Battere il Covid con i guantoni da boxe in una borgata di Roma. Foto di Daniele Napolitano
Negli scatti del giovane reporter romano tutta la potenza sociale dello sport in un quartiere popolare della Capitale: "Negli anni quella palestra, nata in un edificio occupato, è diventata una comunità di aiuto reciproco. Così durante l'emergenza Coronavirus anche se il ring è stato chiuso i pugili hanno sfilato i guantoni e indossato quelli di lattice, per portare alimenti, medicine, mascherine". Foto e intervista per Lo Spunto fotografico.
Di Chiara Piotto
“La palestra popolare del Quarticciolo è nata da un ex locale caldaie dell'Ater, abbandonato per 20 anni ed occupato tre anni fa. Nel tempo è diventata molto di più di un centro per allenamenti: una comunità politica con un comitato di quartiere, un doposcuola popolare”, ci racconta il fotografo Daniele Napolitano
“Ho iniziato a fotografare le attività di questa palestra due anni fa. Ho cominciato dagli allenamenti, i guantoni, il sacco, ma erano immagini che non restituivano quello che invece vedevo ai margini dell'allenamento. Ho capito subito che quello che era davvero interessante non era il pugilato in sé, ma ciò che lo sport popolare poteva scatenare di positivo, in un quartiere molto complesso”, continua Napolitano
“Il Quarticciolo spesso viene raccontato in maniera negativa o sensazionalistica. Ci si concentra su spaccio e abbandono, mai sulle cause ed ancora meno sulle infinite soluzioni che nascono tra i lotti delle case popolari”
“Lo sport popolare, come lo intendono in questa palestra, non solo è gratuito per chi non può permetterselo. E’ la condivisione di valori diversi da quelli che vediamo nelle palestre "commerciali": qua non si fa a gara a chi è più bravo, non ci si prende gioco del compagno di lotta, si rispettano le differenze e ci si aiuta, la rabbia e la violenza non sono mai fine a se stesse”
“In un quartiere con la più alta dispersione scolastica della città, questa palestra svolge un lavoro fondamentale. Spesso si dice retoricamente che il pugilato "leva I ragazzi dalla strada", mentre qui l'idea non è allontanarsi dalla strada, ma renderla un posto migliore"
“Ho documentato lo stesso approccio anche in ‘Boxe contro l’assedio’ e ‘Basket Beat Border’, due progetti di scambio sportivo con atleti e tecnici della striscia di Gaza e del campo profughi di Shatila a Beirut. Entrambe ‘periferie’ che hanno molto in comune con le borgate romane”, aggiunge il fotografo
“Durante l'emergenza Covid, le già difficili condizioni di vita di questa borgata sono peggiorate. La palestra ha dovuto sospendere gli allenamenti, ma le attività non si sono fermate"
"I pugili si sono tolti i guantoni e hanno indossato i guanti di lattice: sia per la distribuzione di pacchi alimentari, mascherine e amuchina attraverso il comito di quartiere, che nel doposcuola, con lezioni a distanza e la distribuzione di tablet per la scuola”
“È stata la prova che lo sport può essere un motore di solidarietà e cambiamento fortissimo”, conclude Napolitano
Le sue immagini sulla palestra occupata del Quarticciolo – Roma Est - diventeranno un libro fotografico, in uscita a fine anno
Daniele Napolitano è nato nel 1990 a Roma, dove vive. Dopo aver studiato alla Scuola Romana di Fotografia ha lavorato per sei anni per l’agenzia Omniroma. I suoi reportage hanno spesso raccontato l’impatto sociale dello sport sulle comunità. Collabora da freelance con diverse realtà e testate italiane e internazionali
Il sito di Daniele Napolitano
Lo Spunto Fotografico è la rubrica settimanale curata da Chiara Piotto su Sky tg24 che unisce fotografia e informazione. Ogni sabato selezioniamo un progetto legato a temi di attualità e intervistiamo l’autore. #LoSpuntoFotografico è anche su Instagram, con stories dedicate ogni sabato mattina. Le trovate in evidenza sull’account @skytg24
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