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Cori razzisti, Balotelli: "Non ho accusato Verona ma pochi scemi"

Cronaca

''Di sicuro non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo’’, spiega il calciatore in un’intervista tv in cui torna sugli insulti ricevuti domenica scorsa. “Sono italiano, e dovrei tornare in Nazionale”, aggiunge

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''Non è bello ma non ho accusato il Verona, non ho accusato la Curva del Verona. Ho accusato pochi scemi che lo hanno fatto e li ho sentiti. Ho accusato quei co****** e basta. Di sicuro non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo'': è quanto dice Mario Balotelli in un estratto dell'intervista a Le Iene in onda questa sera, in cui l’attaccante del Brescia torna sugli insulti razzisti di domenica. ''Dico la verità: lo stadio del Verona e i tifosi del Verona - aggiunge - mi stanno anche simpatici con i loro sfottó. Ma se vuoi distrarre un giocatore, lo puoi fare in mille modi, non così. Così non va bene. Così non ci siamo’'.

"Sono italiano, e dovrei tornare in Nazionale"

''Non dico che sono diverso dagli altri giocatori a cui hanno fatto gli stessi cori, gli stessi ululati ma il problema è che io sono italiano, dovrei tornare in Nazionale’’, sottolinea poi Balotelli. ''I pochi, perché ripeto sono sempre pochi gli scemi - puntualizza - ma ci sono, che lo hanno fatto sono delle teste di ca... A sfondo razzista non ci sta, non c'è mai stato e mai ci starà'' .