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Fermati e poi rilasciati 16 migranti della Diciotti a Roma

Cronaca
Il tweet di denuncia di Medici senza frontiere (Profilo Twitter Medici senza frontiere)

In 17 sono stati accompagnati all'Ufficio immigrazione di Roma per essere identificati. Di questi, 16 eritrei erano a bordo della nave sbarcata a Catania. Salvini: "Altro che 'scheletrini che scappano dalla guerra': una storia falsa"

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Erano in fila per essere visitati da personale di Medici Senza Frontiere al presidio dei volontari del Baobab, nei pressi della stazione Tiburtina a Roma, quando sono stati individuati e 'prelevati' dalla polizia. Rintracciati a Roma 16 migranti della nave Diciotti che si sono allontanati nei giorni scorsi dal centro di accoglienza di Rocca di Papa. Sono stati accompagnati all'Ufficio immigrazione, fotosegnalati e poi rilasciati. I 16 avrebbero fatto richiesta di asilo politico. Un altro migrante era stato fermato con loro, un siriano di 65 anni, anche lui richiedente asilo.

Salvini: altro che scheletrini

A dare conferma dell'operazione era stato lo stesso ministro dell'Interno Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona aggravato proprio per il caso Diciotti. "Poverini in fuga dalla guerra? No, clandestini in fuga dalla legge - ha sottolineato il ministro dell'Interno - Alcuni immigrati che erano sulla Diciotti sono stati rintracciati a Roma: rifiutano l'aiuto e pretendono di circolare senza documenti e senza rendere conto di nulla. Cosi', abbiamo la conferma che la storia degli 'scheletrini che scappano dalla guerra è una farsa".

Protesta l'opposizione

L'episodio ha innescato subito reazioni. "Quanto successo al Baobab ai migranti in fila per analisi mediche è la dimostrazione dell'accanimento di Salvini contro uomini e donne già sequestrati sulla nave Diciotti - ha detto  Stefano Fassina di LeU - Vorrei ricordare a Salvini che non sono nè fuggitivi né ricercati ma migranti 'in transito' verso altri Paesi. Ancora una volta, un ringraziamento ai volontari di Baobab experience e Msf: suppliscono all'assenza delle istituzioni pubbliche" ha concluso. E il senatore Pd Edoardo Patriarca ha sottolineato come "ai migranti della Diciotti debba essere garantito l'accesso alle cure, visto che erano in fila al presidio di Msf: il ministro dice che queste persone hanno violato la legge, ci precisi quale perche' e' chiaro che non si tratta di persone detenute".

La denuncia del centro

A denunciare quello che stava accadendo al presidio vicino la stazione Tiburtina sono stati stamattina proprio i volontari del Baobab. "Agenti in tenuta antisommossa hanno caricato di forza i ragazzi sul bus mentre questi erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere - si leggeva in un post su Facebook di Baobab - La polizia ha confermato di essere alla ricerca dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti. I sedici ragazzi ora sono all'ufficio immigrazione di via Patini insieme ad operatori legali e avvocati che impediranno l'operazione illegale che si vuole mettere in atto: costringerli a tornare al centro di Rocca di Papa". "È una inaccettabile violazione del diritto alle cure mediche. L'operazione ha anche violato confidenzialità medica”, scrive invece su Twitter Medici senza Frontiere.

Poi nel pomeriggio i volontari  hanno tirato un sospiro di sollievo. "Tutti e 16 i migranti eritrei erano provenienti dalla Diciotti e dopo essere stati nuovamente fotosegnalati, sono stati rilasciati dalle forze delle forze dell'ordine e stanno facendo rientro al campo informale e presidio di Baobab Experience a Tiburtina. Questa è per noi la conferma che si è trattato di un'operazione spot", ha detto Andrea Costa coordinatore di Baobab Experience. 

75 il numero degli irreperibili

Secondo l’ultimo aggiornamento del Viminale, sono complessivamente 75 i migranti che si sono "dileguati", sui 143 provenienti dalla nave Diciotti, trasferiti in parte nel centro di Rocca di Papa e in parte in quello di Messina. "Sui 100 immigrati che avrei sequestrato - ha attaccato Salvini in diretta Facebook - pare che 75 siano spariti. A fronte dell'accoglienza che è stata loro garantita hanno risposto sparendo, non si sono fatti identificare. Io vorrei sapere dai Saviano, Renzi, Gad Lerner, Santoro cosa ne pensano. Ringrazio i 3 milioni di amici che mi stanno dicendo 'non mollare, tieni duro'".