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Figlio Salvini su moto d’acqua, Gabrielli: "Verifiche su limitazione diritto di cronaca"

Cronaca

Il capo della polizia: “Vicenda un po’ amplificata, ci sono decine di immagini di nostri mezzi utilizzati anche da ragazzini. Ma sto approfondendo se c'è stata limitazione al diritto di informazione”. Il vicepremier: “Non vedo rischi per la libertà di stampa in Italia”

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“La vicenda mi sembra un po' amplificata, ma ho chiesto un approfondimento su alcuni aspetti”. Il caso del figlio di Matteo Salvini, che a Milano Marittima ha fatto un giro sulla moto d’acqua della polizia, fa ancora discutere. A parlarne questa volta è Franco Gabrielli. “Vi potrei portare decine di immagini di nostri mezzi che vengono utilizzati anche da ragazzini. Quindi questo aspetto mi interessa il giusto. Mi preoccupa di più quando c'è una limitazione al diritto di cronaca, che ritengo debba essere posto al centro. In questa vicenda, quindi, c'è solo una cosa che mi interessa e che sto approfondendo: se c'è stata una limitazione al diritto di informazione e cronaca", ha detto il capo della polizia. Poco dopo è arrivata la replica di Salvini. "Non vedo rischi per la libertà di stampa in Italia, onestamente. Se ci sono delle indagini, aspettiamole. Che lascino fuori i bambini e se la prendano con me", ha detto.

Gabrielli: “Chiesto un approfondimento”

Le polemiche sono nate dopo che Repubblica ha pubblicato un video in cui si vede il figlio del ministro dell'Interno, a Milano Marittima, salire a bordo della moto d’acqua con un agente e fare un giro. “Errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti”, si è giustificato il leader della Lega. Ma altre critiche sono piovute addosso al vicepremier e agli agenti quando i giornalisti presenti a Milano Marittima hanno raccontato di essere stati minacciati e diffidati dal continuare a girare e poi diffondere le immagini. Proprio su questo aspetto, quindi, Gabrielli ha detto di aver “chiesto un approfondimento”. A chi gli ha chiesto se i poliziotti facevano parte della scorta di Salvini, poi, Gabrielli ha risposto: “Lo stiamo approfondendo. Sia sotto il profilo penale che disciplinare faremo tutte le valutazioni. Perché se ci sono state delle minacce e degli atteggiamenti fuori dall'azione ordinaria ci sono anche profili penali”.