Nel nuovo decreto illustrato da Conte è stata confermata la proroga della chiusura delle aule, la maturità invece si farà in presenza. Ministro Azzolina: "Grande dolore ma ce lo impone senso di responsabilità". Mattarella: "Chiusura una ferita per tutti"
Le scuole non riapriranno fino a settembre, come annunciato dal presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa sulla fase due dell'emergenza Coronavirus. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - COSì SARANNO I TRASPORTI - CHI SONO I CONGIUNTI E CHI POTREMO RIVEDERE). La notizia è stata poi confermata dal ministro dell’istruzione Lucia Azzolina in un post su Facebook, ribadendo che “è un grande dolore, per me, dover tenere le scuole chiuse. Ce lo impone il senso di responsabilità. Per ripartire, domani, più forti”. La maturità invece, ha assicurato il premier, si svolgerà in presenza. Misura condivisa dalle province, che però chiedono un incontro con la ministra per organizzare in sicurezza i colloqui.
Il messaggio di Mattarella: "Chiusura è ferita per tutti"
"Le scuole chiuse sono una ferita per tutti, ma anzitutto per voi ragazzi, per i vostri gli insegnanti e per tutti coloro che giorno per giorno partecipa alla vita di queste comunita'". Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un video messaggio inviato a #maestri, trasmissione di RaiTre. "A voi, ragazze e ragazzi, il mio incoraggiamento. Buone lezioni a tutti! E, per chi si prepara agli esami, in bocca al lupo!", ha concluso.
De Pascale: "Impensabile rinviare tutto a settembre"
"Condividiamo la decisione di svolgere gli esami di maturità in presenza, ma servono immediatamente le indicazioni necessarie per riorganizzare le scuole in modo che abbiano tutti i dispositivi di sicurezza necessari- avverte il Presidente dell'Upi Michele de Pascale - Su infanzia e adolescenza impensabile però rinviare tutto a settembre".
"Scuola continua ad essere grande assente dal dibattito"
"La scuola continua ad essere la grande assente del dibattito - sottolinea de Pascale - e nonostante i ripetuti appelli sollevati da Upi, da ultimo ieri nella riunione della Cabina di regia Fase 2, il tema della riorganizzazione della scuola per l'immediato continui a non essere considerata questione da affrontare. Non si può pensare di non parlare di scuola, demandando il tutto alle indicazioni sulla riapertura a settembre che verranno dal Comitato dei tecnici del Miur: anche la scuola deve stare a pieno titolo nel cronoprogramma del Governo sulla fase 2".
"Serve una risposta anche sui centri estivi"
"Anche ieri alla Cabina di regia su questi temi, come sulla proposta delle Province sulla verifica dell'opportunità di riapertura di edifici scolastici per assicurare alle famiglie in grandi difficoltà, almeno i servizi estivi, non abbiamo avuto risposte- continua poi il presidente Upi - Chiediamo al ministro Azzolina e al viceministro Ascani di convocare entro il 4 di maggio un incontro con Regioni, Province e Comuni in cui affrontare le questioni di stretta attualità inerenti la gestione dei servizi scolastici, dalla materna alle superiori, nell'immediato. Gli studenti, le famiglie e tutto il mondo della scuola hanno bisogno di risposte subito".
Il parere dell’Iss
Anche il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro è intervenuto sul tema, spiegando che "le scuole rappresentano un rischio significativo rispetto alla circolazione del virus. Adesso è presto per dire quale sarà la situazione a settembre". Sui centri estivi, inoltre "ad oggi non ci sono le condizioni per pensare di riaprirli quest'estate. Poi vediamo come evolvono i dati”, ha concluso.