Nel comune si vota il 26 maggio. Indagata per falso ideologico, Spanò oggi è a capo della lista in cui compare anche l'ex primo cittadino Lucano.
Maria Spanò, candidata sindaco di Riace, ex assessore nella giunta guidata da Domenico Lucano, a poco più di una settimana dalle elezioni amministrative ha ricevuto un avviso di garanzia in relazione all'inchiesta "Xenia" che ha coinvolto anche lo stesso Lucano ( CHI E' L'EX SINDACO DI RIACE SIMBOLO DELL'ACCOGLIENZA - LA NUOVA INDAGINE PER TRUFFA E FALSO - LUCANO A SKY TG24: CHIUDERE I PORTI NON E' LA SOLUZIONE). Spanò è indagata per falso ideologico in concorso con Lucano perché, è scritto nel capo di imputazione della Procura di Locri, rilasciavano carte d'identità a soggetti stranieri privi dei previsti requisiti, attestando falsamente che fossero residenti a Riace e muniti del permesso di soggiorno".
La difesa del suo legale
Secondo l'avvocato di Spanò le accuse si riferiscono alla firma apposta dall'ex assessore a "due documenti già preparati dagli uffici comunali e sui quali la mia assistita non ha svolto alcuna pratica". Per questo, ha proseguito il legale, "domani chiederà subito alla Procura che venga sentita per chiarire tutto". Spanò ha ricevuto ora l'avviso di garanzia perché la sua posizione era stata stralciata: il suo legale infatti aveva inizialmente eccepito la mancata notifica dell'avviso di conclusione indagini: situazione analoga anche per altri due indagati, Annamaria Maiolo e Valentina Micelotta, accusate di associazione per delinquere, abuso d'ufficio, truffa e peculato.
Il comitato in difesa di Spanò
Intanto il Comitato 11 Giugno, nato per difendere l'esperienza di Riace e di Mimmo Lucano, spende parole a difesa dell'ex assesssore e denunciando "una preoccupante entrata a gamba tesa nelle vicende politiche e democratiche del Comune di Riace".