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Ponte crollato, Bagnasco: squarcio nel cuore, ma Genova non si arrende

Cronaca
L'arcivescovo di Genova Bagnasco durante i funerali per le vittime del crollo del ponte Morandi, 18 agosto 2018 (Ansa)

L'arcivescovo della città, ai funerali solenni per le vittime del crollo: l'anima del popolo genovese "continuerà a lottare", nonostante uno "squarcio nel cuore". E su quanto accaduto ha precisato: giustizia doverosa, ma non cancellerà tragedia - AGGIORNAMENTI

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Il ponte è crollato e Genova ha uno "squarcio nel cuore", una "ferita profonda". Ma non si arrende. È questa la descrizione del capoluogo ligure tratteggiata dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, durante i funerali solenni celebrati oggi per alcune delle vittime del crollo del ponte Morandi (LIVEBLOG). L'anima del popolo di Genova "in questi giorni - ha detto l'arcivescovo - è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare" (FOTO - VIDEO - LE VITTIME). Bagnasco, tra gli applausi, ha poi lodato "la rete organizzativa e la tempestività a tutti i livelli, istituzionale, di categoria e associazioni, la professionalità di tutti, la disponibilità generosa di molti, la forza dei feriti, la preghiera e la solidarietà che subito si sono levate da ogni parte della Diocesi, rendono visibile l'anima collettiva della nostra Città".

Bagnasco durante funerali solenni: Papa vicino

Nel ricordare la forza di Genova, Bagnasco ha spiegato che "proprio dentro a questa esperienza, che tutti in qualche modo ha toccato, si intravvede un filo di luce". "Quanto più ci scopriamo deboli ed esposti, tanto più sentiamo che i legami umani ci sono necessari: sono il tessuto non solo della famiglia e dell'amicizia, ma anche di una società che si dichiara civile". L’arcivescovo durante la cerimonia funebre, a cui hanno partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le massime autorità nazionali e locali (FOTO), ha poi parlato della vicinanza del papa alla città che ieri "con una telefonata affettuosa" ha voluto mostrare "la sua prossimità".

Arcivescovo: giustizia doverosa, ma non cancellerà tragedia

Mentre sul crollo e sulle responsabilità di quanto accaduto, Bagnasco ha ricordato che "ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire". "L'iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i 'perché' incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l'inesorabile fragilità della condizione umana", ha spiegato.

Applausi per i Vigili del fuoco 

Nelle parole dell’arcivescovo, oltre che per le vittime e i loro cari, anche un pensiero ai soccorritori che dal 14 agosto sono intervenuti nell’area del crollo. Citando i Vigili del fuoco e la loro "professionalità generosa", Bagnasco è stato interrotto da un lungo applauso dei presenti. Mentre ricordando anche chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione dopo il crollo, ha detto: "Ci auguriamo che i numerosi sfollati non solo trovino temporanea  ospitalità, ma che possano ritrovare presto il necessario calore della casa".