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Sparò e uccise ladro ad Arezzo, la Procura chiede l'archiviazione

Cronaca

Il gommista di Monte San Savino, che colpì uccidendolo un 29enne moldavo, è indagato per eccesso di legittima difesa. La richiesta dei pm non si basa sulle nuove norme in materia ma sul vecchio impianto normativo. La decisione sul procedimento ora spetta al gip

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La procura di Arezzo ha depositato la richiesta di archiviazione per Fredy Pacini, il gommista di 57 anni di Monte San Savino, nei pressi di Arezzo, che il 28 novembre scorso sparò alcuni colpi di fucile uccidendo Vitalie Tonjoc, 29 anni, moldavo, che si era introdotto nella sua rivendita di gomme e biciclette probabilmente per rubare. Il pubblico ministero Andrea Claudiani ha firmato la richiesta di archiviazione per legittima difesa putativa. La richiesta di archiviazione si è basata però non sulla nuova legge sulla legittima difesa, ma sul vecchio impianto normativo. Fredy Pacini era stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

Secondo il pm situazione di effettivo pericolo

In base alle indagini, secondo il pm, il gommista quando sparò riteneva di essere in una situazione di effettivo pericolo: Vitalie Tonjoc si era introdotto di notte nella sua rivendita dove Pacini dormiva da mesi per aver subito svariati tentativi di furto. Cinque i colpi esplosi per scoraggiarne le intenzioni uno dei quali raggiunse il 29enne alla femorale uccidendolo per uno choc emorragico. Adesso spetterà al gip decidere in merito alla richiesta di archiviazione.

La vicenda

Lo scorso 28 novembre, intorno alle 4 di mattina, Pacini, titolare di un'azienda di pneumatici, ha sparato a uno dei due ladri scoperti all'interno della sua azienda. L'uomo, raggiunto dai colpi di pistola, si è poi accasciato nel cortile dell'azienda.  È morto per uno choc emorragico mentre scappava, a causa di un proiettile che ha colpito l'arteria femorale. L'altro malvivente è riuscito a fuggire. Pacini dormiva nella sua ditta dopo aver subito, secondo il suo legale, 38 furti in pochi mesi. Secondo i carabinieri, però, erano sei dal 2014 le denunce per furto consumato o tentato che risultano formalmente presentate all'Arma di Cortona. Dopo i fatti Pacini è stato indagato per eccesso di legittima difesa.