In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Emanuele Castrucci, chi è il docente di Siena finito nella bufera per i tweet su Hitler

Cronaca

Professore ordinario di Filosofia del Diritto e Filosofia politica all'Università di Siena, dichiaratamente antisemita, su Twitter ha più volte condiviso messaggi filonazisti e razzisti. Ha fatto appello alla "libertà di pensiero” per difendersi dalle accuse

Condividi:

Emanuele Castrucci, nato a Monterosso al Mare (La Spezia) nel 1952, è un filosofo e saggista italiano. Professore ordinario di Filosofia del Diritto e Filosofia politica all'Università di Siena, è finito nella bufera quando, il 2 dicembre 2019, in seguito a diverse segnalazioni è emerso che su Twitter ha condiviso alcuni messaggi inneggianti ad Adolf Hitler e al nazismo

I suoi studi

Prima di Siena, Castrucci ha insegnato nelle Università di Firenze (1981-1989) e Genova (1990-1997). I suoi studi riguardano principalmente l'antisemitismo, l'apologia del nazismo, la storia delle idee giuridico-politiche, avendo come oggetto temi quali: le origini e le forme del pensiero giuridico europeo moderno, la ricostruzione delle linee fondamentali della teoria dello Stato tedesca del primo Novecento, le radici giuridiche e teologiche della tradizione culturale dell'Occidente. La sua ricerca riguarda inoltre alcuni aspetti costitutivi della dimensione contemporanea, quali i presupposti antropologici del politico, i fondamenti dello jus publicum Europaeum, la critica dell'ideologia dei diritti dell’uomo.

Allievo di Roman Schnur

Dichiaratamente antisemita e allievo di Roman Schnur, ha contribuito alla diffusione in Italia del pensiero di Carl Schmitt, curando l'edizione italiana de Il nomos della terra nel diritto internazionale dello jus publicum Europaeum (Milano, Adelphi 1991, con lo storico della filosofia Franco Volpi) e di Legge e giudizio. Uno studio sul problema della prassi giudiziale (Milano, Giuffrè 2016). La ricerca di Castrucci è legata a filoni di pensiero riconducibili alla rivoluzione conservatrice europea.

I tweet filonazisti

Su Twitter il docente non fa mistero delle sue posizioni filonaziste. Tra gli ultimi tweet condivisi da Castrucci, una foto del dittatore nazista con il suo pastore tedesco Blondi: "Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo", ha scritto, salvo poi rimuovere il tweet in seguito alle polemiche che ne sono derivate. Il 30 novembre, invece, aveva pubblicato una frase di Corneliu Zelea Codreanu, il fascista rumeno fondatore della Guardia di ferro: ”Non c'è nulla che i giudei temano più dell'unità di un popolo". Castrucci parla tra l'altro anche dei Protocolli dei Savi di Sion, falso documento antisemita confezionato dai servizi segreti russi dello Zar facendo la seguente considerazione: "I fatti descritti sono veri o falsi? Dal momento che quanto accade oggi nel mondo è la prova evidente che sono veri". Quando si è scatenata la polemica per il suo account, il docente ha replicato: "I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l'intera civiltà europea”.

Gli ultimi commenti sui social

Oggi ha invece fatto appello alla "libertà di pensiero" e ha spiegato che quanto scritto su Twitter sono "opinioni del tutto personali", espresse "fuori dall'attività di insegnamento". Motivi per i quali ha rifiutato, via mail, un incontro con il suo direttore del dipartimento di giurisprudenza, Stefano Pagliantini, che aveva proposto l'appuntamento per un chiarimento. "Il re è nudo, ma da sempre guai a chi lo dice", ha scritto poi su Twitter dopo che si è sollevata la bufera, con il rettore dell’Università che ha già annunciato la predisposizione di provvedimenti disciplinari. Poco prima Castrucci ha ritwittato il seguente commento: "Hanno creato un caso che non c'è; siamo nel mezzo di una crisi profonda, e tutto fa brodo pur di distogliere l’attenzione".