Il ragazzo di origini senegalesi è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola sparati da due sconosciuti che si erano avvicinati in scooter. Uno dei proiettili è stato fermato dal cellulare che il ragazzo aveva in tasca. "Mai vista una cosa così. Razzismo? Penso di sì"
È stato salvato dal cellulare che aveva addosso. Un telefonino ha protetto il ragazzo di origini senegalesi che lo portava in tasca, quando è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola sparati da due sconosciuti che si erano avvicinati a bordo di uno scooter. L’episodio, avvenuto a Napoli nel quartiere di Vasto, risale alle 22 del 2 agosto.
Non hanno detto una parola, hanno solo sparato
"Mi ha salvato il telefono", conferma a Sky TG24 il 22enne ambulante che mostra il segno del proiettile fermato proprio dal cellulare. "Lo uso in casa, al lavoro - dice il ragazzo - ero fermo con alcuni amici stavamo parlando, poi sono arrivati e senza dire una parola hanno sparato tre volte, due a me e poi ai miei amici che però erano già scappati".
Razzismo? Penso di sì
"Non ho mai visto una cosa così - confessa la vittima dell’agguato - non ho mai fatto casini con le persone qui. Se si tratta di razzismo? Non so, penso di sì", conclude. Tuttavia, è stato il questore di Napoli a precisare che qualsiasi ipotesi sulle motivazioni dell’agguato è "ancora prematura". Ad investigare è la Squadra mobile, con un'apposita task force che sta esplorando “tutte le ipotesi, a 360 gradi”, alla ricerca del movente. La sparatoria, ha confermato il questore De Iesu, è avvenuta in un'area con diverse criticità, nella quale "si fondono vari profili criminali e anche un'alta concentrazione di extracomunitari, alcuni con attività di vendita anche ambulante legittima e altri abusivi".