA MOLISANA
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I titolari: "Nessun intento celebrativo, schede cambiate"

A finire sotto i riflettori è stato anche un altro tipo di pasta, le Tripoline n.68: “Il nome evoca luoghi lontani, esotici ed ha un sapore coloniale", si leggeva nella descrizione originale. Come scrive Repubblica, Rossella Ferro, che fa parte della famiglia titolare del pastificio e ne è la responsabile marketing, ha ulteriorimente chiarito: “Non abbiamo alcun intento celebrativo quando parliamo di questi formati storici, nati negli anni ’30. E infatti abbiamo appena provveduto a cambiare le schede descrittive dei prodotti. Siamo molto attenti alla sensibilità dell’opinione pubblica e in questo caso l’unico errore è stato non ricontrollare tutte le schede affidate all’agenzia di comunicazione". 

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Anpi Molise difende l'azienda

Sul caso è intervenuto anche Michele Petraroia, dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani italia) Molise, che ha voluto parlare a favore del pastificio. “Per chi conosce la storia della famiglia titolare del Pastificio 'La Molisana' non possono sorgere incomprensioni su un tema così delicato". "I nazifascisti ritirandosi da Campobasso - ha ricordato - distrussero la loro azienda e nel dopoguerra come spesso ricordava l'on. Alfredo Marraffini del Pci, il capostipite della famiglia Ferro partecipava alle sottoscrizioni della Festa de L'Unità. In tutti i casi è opportuno che 'La Molisana' chiarisca, se necessario anche in modo più fermo, la propria totale estraneità ad ogni riferimento col fascismo".

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