Sabato 21 novembre inizia la stagione agronomica e parte la campagna di forestazione 2020-2021 del Comune di Milano e della Città Metropolitana. Si parte con oltre 114mila piante nella Città metropolitana, di cui 28mila nel Comune di Milano che ha superato i 500mila alberi
Sabato 21 novembre è la giornata dedicata agli alberi non solo perché in Italia è la Giornata Nazionale degli Alberi (istituita dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare), ma anche perché è il giorno che segna l’avvio della nuova stagione agronomica in programma fino al 21 marzo 2021. Con essa, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, riprende Forestami la campagna di Forestazione nel Comune di Milano e nella Città Metropolitana di Milano. Progetto promosso da Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia–ERSAF, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano e Fondazione di Comunità Milano, basato su una ricerca realizzata dal Politecnico di Milano (Dipartimento Architettura e Studi Urbani), sostenuta da Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani, che ha l’obiettivo finale di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 sul territorio della Città metropolitana di Milano. La nuova stagione agronomica parte con la messa a dimora di oltre 114mila piante nella Città Metropolitana, di cui circa 28mila nel Comune di Milano.
IL SINDACO SALA: “UN GESTO DI FIDUCIA NEL DOMANI”
"Piantare anche solo un albero è un gesto di fiducia nel domani - commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala - è un investimento nel futuro dei nostri quartieri, dei nostri Comuni e del nostro Paese. Per questo motivo, in un anno particolarmente difficile a causa dell'emergenza sanitaria in corso, la Giornata Nazionale degli Alberi e l'avvio della nuova stagione agronomica acquistano un valore ancora più profondo”.
STEFANO BOERI: “GLI ALBERI MIGLIORANO LA QUALITÀ DELLA VITA
“La vera sfida, oggi, è quella legata alla Forestazione Urbana, che si presenta più che mai come una necessità fondamentale: i boschi attorno alle città, e sistemi continui di alberature importanti al loro interno, puliscono l’aria assorbendo le polveri sottili, ombreggiano le zone pubbliche evitando riscaldamenti eccessivi, riducono la CO2. Ma non solo: gli alberi migliorano la qualità della vita e della salute pubblica. C’è bisogno di un’autentica rivoluzione in termini di forestazione urbana e demineralizzazione delle superfici: portare boschi e foreste nelle città vuol dire limitare la produzione di CO2 proprio dove per gran parte viene prodotta, significa far sì che la CO2 venga sfruttata come una sorta di fertilizzante per le piante e trasformarla in ossigeno; significa offrire un contributo reale e concreto al rallentamento del riscaldamento globale e a favore dell’incremento della biodiversità. La sfida della forestazione urbana e di Forestami sta nel proporre ecosistemi urbani innovativi e sostenibili in cui natura vegetale e città si intrecciano e agiscono come un unico organismo” commenta Stefano Boeri, Presidente del Comitato Scientifico di Forestami.