La camera giudicante ha escluso i rossoneri dalla prossima Europa League. Il club milanese è accusato di non aver rispettato il Fair Play finanziario e ricorrerà al Tas di Losanna
Il Milan è stato escluso dall’Uefa dalle coppe europee, quindi dall'Europa League, per la prossima stagione. È arrivata oggi, 27 giugno, l’attesa sentenza che la camera giudicante ha emesso nei confronti del club rossonero, accusato di non aver rispettato i parametri del Fair Play finanziario introdotto nel 2009. Nelle ore precedenti alla sentenza si temeva che gli anni esclusione potessero essere due. La dirigenza aveva già fatto sapere anche prima del verdetto che avrebbe fatto ricorso al Tas di Losanna. Intanto proseguono le trattative per la cessione della società da parte dell’attuale proprietario, il cinese Yonghong Li.
Il comunicato Uefa
Nel pomeriggio l’Uefa ha pubblicato il comunicato con cui ufficializza la sentenza che esclude il Milan dall'Europa League per la stagione 2018-2019. "La camera giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario per Club (CFCB), presieduta da José Narciso da Cunha Rodrigues, ha preso una decisione sul caso AC Milan a seguito del rinvio del responsabile della camera di investigazione CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario, in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio (break-even rule). Il club non potrà partecipare alla prossima competizione UEFA per club a cui è qualificata nelle prossime due (2) stagioni (una competizione sola nella stagione 2018/19 o in quella 2019/20, in caso di qualificazione). Contro questa decisione è possibile presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, secondo l'Articolo 34(2) del regolamento procedurale che governa l'Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA, e secondo gli Articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA."