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Brancaleone, così il treno ha investito la mamma e i due bambini

Cronaca
Il luogo dell'incidente (Ansa)

La donna, ancora in condizioni gravissime, avrebbe tentato di raggiungere i due bambini di 6 e 12 anni sui binari prima che un regionale arrivasse e li uccidesse sul colpo. Aperta un’indagine e proclamato il lutto cittadino

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Avrebbe cercato di salvare i suoi figli, di 6 e 12 anni, inseguendoli lungo i binari, prima che arrivasse il treno e li travolgesse. In base alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, sembra che Simona Dall’Acqua, la madre di Giulia (6 anni) e Lorenzo Pipolo (12), investiti ieri da un treno regionale a Brancaleone, abbia cercato di raggiungere i due bambini per allontanarli dai binari.

La dinamica dell’incidente

Poco prima dell'arrivo del treno, la più piccola, affetta da una forma di autismo, sarebbe sfuggita di mano alla madre lungo la linea ferrata mentre i tre attraversavano i binari per raggiungere il mare. Il fratello dodicenne avrebbe a quel punto inseguito la bambina, precedendo la madre. In quel momento, però, è sopraggiunto il regionale partito da Catanzaro Lido e diretto a Reggio Calabria. Nonostante il macchinista abbia attivato la sirena e i freni, non ha potuto evitare l’impatto con le tre persone che si trovavano sui binari. I bambini sono morti sul colpo mentre la madre, investita solo di striscio, è rimasta gravemente ferita.

La donna resta in condizioni gravissime

La donna, che è ricoverata nel reparto di Rianimazione del "Grande ospedale metropolitano" di Reggio Calabria, ha riportato un importante trauma cranico e fratture multiple. È ancora in coma e le sue condizioni sono definite dai medici "gravissime". Ieri sera è stata sottoposta ad un intervento chirurgico protrattosi per alcune ore, mentre oggi la donna è stata riportata in sala operatoria per la stabilizzazione delle numerose fratture che ha subito.

Sequestrato il treno coinvolto

Nel frattempo, è stata dissequestrata la tratta ferroviaria (a binario unico e non elettrificata) compresa tra le stazioni di Brancaleone e Locri. Grazie al dissequestro, il traffico ferroviario lungo la tratta tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria è ripreso regolarmente. Resta invece sotto sequestro il treno regionale coinvolto nell’incidente. L’intenzione degli inquirenti sarebbe quella di accertare "la funzionalità del mezzo" e, in particolare, l'efficienza del sistema frenante. Il treno che ha investito la famiglia risale agli anni '80 ed è composto da due carrozze entrambe motrici, con una capienza di 63 posti ciascuna. La velocità massima che questo tipo di treni può raggiungere è di 130 chilometri orari. Per le indagini, saranno sentiti tutti i passeggeri che si trovavano a bordo del treno, oltre al macchinista e al capotreno del convoglio.

Non verrà eseguita l’autopsia sui bambini

La Procura ha deciso che non verrà effettuata l'autopsia sui corpi dei due bambini. In giornata, è arrivato a Locri l'ex marito di Simona Dall'Acqua, residente a Sondrio, padre delle vittime, dal quale la casalinga milanese si era separata alcuni anni fa. La donna conviveva da tempo con un insegnante di scuola superiore a Milano di 54 anni, originario proprio di Brancaleone, dove la coppia insieme ai tre figli della donna (c’è anche una ragazza di 16 anni che non si trovava sul luogo dell'incidente perché era rimasta a casa) erano arrivati nei giorni scorsi per trascorrere un periodo di vacanza.

Lutto cittadino

A Brancaleone per oggi è stato indetto il lutto cittadino in ricordo di Giulia e Lorenzo. A decretarlo è stata la Commissione prefettizia che regge il Comune, sciolto lo scorso anno dal Consiglio dei ministri per presunti condizionamenti della criminalità organizzata. La Commissione ha anche fatto affiggere dei manifesti in cui esprime il proprio cordoglio e quello della cittadinanza alla famiglia delle vittime. I commissari, inoltre, hanno reso omaggio, nell'obitorio dell'ospedale di Locri, alle salme dei due bambini morti nell'incidente.