Indossò maglietta con scritta "Auschwitzland", Selene Ticchi a processo il 20 marzo

Cronaca

La militante di Forza Nuova era stata condannata con un decreto penale del Gip a 4 mesi, commutati in una multa di 9mila euro, ma si è opposta. Intanto il movimento neofascista l'ha reintegrata dopo averla sospesa per 7 mesi

Inizierà il 20 marzo il processo a Selene Ticchi D'Urso, la militante di Forza Nuova indagata dalla Procura di Forlì dopo che il 28 ottobre del 2018 aveva indossato la maglietta con la scritta “Auschwitzland” durante il raduno dei nostalgici fascisti a Predappio. Ticchi era stata raggiunta a febbraio da un decreto penale di condanna, emesso dal Gip, a quattro mesi, commutati in una multa di 9mila euro, ma la militante si è opposta alla sanzione. È la stessa Ticchi, che sarà difesa dall'avvocato Daniele D'Urso, a dare notizia dell'opposizione e della data dell'udienza.

Reintegrata in Forza Nuova

Ticchi, dopo il 28 ottobre scorso, è stata sospesa per sette mesi da Forza Nuova, poi da giugno è stata reinserita nel ruolo di coordinatore del dipartimento femminile di Bologna e responsabile bolognese per l'associazione Evita Peron. Nelle scorse settimane Facebook ha chiuso il suo profilo personale e quello dell'associazione, di cui era amministratrice.

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