Sport e Salute: assegnati i 280 milioni di risorse per il 2020, circa 25 al “sociale”

Cronaca
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Distribuiti contributi pubblici al mondo dello sport: 7 mln a progetti scolastici, 249,8 a federazioni sportive nazionali, 23,2 ad altri organismi sportivi. Di questi, circa 18 mln per le iniziative di “Sport per tutti”. Sabelli: “20-21% in più rispetto a risorse 2019”

Sport e Salute (la società che ha sostituito Coni Servizi) ha distribuito i 280 milioni di risorse pubbliche al mondo dello sport per il 2020. Circa 25 milioni andranno al “sociale”. L’assegnazione agli organismi sportivi dei contributi pubblici per il prossimo anno è stata deliberata dal Consiglio di amministrazione. “Per la prima volta – si legge in una nota – trova spazio la funzione sociale dello sport”. In sostanza, sono stati assegnati più soldi allo sport di base, privilegi per le fasce a basso reddito, ai giovani e agli over 64, ma salvaguardando le federazioni già al lavoro in vista di Tokyo 2020.

7 milioni per la scuola

Sport e Salute è la nuova Spa a cui la Riforma dello sport ha assegnato i compiti della ex Coni Servizi (sottraendo, quindi, al Coni il ruolo di ente erogatore). Sui 280 milioni complessivi, 25 milioni vanno allo sport sociale. In particolare, sono stati assegnati 7 milioni ai progetti scolastici (come "Sport di Classe" e "Scuole aperte allo sport", destinati all’educazione motoria nella scuola primaria e secondaria) e circa 18 milioni (all'interno dei restanti 273, in quota parte per ciascun organismo) per le iniziative rientranti in "Sport di tutti", il programma mirato a diffondere lo sport e gli stili di vita sani in tutte le fasce della popolazione.

Alle federazioni sportive 250 milioni

Le federazioni sportive nazionali, invece, riceveranno per l’anno sportivo 2020 249,8 milioni. La cifra – spiega il comunicato – “è basata esclusivamente su criteri oggettivi e misurabili, con un'applicazione integrale del Modello Algoritmico elaborato dalle Federazioni e l'eliminazione di ogni elemento di discrezionalità". Per quanto riguarda il metodo, “l'ulteriore novità è rappresentata dall'inclusione nel calcolo del modello algoritmico di tutti i contributi che venivano a vario titolo riconosciuti alle Federazioni sportive”. “Tale scelta – spiega Sport e Salute – risponde a un più stringente criterio di efficienza complessiva del sistema perché non è a ‘copertura costi’ ma ‘a premio’ dei risultati sportivi, ottenuti in rapporto alle risorse totali impiegate e ai relativi costi e riconosce alle Federazioni la completa autonomia gestionale e la conseguente piena assunzione di responsabilità". Anche in considerazione dell'anno olimpico, poi, si è garantito che nessuna Federazione avesse meno risorse dell'anno precedente.

Agli altri organismi sportivi 23,2 milioni

Ci sono, poi, 23,2 milioni di euro che vanno agli altri organismi sportivi. Sono così divisi: 3,8 milioni vanno alle Discipline Sportive Associate; 15,6 milioni per gli Enti di Promozione Sportiva; 3,2 milioni per i Gruppi Sportivi civili e militari; 0,6 milioni per le Associazioni Benemerite.

Da ottobre 340 milioni agli organismi sportivi

Le risorse assegnate oggi vanno a sommarsi ai 60 milioni di contributi aggiuntivi decisi lo scorso 18 ottobre: il totale, quindi, è di 340 milioni (di cui "circa 40 milioni destinati a iniziative di inclusione sociale"). Un concetto sottolineato anche da Rocco Sabelli, presidente e ad di Sport e Salute. “Aggregando l'assegnazione dei 60 milioni di extra del 18 ottobre scorso, ai 280 milioni stanziati oggi per il 2020, nel giro di un mese e mezzo sono stati assegnati 340 milioni di euro al mondo dello sport. Questo grazie alla legge che è stata fatta, legata alla capacità di autofinanziamento. Significa il 20-21% in più rispetto alle risorse dello scorso anno”, ha detto al termine del cda. Ha poi spiegato che "al calcio vanno 36 milioni. La base è trasparente, non c'è 'discrezionalità', mentre finora era stata una decisione 'negoziata'".

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