Stella Manente insultata per aver invocato Hitler al Gay Pride. Pm: giustificato chi reagì

Cronaca

La modella era rimasta bloccata nel corteo milanese, lamentandosi su Instagram: "Sarebbe dovuto esistere Hitler!". A causa delle sue parole, aveva ricevuto molti insulti e aveva sporto denuncia per diffamazione. Ma la denuncia ora è stata archiviata

Chi l'ha insultata non può essere perseguito penalmente, perché ha agito in risposta a un comportamento ingiusto. È questa, in sintesi, la motivazione con cui la procura di Milano ha chiesto l'archiviazione della denuncia contro ignoti per diffamazione, minaccia aggravata e molestie presentata dalla modella e influencer Stella Manente. La donna, durante l'ultimo Gay Pride che si è tenuto lo scorso giugno a Milano, aveva invocato il dittatore nazista Adolf Hitler sul suo profilo Instagram, perché a causa del corteo, rischiava di perdere il treno.

Le dichiarazioni dell'influencer e la sua denuncia

"Io sto perdendo il treno per colpa di ‘sta massa di ignoranti... andate tutti a morire! Sarebbe dovuto esistere Hitler! Perché non esiste più Hitler?", aveva detto la modella in una delle sue story su Instagram, dove conta oltre 220mila seguaci. La giovane, dopo avere ricevuto molti insulti a causa della sua dichiarazione, si era scusata, ma poi aveva deciso di sporgere denuncia contro chi l'aveva offesa. Il pm di Milano, Mauro Clerici, ha però chiesto l'archiviazione: "Il  comportamento della denunciante - si legge - costituisce palesemente un fatto ingiusto perché evocare ad alta voce Hitler nel corso di una manifestazione quale il Gay Pride significa evocare e giustificare le persecuzioni naziste contro gli omosessuali".

Pm: chi ha reagito è giustificato

L'influencer inoltre "ha dato ulteriore seguito dandovi pubblicità su Instagram e pertanto le numerose persone che hanno reagito a tale condotta, contro cui viene presentata denuncia, appaiono giustificate dal disposto di cui all'art. 599 c.p.". L'articolo, nello specifico, prevede che non "sia punibile chi ha commesso alcuno dei fatti preveduti dall'articolo 595 (diffamazione, ndr) nello stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso".

Il caso delle offese a Fedez e Chiara Ferragni

La decisione sul caso di Stella Manente arriva a una settimana di distanza da quella sulla vicenda del rapper Fedez (FOTOSTORIA) e di Daniela Martani, concorrente del Grande Fratello 2009. Le due vicende sono diverse, ma al centro di entrambe c'è il tema degli insulti sui social network. Nel caso di Fedez e Martani, la donna su Twitter aveva definito il rapper e la moglie Chiara Ferragni “idioti palloni gonfiati”. Il cantante l'aveva querelata per le sue parole, ma la procura di Roma ha chiesto l'archiviazione. La motivazione? Secondo i pm i social, in quanto non autorevoli, godono di "scarsa considerazione e credibilità" e perciò non "sono idonei a ledere la reputazione altrui". I legali di Fedez e Ferragni hanno bollato la tesi come "assurda".

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