Coronavirus, nuovo Dpcm: resta l'obbligo su tamponi e mascherine. Capienza mezzi all'80%

Cronaca

Confermate, in linea di massima, le decisioni già adottate col precedente decreto dello scorso 10 agosto. Devono sottoporsi obbligatoriamente a test tutti coloro che rientrano da i Paesi considerati a rischio. La mascherina va indossata sempre al chiuso e all'aperto quando non è possibile mantenere la distanza di un metro

La novità è la regola sulla capienza all’80% per i mezzi pubblici, provvedimento deciso dopo una lunga contesa con le Regioni anche in vista della riapertura delle scuole. Le conferme riguardano l’obbligo di tampone per chi rientra dai Paesi considerati a rischio e le mascherine da indossare sempre nei luoghi pubblici al chiuso e all’aperto se non è possibile rispettare il distanziamento di un metro tra le persone. Sono i principali contenuti del nuovo Dpcm sull’emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI - SPECIALE), secondo quanto riportano Corriere e Repubblica, che proroga i divieti già fissati lo scorso 10 agosto e che entra in vigore da lunedì 7 settembre.

La concessione sulle coppie internazionali

L’unica concessione rispetto al precedente decreto, secondo quanto scrive il Corriere, riguarda le coppie internazionali, che da tempo non riescono a vedersi per le restrizioni anti-contagio. Chi si trova all’estero, infatti, potrà entrare in Italia per raggiungere “la persona con cui ha una stabile relazione affettiva anche se non convivente”.

Personale della società biotecnologica Bioside di San Paolo, in provincia di Brescia, che nei mesi del lockdown ha messo a punto un kit già pronto per l'analisi dei tamponi naso-faringei, al lavoro, Brescia, 26 agosro 2020. Il rapporto tra tamponi e numero di positivi in Lombardia è pari a 1,6%. Si trovano soprattutto in due province i nuovi casi: dei 269 nuovi contagiati, 102 arrivano da quella di Milano, di cui 66 a Milano città, e 73 da quella di Brescia. ANSA/FILIPPO VENEZIA

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Confermati divieti su discoteche e stadi

Oltre all’obbligo di mascherine e di tamponi per chi rientra dai Paesi a rischio, restano confermate pure l'ordinanza varata subito dopo Ferragosto che ha imposto la chiusura delle discoteche  e disposto «l’obbligo dalle ore 18 alle 6 di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale». Restano a porte chiuse per il momento le partite di calcio e tutti gli altri eventi sportivi.

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