Il rettore della Normale di Pisa: “Impossibile promuovere le donne”
CronacaVincenzo Barone, alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno accademico, denuncia: "Ogni volta che si tratta di valutare o proporre il nome di una docente si scatena il finimondo: calunnie, lettere anonime e notizie false diffuse ad arte"
Promuovere le donne alla Normale di Pisa? Un’impresa impossibile. Lo denuncia proprio il rettore della scuola superiore universitaria toscana, Vincenzo Barone. "Ogni volta che si tratta di valutare o proporre il nome di una donna per un posto da docente, si scatena il finimondo”. Le parole di Barone arrivano alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno accademico 208. Alla Normale su 40 docenti solo sette sono donne. E il rettore racconta di un clima di ostilità e di rivalità all’interno dell’ateneo nei confronti delle docenti e non solo.
"Lettere anonime per colpire pure candidati uomini"
Quando si fa il nome di una donna per una cattedra, alla Normale di Pisa, "si parla di tutto - spiega Barone in un’intervista a Quotidiano.net - meno che di preparazione, merito e competenze, che dovrebbero essere i soli criteri per valutare un accademico". Si tratta spesso, fa sapere, "di calunnie belle e buone, con l'aggiunta, come accaduto in anni recenti, di lettere anonime e notizie false diffuse ad arte". E sui contenuti riferisce: "Offensivi, con espliciti riferimenti sessuali, volgari e diffamatori. Anche se missive anonime sono state utilizzate per colpire pure candidati uomini", ma "se per gli uomini in genere il copione è quello di additare il maestro che vuole proteggere l'allievo prediletto - aggiunge - per le donne c'è l'aggiunta di risvolti volgari e riferimenti alla vita privata, del tutto inaccettabili e per di più falsi. Non mi stupirei, visto il clima, di vedere prima o poi anche attacchi magari sulle tendenze omosessuali di qualcuno".