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Mafia a Foggia, Lamorgese: "Task force della Dia per ridare fiducia ai cittadini"

Cronaca

La ministra dell’Interno è intervenuta sul tema della criminalità organizzata locale dopo la relazione della Direzione investigativa antimafia e i due attentati. “Il 15 febbraio inaugureremo una sezione operativa in città, nel frattempo invio immediato di rinforzi”

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Una “task force” della Dia, la Direzione investigativa antimafia, a Foggia per “restituire fiducia ai cittadini”. È quanto ha annunciato in un'intervista a La Stampa la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, all’indomani della relazione semestrale al Parlamento della Dia in cui veniva evidenziato un “contesto ambientale omertoso e violento”, dovuto al legame dei gruppi criminali con il territorio, ai rapporti familistici dei clan e alla “massiccia presenza di armi ed esplosivi”. Lamorgese ha spiegato che lo Stato “farà la sua parte” nella lotta alla criminalità organizzata locale: il prossimo 15 febbraio sarà inaugurata una sezione operativa della Dia in città, con “una ventina di investigatori”, e nel frattempo è stato concordato dal Viminale con il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, di inviare sul territorio nell’immediato “consistenti rinforzi per accompagnare questa reazione e dare un segnale tangibile alla comunità”. Nei giorni precedenti Cristian Vigilante, testimone in un’inchiesta della Dda contro la criminalità organizzata foggiana, aveva subito due attentati dinamitardi. (IL FRATELLO A SKY TG24: NOI MODELLO PER IL SUD)

Trasferire i poteri dell’Antimafia

Alla domanda sull’eventuale intenzione del Viminale di rafforzare la procura di Foggia attribuendole anche i poteri dell’Antimafia, che oggi dipendono da Bari, Lamorgese ha risposto di voler fare “un passo alla volta”. “Intanto - ha detto - vediamo che risultati darà la sezione della Dia. Penso che uno Stato, per essere tale, non deve muoversi sull’onda dell’emozione, ma ponderare bene i suoi passi, valutare gli interventi. E quando decide, deve essere conseguente. Non devono essere solo parole”.

Lamorgese: “C’è paura nella cittadinanza”

La ministra ha poi evidenziato che nel Foggiano sono calati i cosiddetti reati-spia, cioè quelli dietro i quali potrebbero nascondersi associazioni di tipo mafioso. “In due anni - ha detto Lamorgese - sono diminuite le denunce per estorsione. Invece sono aumentati gli incendi dolosi. C’è un problema di paura nella cittadinanza. Con pacatezza, bisogna ragionare sugli interventi”. La titolare del Viminale ha poi detto di non credere che la situazione di Foggia sia stata sottovalutata nei mesi scorsi e di non voler “fare polemiche con nessuno”. “Certe indagini - ha spiegato - richiedono tempo, occorre costruirle bene”.