Ex Ilva, ArcelorMittal: “Governo lavora a immunità”. Di Maio smentisce

Cronaca

Il direttore finanziario della società annuncia di aver ricevuto dall’esecutivo rassicurazioni su un nuovo provvedimento per ripristinare l'immunità ambientale. Ma il ministro nega: “Falso. Quella norma non tornerà mai più”

La questione dell’immunità è ancora al centro della disputa fra ArcelorMittal e il ministero dello Sviluppo economico. Da un lato, il direttore finanziario della società, Aditya Mittal, ha fatto sapere di aver ricevuto rassicurazioni dal governo su un nuovo provvedimento per ripristinare l'immunità ambientale per lo stabilimento di Taranto. Dall’altro, il ministro Luigi Di Maio nega e ribadisce: "A Taranto abbiamo abolito l'immunità penale che aveva introdotto il Pd. Proteggeva chi gestiva quello stabilimento anche in caso di responsabilità da morti sul lavoro o disastri ambientali. Oggi qualcuno ha detto che l'immunità tornerà. È falso".

Le due posizioni sull’immunità

"Devo dire che (il governo, ndr) è stato molto costruttivo con noi e sta lavorando a una nuova legge che ripristini l'immunità", ha detto Mittal durante la conference call sui conti. "Sono al lavoro, non sappiamo esattamente quando il provvedimento sarà legge ma ci hanno dato indicazione che sarà prima" della scadenza d'inizio settembre, ha aggiunto il direttore del colosso industriale. Subito dopo però fonti del Mise e lo stesso Di Maio hanno smentito "categoricamente che vi sia allo studio un provvedimento per ripristinare l'immunità per l'ex Ilva di Taranto". “Quella norma mostruosa non tornerà mai più. Chi è responsabile della morte sul lavoro di un operaio o decide di non mantenere gli impegni presi sugli adeguamenti ambientali, d’ora in poi pagherà. Sempre. Se ne facciano tutti una ragione”, ha scritto Di Maio su Twitter.

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