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Ryanair, Tar accoglie ricorso della compagnia: il bagaglio a mano resta a pagamento

Cronaca

Sospeso il provvedimento cautelare dell'Antitrust, arrivato il 31 ottobre, che bloccava il supplemento sulle valigie. Fissata, spiega Altroconsumo, “un'udienza di merito” per il 27 febbraio: nel frattempo i passeggeri devono pagare il bagaglio a mano a parte

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I passeggeri di Ryanair devono pagare il bagaglio a mano a parte. Almeno fino al 27 febbraio. Il Tar del Lazio, infatti, ha accolto il ricorso della compagnia irlandese e ha sospeso il provvedimento cautelare dell'Antitrust, arrivato il 31 ottobre, che bloccava il supplemento sulle valigie (anche per la compagnia ungherese Wizzair). Ad annunciarlo è stato Altroconsumo. Il Tar, ha aggiunto, ha fissato “un'udienza di merito” per il 27 febbraio per valutare il ricorso di Ryanair contro la sospensiva dell'Autorità. In attesa della decisione finale, i passeggeri dovranno pagare il bagaglio a mano a parte.

Va avanti procedimento dell'Antitrust per pratica commerciale scorretta

Nel frattempo, sottolinea Altroconsumo, va avanti il procedimento principale dell'Antitrust per pratica commerciale scorretta. “La pratica del sovrapprezzo per i bagagli introdotta da Ryanair e operativa dal 1 novembre è fumosa e non fa capire al consumatore quale sia il costo effettivo complessivo del biglietto del viaggio”, aggiunge Altroconsumo. L'associazione dei consumatori, poi, raccomanda ai viaggiatori che hanno già acquistato il biglietto di conservare le prove dei pagamenti.

Le nuove regole dovevano entrare in vigore l’1 novembre

Le nuove regole di Ryanair sui bagagli a mano, annunciate a fine agosto, dovevano entrare in vigore l’1 novembre 2018, ma l’Antitrust - dopo l’avvio di un procedimento istruttorio - aveva deciso di sospenderle in via cautelare il 31 ottobre. L'autorità garante della concorrenza e del mercato, in una nota, aveva spiegato che “la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, quale il bagaglio a mano, fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con le tariffe delle altre compagnie, inducendo in errore il consumatore". Dopo la decisione dell’Authority, Ryanair ha dovuto sospendere provvisoriamente il supplemento di prezzo ma ha fatto ricorso.